Guglielmo Costanzo, Renato De Santi e Roberto Sgarbossa. I tre artisti si dedicano ai rapporti cromatici, alla ricerca di frequenze ritmiche, confessando di volersi mantenere testardamente in contatto con regole linguistiche e tradizioni compositive.
Guglielmo Costanzo, Renato De Santi e Roberto Sgarbossa
a cura di Isabella Bertocco
La collettiva presenta opere degli artisti Guglielmo
Costanzo, Renato De Santi e Roberto Sgarbossa. La presentazione e' di Claudio A.
Barzaghi con intervento musicale della nota flautista Chiara Dolcini Gayatrii.
Tre artisti ex allievi del Selvatico, la scuola d’arte di Padova, classe 1956 per De
Santi e Sgarbossa, 1951 per Costanzo. Costanzo e' tra i fondatori nel 1986 del gruppo
di ricerca sulla percezione cromatica Colore 1 con Luigina De Grandis e collabora
con il Centro Interdipartimentale di Studi Colore e Arte dell’Universita' di Padova,
gruppo di ricerca sulle problematiche riguardanti la percezione della forma e del
colore. De Santis, la sua ricerca artistica mediante installazioni spazia dal
Costruttivismo al Minimalismo; dal 1997 fa parte del gruppo di operatori visivi di
Verifica 8+1 di Mestre (Ve). Sgarbossa ha approfondito gli studi sull’arte
programmata e cinetica, fondando, nel 1982, con Roberto Bordin e Luciano Cardin,
l’Atelier di ricerca, sperimentando nuovi modi di verifica di materiali e dinamiche.
Spiega il critico d’arte Claudio A. Barzaghi che nelle opere di questi artisti “si
percepisce un forte senso di liberta', di manipolazione ancora individualizzata e
personale della materia. Caparbiamente non strizzano l’occhio a cio' che e' di moda e
sembrano indifferenti a cio' che oggi e' considerato di tendenza. Testardo e' Guglielmo
Costanzo quando, con i suoi rosoni pagani, cerca di restituirci - cercando conforto
nei criteri oggettivi - la cangianza di un mondo irrimediabilmente soggettivo. Non
meno testardo e' Renato De Santi il quale sembra voler mettere ordine riducendo il
proprio intervento all’essenziale, alle componenti minimali, spalancando invece gli
abissi della complessita' combinatoria. E non e' da meno Roberto Sgarbossa che tesse
trame cromatiche e rende vive le superfici affidandosi alla linea e ai ready-made
scovati nelle cartolerie. Insomma, tutti e tre rifiutano la fragilita' dell’arte
contemporanea sempre piu' povera d’ideale, sempre meno visionaria, preferendo di gran
lunga dedicarsi al lavoro ben fatto, ai rapporti cromatici, alla ricerca di
frequenze ritmiche, confessando nell’agire artistico di volersi mantenere
testardamente in contatto con regole linguistiche e tradizioni compositive. In
definitiva loro sono dei FUORI TARGET, una generazione X, per chi li osserva
dall’esterno, una bella incognita".
Ufficio stampa:
Studio lbs Comunicazione - dr. Vittoria Nalin
cell. 347 4296109
Inaugurazione: Giovedi' 16 febbraio alle ore 18.30
Art and Glass Gallery
via Palestro 25/I - Padova
Orari: 16-19.30 dal martedi' al sabato, altri orari su appuntamento