L'artista utilizza il colore come mezzo di indagine per concepire il mondo. Adottando un principio di sottrazione, Barbisan lo scava, per penetrarlo nella sua essenza.
Nell’essenza del colore: “Vita"
La Galleria PaciArte dedica una mostra a Serena Barbisan dal titolo
- Nell’essenza del colore: “Vita" - che verra' inaugurata Sabato 11 Febbraio
alle ore 18.00. La mostra fa parte del progetto della Galleria di
evidenziare il lavoro di giovani artisti che esprimano un linguaggio
originale, in linea con il pensiero della Galleria, che recita: “ Una
pittura oltre la mera rappresentazione, capace di abbracciare nuovi campi
d’indagine, con tutti i significati metaforici che ne derivano".
L’accademia di Venezia prima, l’esperienza a New York poi, danno a Serena
Barbisan la forza di intendere la sua arte come se stessa. Il colore quale
mezzo di indagine del suo modo di concepire il mondo. Adottando un principio
di sottrazione dello stesso, Serena lo scava, ne toglie l’energia esterna,
penetrandolo nella sua essenza. “Sento di voler togliere il superficiale, di
pulire, scarnificare: devo giungere all’essenza, raggiungere
l’essenzialita'". Afferma l’artista. Serena Barbisan compie un percorso che
progressivamente mira “Oltre la mera rappresentazione". Frutto dello studio,
dell’applicazione, della sua visione dell’arte e della sua estrema
sensibilita' che la portano a dire: “E’ rifiuto del mondo oggettivo. Sono
immagini volutamente impossibili da definire come riconoscibili
raffigurazioni. Il mio scopo e' di trasmettere qualcosa che non riguardi
l’esteriorita', o comunque, cio' che puo' essere gia' visibile. Non vorrei mai
esternare da me stessa cio' che l’occhio umano vede abitualmente."
Indiscutibile e fin troppo scontato avvertire in lei un’influenza informale,
del resto la sua tesi si concentrava sulle esperienze di “Pollock e
Scanavino". Nessun artista crea dal nulla. Ma cio' che si avverte nel
percorso artistico di Serena Barbisan e' il suo graduale distaccamento da
tali influenze per arrivare ad una propia e personale poetica. Una vera e
propia riconoscibilita'. Nel tratto, nel segno, nel gesto, nell’uso dei pochi
colori adottati. L’originalita' di un linguaggio pittorico si basa sul
tentativo di raggiungere un proprio credo, una propia filosofia. Non quello
d’improvvisare o di stupire. Serena Barbisan e' nel pieno del suo credo del
suo viaggio artistico. Nessuna etichetta, ma: “Uno spazio dove poter
estraniare le persone dalla logica dell’abitudine e della razionalita',
stuzzicando la loro profonda sensibilita'".
Inaugurata: Sabato 11 Febbraio alle ore 18.00
Galleria PaciArte Contemporanea
Via C.Cattaneo 20/b - Brescia
Orari: Ma-Sa 10-13 16-20, Domenica 15.30-19.30