La rencontre de deux destins. La mostra vuole portare alla luce il rapporto tempestoso e, allo stesso tempo fecondo, dei due artisti. Mentre Rodin ha realizzato migliaia di pezzi lungo la sua attivita', Camille ha lasciato una produzione piu' ridotta ma non meno significativa. Il percorso cronologico della mostra e' articolato in sezioni: Prima dell’incontro, Il tempo della felicita', Il tempo della tempesta.
L’incontro di due destini.
Camille Claudel (1864-1943) conosce Auguste Rodin (1840-1917) nel 1882, quando ha solo 17 anni. In quel tempo Rodin vanta gia' un considerevole riscontro e, riconosciuto il talento della giovane donna, la assume come collaboratrice per la realizzazione delle due importanti commissioni che lo stavano impegnando a fondo, La Porte de l'Enfer e Les Bourgeois de Calais.
La relazione professionale e pedagogica che unisce Rodin a Camille, si va via via approfondendo per divenire infine una passione reciproca senza misure. Per dieci anni i due scultori vivranno e creeranno in uno stato di simbiosi sorprendente. Lo dicono le loro opere: L'Eternel printemps, Je suis belle o La Valse parlano di amore e di passione condivisa. Malgrado il fervore artistico e sentimentale che lega Rodin e Claudel, la fine del secolo vedra' attenuarsi la passione e deteriorarsi i loro rapporti. Entrambi continueranno ad arricchire le proprie opere, ma lavoreranno in maniera sempre piu' indipendente, mentre le crisi di gelosia dell’innamorata diventeranno sempre piu' violente.
Rodin non smettera' mai di produrre, mentre Camille sara' poco a poco paralizzata da una sofferenza interiore che imporra' il silenzio alle sue mani. Seguiranno per lei l’internamento e l’isolamento; per lui un dolore empatico. Ossessionato dal volto di Camille, Rodin fissera' la sua bellezza diafana in sontuosi busti di gesso, di marmo e di bronzo. Soffrira' fino all’ultimo d’aver visto estinguersi l’ardore creativo che bruciava nelle vene di colei che egli aveva soprannominato una volta << la mia feroce amica >> e che considerava una donna di genio.
La mostra Camille Claudel et Rodin: la rencontre de deux destins, proposta alla Fondation Pierre Gianadda di Martigny dal 3 marzo all’11 giugno prossimi, vuole portare alla luce proprio questa storia tempestosa e nello stesso tempo feconda. Mentre Rodin ha realizzato migliaia di pezzi lungo la sua attivita', Camille ha lasciato una produzione piu' ridotta ma non meno significativa.
Attraverso un percorso cronologico - articolato nelle sezioni Prima dell’incontro, Il tempo della felicita', Il tempo della tempesta, Camille Claudel: l’affrancamento e << Egli non ha amato che voi >> - i visitatori scopriranno due percorsi artistici possenti e indissociabili, nell’ambito dei quali il dialogo tra i due artisti e' proseguito per piu' di un quarto di secolo, abbracciando diversi periodi di creativita'.
Le opere realizzate prima dell’incontro tra maestro e allieva lasciano intravedere una Camille timida e un Rodin gia' nel pieno possesso del suo talento. Sono quindi i sublimi tesori generati da un decennio di folle felicita' ad occupare un’ampia parte della mostra, mostrando tutta l’influenza dell’incanto amoroso sui due scultori. Tempi tempestosi si alternano a giorni di sole, facendo scoprire alcune delle opere piu' sofferte concepite da Camille Claudel.
L’ultima parte mette in luce l’affrancamento della scultrice, quando tenta di prendere le distanze da Rodin. Anche se soffre atrocemente di solitudine e di rabbia, realizza pezzi magnifici, fusione sapiente di fragilita' e di maturita'.
Nel 1932 l’editore e mercante d’arte Euge'ne Blot indirizza a Camille una lettera stupenda e toccante nella quale le dice, parlando della sua scultura L'Implorante; "Un giorno in cui Rodin mi venne a trovare, io l’ho visto immobilizzarsi all’improvviso davanti a questo ritratto, contemplarlo, accarezzarne dolcemente il metallo e piangere. Si', piangere. Come un bambino. Sono quindici anni che e' morto. In realta', egli non ha amato che voi, Camille, oggi lo posso dire (…) Il tempo rimettera' tutto a posto. >> Non si poteva trovare una dichiarazione piu' toccante di questa, << Egli non ha amato che voi >>, come titolo per la sezione conclusiva della mostra, che ha come epilogo “L’esilio di Camille, la gloria di Rodin" in cui esplode il contrasto tra l’internamento della donna nel ricovero psichiatrico e l’immensa notorieta' di Rodin.
La mostra rende evidente l’influenza che i due scultori hanno esercitato l’uno sull’altro e attraverso fotografie e lettere si ha l’occasione di penetrare la loro intimita'. Soprattutto, pero', sono le centoventi opere a raccontare la storia dei due artisti risoluti a trovare una propria strada, unica, forte, senza concessioni.
La mostra e' stata organizzata dal Museo nazionale di belle arti del Que'bec con il muse'e Rodin di Parigi, in collaborazione con il Detroit Institute of Arts e con la Fondation Pierre Gianadda di Martigny.
Il progetto espositivo, diretto da Line Ouellet, direttrice delle mostre e dell’educazione al Museo di Quebec, e' stato curato da Yves Lacasse, direttore delle collezioni e della ricerca del Museo stesso e da Antoinette Le Normand-Romain, conservatrice generale delle sculture del Muse'e Rodin di Parigi.
Il catalogo della mostra presenta le riproduzioni a colori di tutte le opere esposte e fa il punto sulle relazioni sia personali che artistiche che sono intercorse tra Camille Claudel e Auguste Rodin e che, a partire dal loro incontro nel 1882, segnarono le rispettive carriere (prezzo di vendita CHF 45.-- circa. €
30.00).
Per chi giunge a Martigny in auto attraverso il tunnel del Gran San Bernardo il pedaggio di ritorno in Italia, dietro presentazione della ricevuta di andata e di un biglietto di ingresso alla Fondation Gianadda, e' gratuito.
Inaugurazione: Venerdi' 3 Marzo 2006
Fondazione Pierre Gianadda
Rue du Forum 59 - Martigny
Orari: Tutti i giorni dalle 10 alle 18