In mostra, oltre a ready-made e registrazioni audio o video, lavori che hanno come punto di partenza la messa in atto, in luoghi pubblici, di elementi di fronte ai quali la gente non ha l'abitudine di reagire.
Opere
La nostra percezione delle cose e' parziale ed ambigua, di qui la necessita' di un lavoro costante di decodificazione, piu' o meno coronato da successo.
Cerco, in particolare, di relazionarmi all’ermetismo che presentano numerosi oggetti del quotidiano, al modo in cui sono percepiti nella loro essenza (nella via, un’insegna alla quale mancano una o piu' lettere diventa, per un passante distratto, oggetto di momentanea esitazione).
Oltre alle opere che presentano degli oggetti isolati -per lo piu' ready-made riprodotti a mezzo di stampe fotografiche e di registrazioni audio o video- altri lavori hanno come punto di partenza la messa in atto, in luoghi pubblici, di elementi di fronte ai quali la gente non ha l'abitudine di reagire.
Il risultato di queste sperimentazioni e' generalmente illustrato tramite documenti video. In ''fila d'attesa'' (5 minuti, 2000), ad esempio, vengo filmato da una telecamera nascosta nella fila d'attesa di una banca con una lastra di vetro sotto il braccio. Fingo di far cadere involontariamente la lastra che si rompe fragorosamente al suolo. Si assiste, allora, alle diverse reazioni delle persone presenti (sussulti di spavento, teste levate al cielo, indifferenza, battute ...), finche' l'animazione creata dall'avvenimento finisce e la coda riprende il suo corso tranquillo. - A.G.
Galerie du Tableau
37, rue Sylvabelle - Marseille