Premio Lissone alla carriera. La mostra accoglie alcuni dei dipinti significativi della produzione dell'artista, fra cui grandi tele come "L’incantesimo del lago" del 1984, "Tramonto" del 1990, "Penthesilea" del 1994 e "Paesaggio sul Gange - Banaras" del 1996, a cui vengono accostati una ventina di disegni e un gruppo di grandi cartoni.
Premio Lissone alla carriera
La citta' di Lissone, erede dello storico “Premio Lissone" che, ideato e promosso dalla Famiglia Artistica Lissonese, richiamo' in citta' - tra il 1945 e il 1967 - artisti di tutta Europa, da alcuni anni ha ripreso l’iniziativa del Premio, ora dedicato ai giovani artisti, e, in abbinamento con esso, ha deciso l’assegnazione di un “Premio alla carriera" a uno degli artisti che, dopo aver partecipato al Premio, abbia raggiunto una notorieta' internazionale.
Dopo Vasco Bendini (2002), Edo Murtic (2003) e Antoni Ta'pies (2004), la scelta e' caduta quest’anno su Valerio Adami, artista che partecipo' a tre edizioni del Premio nel 1961, 1965 e 1967 e che fu designato vincitore dell’edizione 1967 (XV ed ultima edizione del Premio storico) da una giuria internazionale composta da Giuliano Briganti, Luigi Carluccio, Manfred De La Motte, Gerard Gaissot-Talabot, Jasia Reichard e Marco Valsecchi.
La rassegna che gli viene dedicata dal 12 marzo al 4 giugno al Museo d’arte contemporanea di Lissone, si sviluppa sui tre piani del museo e accoglie alcuni dei dipinti piu' significativi della sua produzione, fra cui grandi tele come L’incantesimo del lago del 1984, Tramonto del 1990, Penthesilea del 1994 e Paesaggio sul Gange - Banaras del 1996, cui vengono accostati, in un confronto diretto e ravvicinato, una ventina di disegni e un gruppo di grandi cartoni. Fra questi ultimi, spiccano quelli eseguiti nel 2002-2003 per le scenografie de “L’olandese volante" di Richard Wagner commissionate dal Teatro San Carlo di Napoli.
La mostra, curata da Luigi Cavadini, direttore artistico del Museo d’arte contemporanea di Lissone, e' realizzata con la collaborazione della Fondation Institut du Dessin con sede a Vaduz (Liechtenstein), depositaria di una cospicua e significativa collezione di opere dell’artista.
Oltre alle opere presenti nel percorso della mostra, altri lavori di Adami vengono esposti nell‘ambito della collezione permanente delle opere dello storico Premio Lissone (che costituiscono il nucleo centrale della raccolta del Museo): accanto al grande dipinto Camel che si aggiudico' il Premio Lissone nel 1967 sono raccolti gli altri dipinti presentati da Adami nelle edizioni del 1961, 1965 e 1967 del premio stesso.
“Con l’assegnazione del Premio alla carriera - dichiara Daniela Ronchi, Assessore alla Cultura, Identita' e Tradizioni locali del Comune di Lissone - intendiamo rafforzare e sottolineare il legame con lo storico Premio Lissone, in particolare con il periodo in cui questo rappresento' un momento importante di scambio con la cultura artistica europea. La scelta di Valerio Adami, in particolare, vuole mettere in risalto l’internazionalita' del Premio e della rassegna e vuole offrire al pubblico la straordinaria opportunita' di incontrare, in una conferenza che si terra' nel corso della rassegna stessa, un importante testimone dell’arte contemporanea la cui fama ha valicato i confini nazionali."
Il catalogo che accompagna la mostra, edito da Silvana Editoriale, comprende saggi di riflessione storico-critica di Luigi Cavadini e Amelia Valtolina, alcuni scritti di Valerio Adami, che motivano i temi e i modi della sua poetica, e un raffinato testo del 1965 in cui di Emilio Tadini spiegava il divenire della pittura dell’amico Adami negli anni in cui l’artista bolognese partecipava con successo al Premio Lissone.
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Museo d’Arte Contemporanea
V.le Padania, 6 - Lissone (Mi)
Orari: Da martedi' a venerdi': 15,00- 19,00; sabato e domenica: 10-12 e 15-19
Ingresso: Intero 6,00 euro, ridotto 3,00 euro