Raggio Verde
Lecce
via Federico D'Aragona, 4
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Carlo Dicillo
dal 10/3/2006 al 21/3/2006

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Raggio Verde


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Carlo Dicillo



 
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10/3/2006

Carlo Dicillo

Raggio Verde, Lecce

L'artista crea dalla plastica squali spaventosi ben piu' concreti delle immagini dei film. Vecchie scarpe diventano teste di rinoceronte; legni secchi bisce maculate, materassi di spugna nidiate di gufi o teste di giraffa e di tigre.


comunicato stampa

Morbido zoo

Raccontano i biografi degli artisti rinascimentali che anche i piu' grandi tra loro talvolta, volendo scherzare con amici e commensali, si divertissero a creare dal nulla animali fantastici; bastava incollare le ali di una libellula al corpo di un ramarro per dare vita ad un mostro mai visto o legare un animaletto ad un piccolo fuoco d'artificio per far correre un drago spaventoso: crudelta' che oggi non potremmo sopportare. Amavano le camere di meraviglia gli artisti e anche oggi, come allora, i loro studi sono luoghi in cui spesso ci si puo' abbandonare alla curiosita' e allo stupore. Il piacere piu' intenso e' scoprire i segreti della creazione in quegli accumuli di materiali dove il curioso naturale (una vescica di bue, il dente di un narvalo, un legno secco e curiosamente storto) si sta trasformando, in qualcosa di convincentemente inverosimile che accende la fantasia, spinge alla meraviglia e fa chiedere: ''....ma come hai fatto?''.

L'artista non sempre svela il trucco o indica i materiali usati: parte dell'incanto dell'arte sta anche nella sorpresa per la sapienza tecnica, per l'uso emozionale dei materiali. Per l'artista contemporaneo tutto e' piu' difficile: deve saper giocare con i materiali del suo tempo, non puo' piu' rifugiarsi nella tradizione dell'arte, incrudelire sui viventi. A maggior ragione se lavora nella regione da cui mosse Pino Pascali, che del gioco con i nuovi materiali (la plastica dei bachi da setola, la lana d'acciaio dei suoi villaggi africani) fece una delle sue cifre stilistiche fondamentali.

Questo e' il contesto in cui bisogna avvedutamente inserire le opere di Carlo Di Cillo, artista candido ed entusiasta che applica la sua maestria plasticatoria tanto a materiali poveri e antichi, come zucche e rami secchi, quanto alle materie della nostra tecnologica quotidianita'. Il suo studio e' un laboratorio, ma anche uno zoo privato e gli animali che vi si rifugiano provengono da safari appassionati nei mondi del fumetto (sulle orme dell'amato Andrea Pazienza), del cinema di Spielberg, dei media elettronici. Carlo gioca al rialzo con gli effetti speciali dei film di successo, utilizza l'aerografo come una bacchetta magica per trasformare, modificare, dare vita.

Crea dalla plastica squali spaventosi ben piu' concreti delle immagine filmiche; vecchie scarpe diventano teste di rinoceronte; legni secchi bisce maculate, materassi di spugna nidiate di gufi o teste di giraffa e di tigre.

Carlo Di Cillo, un po' Noe' e un po' Tarzan, raccoglie e protegge le sue creature e le esibisce con sentimento e amore: la qualita' e' sicura, non possiamo resistere e non cedere alla tentazione di entrare nel suo mondo magico e giocare anche noi. - Vincenzo Velati

Vernissage: sabato 11 marzo, ore 22

Raggio Verde
via Federico D'Aragona, 4 - Lecce

Ingresso libero

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