Apre una nuova galleria con la mostra 'Sopra tutto' in cui l'artista propone opere site-specific. Armenia agisce sull’equilibrio instabile del luogo creando imprevisti visivi non immediatamente riconoscibili che caricano lo spazio di tensione. Installazioni sono previste anche in diversi luoghi esterni della citta'. A cura di Francesca Persano e Lorena Tadorni
Sopra tutto
A cura di Francesca Persano e Lorena Tadorni
Il 18 febbraio 2006, dalle 18.30, Le Vide presenta la sua prima inaugurazione con una
serie di installazioni di Giuseppe Armenia, artista siciliano che vive e lavora a Torino da piu'
di dieci anni.
Per questa occasione, Armenia propone un'opera site-specific che modifica
impercettibilmente gli spazi espositivi. Nella prima sala, una serie di scarpe spuntano dalle
pareti, come se fossero presenti alcune persone, mentre nella seconda i muri si inclinano
aprendosi verso l’osservatore, provocando un certo disorientamento. L’artista agisce
sull’equilibrio instabile del luogo creando degli imprevisti visivi non immediatamente
riconoscibili che caricano lo spazio di tensione. Fuori dalla galleria, il Funambolo corre su
un filo: due scarpe in perenne equilibrio sospese sulle nostre teste, con la leggerezza di
chi si muove al di sopra di tutto.
Quest'ultimo lavoro avviera' simbolicamente una serie di appuntamenti esterni,
accompagnando con la sua presenza ogni inaugurazione successiva. L'evasione
coinvolgera' in un unico progetto diverse realta' circostanti, tra cui Mille Vigne (via Botero
7/a), che dal 20 febbraio ospitera' un'altra installazione di Giuseppe Armenia: i “classici
dell'arte capovolti", una serie di disegni che ribaltano l'impostazione formale di opere
famosissime. Ne Il quarto stato di Pellizza da Volpedo, ad esempio, Armenia opera sui
mutamenti di un equilibrio costituito rappresentando la folla che si allontana di spalle, ad
indicare la perdita contemporanea di simboli e punti di riferimento.
L’installazione e' accompagnata dalle musiche di Giuseppe Gavazza, in cui inni nazionali ed
internazionali, eseguiti al contrario ad imitazione dei quadri, creano uno spazio carico di
potenza espressiva.
L’ultimo appuntamento si terra' nel bellissimo cortile di Palazzo Verrua (via Stampatori 4),
con due poetiche installazioni di Giuseppe Armenia e Alessandro Sciaraffa. Il Funambolo
questa volta camminera' su una fune tesa da un lato all’altro del cortile, fondendosi con la
suggestiva installazione di Alessandro Sciaraffa: un suolo nettamente visibile attraverso
un incrocio di luci e di proiezioni, accompagnato da una macchina del fumo e da una
performance sonora di strumenti realizzati dall'artista.
Le Vide, la prima piccolissima galleria d’arte contemporanea nel centro storico di Torino,
nasce con la funzione sperimentale di lanterna magica espositiva. Lanterna perche' fruibile
soprattutto da fuori, illuminata ventiquattrore su ventiquattro, magica e suggestiva perche'
cosi' ristretta da mettere a dura prova ogni artista.
Per questa mostra itinerante, Giuseppe Armenia confronta il proprio lavoro con questi
spazi particolari e con la produzione di altri artisti.
PROGRAMMA
Il percorso espositivo ha inizio dall’intervento di Giuseppe Armenia nell’area Le Vide e si
sviluppa in altre collaborazioni, attraverso uno scambio e confronto di diverse esperienze
artistiche.
Il progetto “scoppiera'" da un’inaugurazione che si ripete, toccando ogni volta uno spazio
diverso, cosi' da creare il percorso ben definito di una sperimentale mostra itinerante.
18 FEBBRAIO 2006 | LE VIDE | 18.30: GIUSEPPE ARMENIA - SOPRA TUTTO
20 FEBBRAIO 2006 | MILLE VIGNE | 18.30: GIUSEPPE ARMENIA E GIUSEPPE GAVAZZA
24 FEBBRAIO 2006 | PALAZZO VERRUA | 18.30: GIUSEPPE ARMENIA E ALESSANDRO SCIARAFFA
LE VIDE
Via Barbaroux, 31 10122 Torino