AccessoNegato. Nelle sue foto l'artista misura le potenzialita' e i limiti del linguaggio del corpo femminile, sottoponendolo a diverse luci, tagli e pose. Come se il corpo, in un'ambientazione sempre piu' neutra e asettica, divenisse cifra, simbolo, codice di un linguaggio espressivo.
AccessoNegato
A cura di Maurizio Sciaccaluga e Luca Beatrice
I nuovi lavori di Elisa Rossi proseguono il progetto iniziale della prima produzione durante l’Accademia gia' presentati in galleria a Vicenza nella primavera del 2004 nella mostra collettiva ''Eye Whispers'', ma divengono oggi piu' insistenti i tentativi di variazione di linguaggio, ovvero le possibilita' di portare a punti estremi lo stile espressivo, per vedere cosa ne risulta, per misurare le potenzialita' e i limiti del linguaggio del corpo femminile, sottoponendolo a diverse luci, diversi tagli, diverse pose. Come se il corpo, in un’ambientazione sempre piu' neutra e asettica, divenisse cifra, simbolo, codice di un linguaggio espressivo che perde il suo contenuto per diventare strumento comunicativo della scena. Quindi, svuotato dei suoi valori carnali, purificato da ogni allusione e da ogni deviazione, il corpo rimane candida manifestazione di un’atmosfera intima e privata, raccolta nel silenzio di uno spazio chiuso, fisico e mentale. Dove il gesto di routine “di una giovane donna impegnata in atti ordinari al limite della banalita', come la toilette, la cura personale, la vestizione", citando Luca Beatrice, non ha valore in se', ma dimostra come la grazia, il candore, la femminilita' possano prescindere dal contesto. Il soggetto non e' l’azione svolta, il significato dell’opera non e' da cercare nella situazione rappresentata, nel bide', nella depilazione, ma nel ritaglio, nel particolare, nella scelta di un frangente. Puo' sembrare uno sguardo curioso e ammirante quello che spia la giovane ragazza nella sua intimita', ma con attenzione si coglie l’evidente assenza di malizia, di secondo fine, di stupore, e la chiara conoscenza e naturalezza. E’ lo sguardo di una donna che apre la porta, che svela quello che non si dice, cio' di cui non si parla. Che racconta l’umanita' del tabu', sussurrandola con innocente semplicita'.
Le opere esposte in AccessoNegato riportano i frammenti di un’intima quotidianita' che va oltre ai corpi, attraverso i merletti, le ombre e i respiri.
Il catalogo che accompagna la mostra raccoglie i resti dei curatori Maurizio Sciaccaluga e Luca Beatrice, oltre all’intervento di Boosta dei Subsonica.
Inaugurazione: Sabato 11 febbraio alle ore 18.00
Galleria AndreA Arte ContemporaneA
Corso Palladio 165 - Vicenza