Claudio Adami
Gregorio Botta
Aurelio Bulzatti
Ciriaco Campus
Ettore Consolazione
Gianfranco D'alonzo
Paolo Di Capua
Pablo Echaurren
Andrea Fogli
Pietro Fortuna
Paola Gandolfi
Felice Levini
H.H. Lim
Piero Mottola
Fabio Mauri
Oan Kyu
Claudio Palmieri
Mariano Rossano
Giuseppe Salvatori
Patrizia Ferri
Opere di 19 artisti che hanno vissuto pienamente o di riflesso i climi della militanza ideologica, passando indenni attraverso il cinismo edonistico degli anni 80, diversi nelle modalita' operative e linguistiche. "(...) arte come impegno etico, analisi decostruttiva delle dinamiche del potere e indagine dell'identita' soggettiva, e' la direttrice di percorso per una rotta dell'arte nella complessa costellazione del presente." Patrizia Ferri
A cura di Patrizia Ferri
Artisti: Claudio Adami, Gregorio Botta, Aurelio Bulzatti, Ciriaco Campus, Ettore Consolazione, Gianfranco D’alonzo, Paolo Di Capua, Pablo Echaurren, Andrea Fogli, Pietro Fortuna, Paola Gandolfi, Felice Levini, H.H. Lim, Piero Mottola, Fabio Mauri, Oan Kyu, Claudio Palmieri, Mariano Rossano, Giuseppe Salvatori.
Una mostra come occasione per riconsiderare il problema della funzione possibile dell’arte nella realta', un’arte che oscilla tra etica e oblio, attraverso una nuova forma di “impegno" dopo l’accertata impraticabilita' dei sistemi ideologici, e scarto metafisico, tra comunicazione e silenzio, attraverso artisti che hanno vissuto piu' o meno pienamente o di riflesso i climi della militanza ideologica, passando indenni attraverso il cinismo edonistico degli anni 80, portatori - nelle diversita' operative e linguistiche-di un atteggiamento che vede la ricerca artistica non come semplice cronaca del quotidiano, cinismo antistorico, gioco di specchi o provocazione fine a se' stessa quanto come ricerca di una verita' che illumina la faccia nascosta delle cose, facendo affiorare i meccanismi di un reale sempre piu' confuso con il suo doppio virtuale e mediatico. Autori consapevoli della difficolta' dell’arte nel contesto attuale come entita' difficilmente circoscrivibile e sfuggente.
La personalita' di Fabio Mauri che ha inteso l’arte come catarsi ontologica e impegno etico, analisi decostruttiva delle dinamiche del potere e indagine dell’identita' soggettiva, e' la direttrice di percorso per una rotta dell’arte nella complessa costellazione del presente che ribadisca la necessita' della differenza declinata attraverso nuovi comportamenti, praticati non in opposizione schematica al sistema, ma come recupero dell’esperienza individuale pensata in termini relazionali e attraverso nuovi equilibri flessibili. Presupposti di un’avanguardia silenziosa, ma sostanzialmente incisiva in nome di un’arte come sentimento estetico ed etico che produca al suo interno istanze trasformative per l’umano in senso ampio, in linea con i bisogni reali e fedele alla sua identita' sostanzialmente enigmatica, ultima trincea, spazio singolare nei confronti della banalita' e dell’omologazione. Patrizia Ferri 2006
Immagine: opera di Giuseppe Salvatori
HyunnArt Studio
Viale Manzoni 85/87 - Roma
Orario: Martedi' - Venerdi' 15.00 - 18.00 o su appuntamento