I colori del nero. L'artista insegue nella sua pittura il movimento del mare, si scontra con diversi parametri ottici e concettuali e, chiudendo lo spazio lo spettro visivo, sintetizza il nucleo della sua ricerca con il nero.
I colori del nero
Quando nel 1971 Sarnari dipinse la prima grande onda di 18 metri, Dino Buzzati
scrisse: "Sulla cresta turgida della sua onda (.) oscilla, trema e palpita uno
struggimento dolce e amaro insieme, l'attesa, il desiderio dei paradisi remoti che
non raggiungeremo mai, mentre di sotto si dilata, orrendo, il maelstrom del nulla".
Oggi, Sarnari presenta alla Galleria Sessantuno i suoi ultimi lavori. La volonta' di
creare una nuova onda, nel 2003, ha portato il pittore a inseguire nuovamente il
movimento del mare, a scontrarsi con diversi parametri ottici e concettuali e,
chiudendo lo spazio lo spettro visivo, a sintetizzare il nucleo della sua ricerca
con il nero.
Sarnari non usa nero di tubetto, raggiunge la cromatura voluta mescolando colori
che, di tanto in tanto, fanno capolino dalle superfici dei suoi dipinti, scandendo
una visione che galleggia sulle tele vaste, solo apparentemente monocromatiche,
chiuse. La linea dell'orizzonte si assottiglia e lascia il posto ad un incanto del
tempo e dello spazio che non ha precedenti nel passato lavoro di Sarnari, ma solo
alcuni spunti. Cosi' per la serie di CONTROLUCE, nati nello stesso periodo e
sottoposti alla stessa strenuante ricerca di immobilita', di senso sospeso, di tempo
bloccato, cosi', la visione che sussulta senza speranza di altrove.
La galleria accoglie dunque l'ultimo frutto della ricerca del pittore che, declinata
nella sostanza del nero, accoglie la sintesi di momenti presenti e di memorie che
nella stesura del colore rimangono fissi, immobili, stupiti.
Testi in catalogo di Mauro Corradini e Franco Sarnari.
Inaugurazione: Venerdi' 3 Marzo, ore 18
Galleria 61
via XX Settembre, 61 - Palermo
Orari: dal martedi' al venerdi' ore 17 - 20 il sabato ore 10 - 13 e 17 - 20