"A concrete town is coming". Un progetto site-specific sulle trasformazioni delle citta' contemporanee. La sequenza fotografica "Before the concrete town" e' prologo della mostra. In una grande installazione, che evoca una sala cinematografica di seconda visione, e' proiettato il video "A concrete town", infine un fotocollage con un’immagine di macerie riveste la parete e si espande sul pavimento.
La Galleria Alfonso Artiaco e' lieta di annunciare l’inaugurazione
della mostra personale di Botto & Bruno, “A concrete town is
coming", giovedi' 16 Febbraio 2006 alle ore 19.30, in presenza
degli artisti.
Botto & Bruno presenteranno un progetto site-specific sulle
trasformazioni subite dalle citta' contemporanee.
La sequenza fotografica, “before the concrete town", situata
all’entrata della galleria, prologo della mostra, registra la
poetica di Botto & Bruno, con l’addio riservato a certe architetture
delle periferie, luoghi privi di valore economico ma dal forte senso
di appartenenza e di identita' per i propri abitanti, quinte urbane
dove la memoria della loro infanzia si e' proiettata e conservata.
Un grande installazione evoca una sala cinematografica di seconda
visione, struttura e punto di aggregazione una volta tipici del
paesaggio urbano, via a via distrutti o riutilizzati per altri scopi.
Nel cinema Botto & Bruno proiettano il video “a concrete town"
girato durante una giornata di pioggia, nel quale si vedono alcuni
operai intenti a sistemare il manto stradale di una piazza. La
pioggia a contatto con il calore dell’asfalto produce vapore e in
breve tempo la zona e' sommersa dalla nebbia. Gli operai appaiono e
scompaiono dentro il vapore: si percepisce un rallentamento
temporale. E se la ricostruzione della piazza e' opera degli operai,
sara' invece compito di alcuni bambini in bicicletta riappropriarsi
del luogo tra raggi di sole e vapore.
Dietro a questa struttura, un solo grande fotocollage riveste la
parete di fondo della galleria: un’immagine di macerie, di
frammenti, di calcinacci che ricordano edifici scomparsi. L’immagine
delle macerie si espande sul pavimento, dove e' possibile vedere
asfalto, tombini e binari che non portano piu' a nulla. L’unico
edificio resistente a questa distruzione e' il vecchio cinema eco del
recente passato postindustriale. Nel retro del cinema, una
“fanzine" posata a terra raccoglie alcuni articoli di giornale
sulla recente rivolta delle “banlieues" parigine.
Inaugurazione giovedi' 16 febbraio ore 19,30
Galleria Alfonso Artiaco
P.za dei Martiri 58 - Napoli
Orari di apertura:dal Lunedi' al Sabato h. 10-13.30 e 16-20