La mostra raccoglie quaranta immagini fotografiche dell'artista veneziano. Alle 12, avra' luogo l'incontro di presentazione del film documentario di Pierluigi Ferrandini "Le donne del destino".
Il mago delle luci
Sara' inaugurata martedi' 21 marzo alle ore 18, presso la Videoteca di Mestre del
Centro Culturale Candiani la mostra fotografica dedicata ad Aldo Graziati, il "mago
delle luci" del neorealismo italiano: un veneziano di Scorze'.
Allestita con successo nei mesi scorsi a Scorze' per iniziativa del Comune e
dell'Associazione Culturale Cineforum Scorze', la mostra raccoglie quaranta immagini
dell'artista che, nativo della cittadina veneziana, trova notorieta' dapprima, negli
anni trenta, in Francia, come fotografo, e poi, nel dopoguerra, in Italia, come
direttore della fotografia al fianco di alcuni fra i migliori registi del cinema
neorealista.
In occasione della mostra, sullo schermo del Candiani, sfileranno percio' anche le
immagini dei suoi capolavori cinematografici quali La terra trema e Senso di
Visconti, Miracolo a Milano e Umberto D di De Sica, Cielo sulla palude di Genina,
Othello di Orson Wells.
Aldo Graziati, in arte G.R.Aldo, per gli amici Aldo'
Nato il 1' gennaio 1905 a Scorze' da genitori commercianti, Aldo Rossano Graziati si
trasferi' successivamente a Padova dove frequento' il liceo ed e' proprio in quegli
anni che maturo' in lui il desiderio di viaggiare e conoscere realta' diverse.
Frequento' Venezia, citta' che lo affascinava e che gli permise di coltivare amicizie
nel mondo del teatro. Inizialmente attratto dal movimento fascista, ne prese le
distanze con l'avvento al potere di Mussolini: motivo da indurlo, unitamente al
rifiuto del provincialismo culturale italiano, ad allontanarsi dall'Italia.
Aldo a Parigi - Giunto in Francia nel 1923, Aldo entro' in contatto con l'ambiente
teatrale parigino, occupandosi di coreografia e recitando come attore caratterista.
Lavoro' anche negli studi fotografici dapprima come operaio e successivamente come
fotografo ritrattista. Tra il 1936 e il 1937 alterno' l'attivita' di fotografo di
scena a quella di operatore. Nel 1942, dopo essere entrato nel celebre atelier
fotografico Harcourt, si affermo' come fotografo di scena sui set dei piu' importanti
film francesi. L'incontro con i registi d'oltralpe lo stimolo' a sperimentare nuove
tecniche di inquadratura sempre sostenute da forti contrasti tra luce ed ombra.
Durante l'occupazione tedesca il cinema francese si stabili' negli studi di Nizza,
dove Aldo ha modo di conoscere Michelangelo Antonioni che lo introdurra'
nell'ambiente cinematografico italiano.
Il ritorno in Italia - Nel 1946 Aldo si presento' per un provino a Luchino Visconti,
impegnato a Roma nella regia teatrale di Delitto e castigo: nacque cosi' la prima di
una lunga serie di collaborazioni artistiche che segneranno la storia del cinema
italiano. Due anni dopo Visconti gli assegno' la direzione della fotografia di quello
che diventera' il manifesto del cinema neorealista: La terra trema. In questo film
Aldo rivela tutta la sua capacita' espressiva e di indagine psicologica, in piena
simbiosi con le esigenze artistiche di Visconti, in particolare per l'uso suggestivo
dei contrasti di luce. Uno sguardo innovativo, un "occhio magico" che sara' presente
anche in lavori successivi, come quelli con De Sica e Orson Welles, senza sottrarsi
pero' alla voglia di sperimentare in altri film uno stile piu' espressionista.
La morte prematura - I suoi film riscossero un grande successo, ma l'ascesa
professionale di Aldo fu tragicamente interrotta il 14 novembre 1953 dal mortale
incidente automobilistico avvenuto mentre a Venezia era in corso la lavorazione di
Senso, il film che aveva segnato il suo debutto nella fotografia a colori. La morte
prematura lascio' nell'ambiente cinematografico italiano ed internazionale un vuoto
incolmabile: a testimoniare l'eccezionale parabola artistica di Aldo restarono cosi'
i suoi lavori, una vera e propria insuperata lezione di fotografia cinematografica.
Inaugurazione: Martedi' 21 Marzo 2006, ore 18
Centro Culturale Candiani
P.le Candiani, 7 - Mestre
orari: martedi', giovedi' e sabato dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 18; mercoledi' e venerdi' dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 21