Mao e i dittatori. L'artista archivia migliaia di immagini per comporre collages, attraverso i quali racconta i miti dei nostri tempi moderni. Come scrive Lorand Hegyi, "Il suo materiale di base e' formato soprattutto da riferimenti iconografici a diverse ideologie, utopie politiche...".
Mao e i dittatori
A cura di Lora'nd Hegyi e Danie'le Rousselier
Presentazione della mostra da Lora'nd Hegyi e del suo libro
“L’ultima visita di Mao a Venezia"
Erro' e i dittatori
Gudmundur Gudmundsson, detto Erro', e' nato in Islanda nel 1932. Benche' lavora essenzialmente a Parigi, ha atelier sparsi in tutto il mondo, ed anche in Tailandia dove passa gli inverni.
I piu' grandi musei del mondo espongono le sue opere e numerose retrospettive gli sono state consacrate.
Erro' e' sicuramente il piu' grande “pittore di storia" di questi ultimi cinquant’anni, il migliore osservatore delle nostre societa' contemporanee, secondo l’etnologo Marc Auge'. La pittura di Erro' rende conto dei tre eccessi che caratterizzano la “surmodernita'" della nostra epoca. Il primo e' l’eccesso evenemenziale o accellerazione della storia con la sovrabbondanza di informazioni quotidiane. Il secondo e' l’eccesso di immagini che riceviamo dai quattro angoli del mondo. Il terzo eccesso e' l’eccesso individuale, quello della solitudine, conseguenza della sovrabbondanza precedente.
Da decenni Erro' archivia migliaia di immagini e bagnando, come lui stesso dice, “nel mezzo dei materiali", ritaglia queste immagini di un mondo tormentato per comporre, in uno stato d’ipnosi, dei collages per serie. Nell’urgenza, con grande sveltezza, denuncia la guerra, le dittature, racconta, con una grande diversita' stilistica, i miti dei nostri tempi moderni.
Nella serie del Viaggio di Mao a Venezia, mentre il dittatore cinese ha viaggiato molto poco, Erro' ha avuto l’idea di fargli percorrere il mondo senza effusione di sangue (la serie comporta 140 tele di cui 12 sono esposte al Grenoble)
Altri 21 quadri esposti all’Istituto francese fanno scoprire Stalin e Hitler.
Questi collages permettono allo spettatore di comprendere l’essenza stessa dell’arte di Erro', perche' qui', come scrive Lora'nd Hegyi, “Erro' lavora in modo quasi ossessivo con la manipolazione del simulacro. Il suo materiale di base e' formato soprattutto da riferimenti iconografici a diverse ideologie, utopie politiche, avvenimenti politici e dalle loro forme di riproduzione popolare, dai manifesti ed opuscoli propagandistici alle vignette dei fumetti e alle illustrazioni dei libri. Interessante e' il fatto che Erro' non crea soltanto l’immagine del simulacro, ma che il suo materiale di base e' costituito dall’immagine-ready-made, gia' pronta del simulacro".
Vernissage venerdi' 17 febbraio, ore 19
All'Institut francais de Naples
Via F. Crispi, 86 - Napoli
Ingresso libero dal lunedi' al venerdi' : 10/13 - 16/19