Musei Universitari di Palazzo Poggi
Bologna
via Zamboni, 33
051 2099610 FAX 051 2099402
WEB
Alberto Garutti
dal 25/1/2006 al 25/2/2006
Dalle ore 10 alle 18,30

Segnalato da

Studio La citta'



approfondimenti

Alberto Garutti
Cloe Piccoli



 
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25/1/2006

Alberto Garutti

Musei Universitari di Palazzo Poggi, Bologna

L'artista e' noto soprattutto per alcuni lavori pubblici che hanno connotato strade, piazze, architetture, paesi e citta', in tutto il mondo. Per Bologna ha realizzato un'installazione intitolata Che cosa succede nelle stanze quando gli uomini se ne vanno? (2006).“Penso al museo quando non e' abitato: immagino che gli oggetti vedano la luce del giorno, sentano suoni e rumori provenire da luoghi vicini…"


comunicato stampa

Alberto Garutti e' noto soprattutto per alcuni lavori pubblici che hanno connotato strade, piazze, architetture, paesi e citta', in tutto il mondo. Dall'installazione sul ponte del Bosforo nel centro di Istanbul, (Istanbul Biennal, 2001), alle luci che costellano gli edifici intorno al museo di Kanazawa in Giappone, (Commissione per il XXI Century Museum of Contemporary Art, Kanazawa, 2002), all'intervento nella Piazza del mercato di Ghent, (Over the Edges, S.M.A.K., Ghent, 2000), fino all'ultima, recente, opera nella chiesa dei SS. Pietro e Paolo nel borgo di Buonconvento in Toscana, (Arte all'Arte, 2005), passando per Bergamo, Bolzano, Villa Manin a Passariano, e per molti altri luoghi.

Ma forse pochi conoscono alcuni lavori quasi 'privati', che per collocazione, e qualita', tendono a sottrarsi allo sguardo, e, anziche' rivelare allo spettatore, come nel caso dell'arte pubblica, le dinamiche dell'operazione, lo sfidano a scoprirlo, inventarlo, immaginarlo. Uno di questi lavori, il primo di questo genere, se ben ricordo, e' proprio a Bologna, mimetizzato nella stanza di un albergo nel centro della citta', il Palace Hotel. Stanza 402, (1994), e' il titolo dell'opera. Chi desidera vederla non puo' fare altro che scendere al Palace e prendere quella stanza almeno per una notte. Si. Infatti, entrando di giorno non si vedrebbe nulla di insolito, e, chi cercasse, un quadro, una scultura, un oggetto 'artistico', rimarrebbe deluso.

Solo di notte, quando le luci si spengono, i rumori si attenuano, alcuni comuni oggetti della stanza iniziano a vivere, e a risplendere di una luce fosforescente. Solo chi e' a conoscenza del lavoro, o chi e' particolarmente sensibile, puo' capire cio' che succede. Probabilmente da quando Garutti ha realizzato il lavoro, nelle lunghe permanenze in quest'albergo, quando insegnava all'Accademia di Belle Arti, molti ospiti hanno dormito nella 402 senza accorgersi di nulla. Ma e' proprio questo il punto. Per Garutti il rapporto fra il fruitore e l'opera e' fondamentale. Sempre. L'artista invita il pubblico a un incontro. Nel caso dell'arte pubblica e' dichiarato, e perfino guidato, l'opera si avvicina al suo interlocutore. In situazioni piu' 'private', come nel contesto dell'arte, in musei e gallerie, o addirittura in un albergo, l'incontro va cercato, inseguito. L'opera fa capolino, sembra nascondersi, e' come se lanciasse una sfida, oppure, “e' come se invitasse a un incontro amoroso", dice l'artista. A prima vista non c'e' nulla da vedere, si puo' solo pensare, immaginare, aspettare. Per Bologna ora Garutti ha realizzato nei Musei di Palazzo Poggi dell'Universita' degli Studi una nuova installazione intitolata Che cosa succede nelle stanze quando gli uomini se ne vanno? (2006). “Penso al museo quando non e' abitato: immagino che gli oggetti, le cose, le vetrine, i mobili vedano la luce del giorno e della notte, sentano suoni e rumori provenire da luoghi vicini, brusii risuonare nelle sale …". Dice Garutti. Nelle Sale del museo con vetrine che contengono importanti reperti scientifici e biologici catalogati e conservati con cura, a prima vista, sembra non esserci nulla di anomalo, eppure, l'artista ha dissimulato alcune sedie in modo che sembrino le sedie dei custodi. E, in effetti, lo sono. Ma non solo. In realta' sono, anche, oggetti che di notte, con il buio, si illumineranno perche' dipinti con uno smalto fosforescente. Non tutti lo sanno. Molti non lo immaginano nemmeno. Ma, si sa, l'arte e' una sfida. Un incontro. Cloe Piccoli

Palazzo Poggi
via Zamboni, 33 - Bologna
Orari: dalle ore 10 alle 18,30

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