Marco Cingolani
Santolo De Luc
Alberto Di Fabio
Daniele Galliano
Thorsten Kirchhoff
Giovanni Manfredini
Antonello Matarazzo
Marco Neri
Rafael Pareja
Gianluca Marziani
Ipotesi Figurative Italiane. Opere di 9 artisti. Sintetizzare due decenni di figurazione italiana e' questione complessa. La mostra, in tal senso, esalta la qualita' figurativa, la coerenza temporale, la forza tematica, la rigorosa gestione delle scelte espositive. A cura di Gianluca Marziani.
Ipotesi Figurative Italiane
a cura di Gianluca Marziani
Un tema: la pittura cresciuta in Italia negli ultimi quindici anni
Una selezione: nove nomi che coprono alcuni archetipi significativi
Un percorso: fatto di opere importanti che delineano la natura di ogni
autore
Sintetizzare due decenni di (giovane) figurazione italiana e' questione
complessa, in bilico tra evidenze e meandri. La mostra, in tal senso, non
dichiara promossi e bocciati ma esalta la qualita' figurativa, la coerenza
temporale, la forza tematica, la rigorosa gestione delle scelte espositive.
Farlo al meglio significa usare modi curatoriali in cui si bilanciano i
gusti personali, alcune oggettive realta', il percorso della galleria
coinvolta e le fattibilita' progettuali. Ne risulta un risultato
significativo, prima di tutto per onesta' e calibratura intellettuale, poi
per veggenza mercantile e attitudine aperta. Nella sana limitatezza di un
progetto galleristico, ci bastavano alcuni archetipi che sintetizzassero la
pittura cresciuta di recente in Italia.
Marco Cingolani narra storie visive all'insegna del colore assoluto
Santolo De Luca costruisce concettualismi pittorici attraverso accumuli
feticistici
Alberto Di Fabio e' artista d'apparenze astratte e riflessioni sul Pianeta
Daniele Galliano guarda la realta' con occhio anomalo e trasversale
Thorsten Kirchhoff racconta le tensioni individuali in una societa' mediatica
Giovanni Manfredini indaga la luce del corpo nel nero pittorico
Antonello Matarazzo affonda nella bellezza del rimosso collettivo
Marco Neri legge il mondo da una prospettiva di sintesi interiore
Rafael Pareja inventa favole cattive tra cinema e letteratura
Un dato comune riguarda l'attitudine iconografica degli autori con base
italiana. La nostra memoria storica, insomma, rimane il tessuto cellulare
che produce la giusta attualita' visiva con le sue contaminazioni
metastoriche. Gli artisti dimostrano pregi figurativi, intuizione
stilistica, senso plastico dei volumi, sensibilita' per il colore e la
materia. Attraverso cio', tuffandosi dentro le istanze del quotidiano,
producono ulteriori modelli stilistici, secondo approcci si' innovativi ma
fedeli a modelli piu' 'classici' del presente. Talvolta capita l¹artista
straniero che sceglie l'Italia, intensificando un'empatia dove il bagaglio
genetico e la formazione giovanile creano il giusto cortocircuito con la
dimensione primordiale del dipingere. Se poi ad unirsi sono la cultura di
una certa Europa (la Danimarca) e l'Italia (in particolare Roma che non e'
solo un luogo fisico ma, assieme a Napoli e Palermo, una vera dimensione
mentale), non poteva che esplodere un immaginario come quello di Thorsten
Kirchhoff. Autore che non ha nulla di italiano, almeno in apparenza, ma che
dimostra la strana empatia tra freddezza stilistica e morbidezza
mediterranea.
Nove frangenti autonomi di un prisma che si ricostituisce in forma omogenea.
Alcuni di loro lavorano da oltre quindici anni, qualcuno ha una storia meno
dilatata nel passato. Ma tutti stanno dentro la propria ossessione, dentro
il proprio mistero, dentro la bellezza di un viaggio che sfida le ragioni
della normalita'. Ognuno rappresenta una via possibile del quadro
contemporaneo. Un archetipo che ci piace sottolineare, riconoscendo la
coerenza e la potenza di un'ossessione chiamata pittura.
Immagine: Daniele Galliano, La Salita - 2002, 13 plates oil on canvas 30 x 40 cm. each, Courtesy galleria Marco Noire Torino
Inaugurazione: Venerdi' 10 marzo 2006 ore 18:30
StudioSei Arte Contemporanea
Viale Regina Giovanna, 6 - Milano
Apertura: Martedi'sabato 10-19