L’artista utilizza frasi e parole tratte da romanzi, riviste, brani musicali da lui stesso composti e li reinterpreta assegnando alle frasi significati nuovi ed inconsueti. Il supporto di cui si serve e' costituito da vecchi registri contabili a cui vengono aggiunti elementi estetici e letterari.
Personale
Graham Gillmore (Vancouver, Canada, 1963) vive e lavora a New York.
L’artista
utilizza frasi e parole tratte da romanzi, riviste, brani musicali da lui stesso
composti e li reinterpreta assegnando alle frasi significati nuovi ed inconsueti,
tramite la modifica di una sola parola o di una semplice consonante.
L’operazione che Gillmore compie sembra portare alla luce un’idea nascosta nel testo originale
invertendo semplicemente le lettere, cambiando l’ordine delle parole a frasi o
citazioni gia' note.
Il supporto di cui l’artista si serve e' costituito da vecchi
registri contabili appartenuti al padre: al contesto commerciale e finanziario
vengono aggiunti dunque elementi estetici e letterari.
Le frasi sono leggibili
seguendo il tracciato determinato dal segno di un unico colore che racchiude ogni
singola parola: seguendo la traccia colorata di puo' cosi' ricostruire la frase
completa. Con questa operazione Gillmore allude alla difficolta' di processare
l’enorme quantitativo di informazioni, utili o meno, con cui si e' bombardati ogni giorno e fa
riferimento alla frammentazione e alla discontinuita' dell’esperienza umana.
Immagine: Graham Gillmore, If Fattima Became, Oil and enamel on masonite, 1998
Opening: February 28th, 7pm
Galleria Cardi & Co
Corso di Porta Nuova, 38 - Milano