Fotografie che ritraggono immagini piuttosto inquietanti: tracce di corpi pesantemente sganciati in mare. Le coordinate geografiche riportate ne individuano anche i luoghi esatti: centri balneari estivi e in particolare la costa di Fano, in Italia, e altre due spiagge in Grecia. Ma di cosa si tratta esattamente? Mostra personale di Roberto Bastianoni, con testo critico di Marco Altavilla. A cura di Antonio D'orazio.
Mostra personale di Roberto Bastianoni, con testo critico di Marco Altavilla. A cura di Antonio D'orazio.
Fotografie che ritraggono immagini piuttosto
inquietanti: tracce di corpi pesantemente sganciati in
mare. Le coordinate geografiche riportate ne
individuano anche i luoghi esatti: centri balneari
estivi e in particolare la costa di Fano, in Italia, e
altre due spiagge in Grecia. Ma di cosa si tratta
esattamente?
Sono gli ultimi segni, indelebili tracce del passaggio
di un supereroe, uno dei tanti, che ormai popola il
nostro pianeta, e questa volta non è giunto per
salvare l’umanità . Anzi! Il suo passaggio, a pochi
metri da spiagge gremite di bagnanti, è a dir poco
letale, mortale: ha sganciato in acqua alcune testate
nucleari.
Questa in sostanza la breve trama, la struttura che
regge e mette in funzione gli ultimi lavori
fotografici di Roberto Bastianoni. Una trama di
indubbia provenienza fumettistica, da cartoons, da
fiction, elementi che da sempre hanno contraddistinto
la ricerca di Roberto e che lo allineano perfettamente
con il clima della sua generazione che attinge e si
nutre costantemente del mondo massmediale e della
merce, e che ha vissuto la propria infanzia e
adolescenza nel mondo della plastica, abbagliata dai
pixel, tra un Mazinga, i Rockets e Space Invaders.
Un immaginario assunto non superficialmente, fatto di
sole tematiche o, per altri versi, come adozione di
ready-made, ma che ha mutato, di fatto, il DNA di
questa generazione, che si è innestato come un
'microchip emozionale', ed è stato digerito, assunto
geneticamente, e riutilizzato poi in maniera
disinvolta e libera. Il mito del supereroe, poi, è
abbassato di tono, si mescola con una dimensione
privata, appunto come accadeva da bambini
nell’indossare le maschere e i costumi di Goldrake e
Spiderman ed inventarsi storie e avventure
impossibili. Altro aspetto tipico di questa
generazione. Il lavoro di Bastianoni mi fa pensare,
per esempio, ad alcuni videoclip che presentano lo
stesso tipo di atteggiamento: come la mini saga di
Cassius, noto d.j. francese, o Contact brano
down-tempo dei Terranova che fa da sfondo sonoro ad un
video volutamente amatoriale (e che in parte si
allontana dagli standards della normale produzione di
clip) dove due personaggi indossano maschere di
probabili Robot giapponesi inseguendosi goffamente in
mezzo alla campagna.
Summer Bomb si snoda allora lungo l’itinerario delle
località estive frequentato da Roberto e invece di
essere riportate secondo una normale documentazione
fotografica si trasformano in un set ove pensare e
inscenare l’ennesimo episodio delle avventure del suo
super hero. L’atmosfera e le nubi sono impregnate di
colori innaturali, l’immagine è come congelata, le
foto trasudano tensione e suspance, divengono tracce
di un evento che incombe e ci minaccia.
Il realtà , lo splash in acqua è provocato da lui
stesso, il trucco c’è ma non si vede. La foto è stata
scattata da una seconda persona con una macchinetta
'usa e getta' e poi da lui rielaborata in digitale.
Roberto è passato dall’altra parte dell’obiettivo,
senza scattare nulla, ha fatto tutto, come dire, in
post-produzione, la sua presenza, o meglio, il suo
super-alter-ego, rimanda in realtà a delle testate
nucleari, o meglio a delle tracce di un bombardamento.
Le foto/tracce, allora, sono ingannevoli, illusorie,
esponenziate al quadrato abbandonano ogni tipo di
rapporto con il referente, non indicano nessun nesso
con il gesto 'atletico' di Bastianoni divenendo,
invece, finzione, pura 'illusione', la costruzione di
una dimensione fantastica, fotogrammi allucinati di un
film.
Marco Altavilla
inaugurazione il 22 febbraio 2001 alle ore 18.00
orari di apertura della mostra:
martedi mercoledi giovedi ore 17.00-20.00,
venerdi e sabato ore 21.00-24.00
info tel e fax 0516152598
Villa Serena, via della Barca 1, Bologna