Personale. La lingua della reminiscenza e dell'associazione, scelte dall'artista le hanno permesso di dar vita ad una grande citta' di sogni abitati dai fantasmi del passato e dagli eroi del presente.
Personale
a cura di Giovanna Foresio
“Le sue opere rappresentano, nel panorama contemporaneo, un ottimo esempio del connubio tra l’architettura e la pittura."
Dal 1986 al 1993 ha studiato all’ Architectural Institute di Mosca, ha iniziato la sua carriera d’artista nel 1992 esponendo nelle piu' importanti gallerie d’arte moderna di Mosca e al M’ARS.
Cresciuto a Praga e vissuto a Mosca quest’ artista e' diventato un osservatore degli strati profondi dell'immaginazione, questa sua tendenza non trova pero' una chiara rispondenza nella sua biografia, anche se egli ha indubbiamente assorbito l'eredita' di molte culture sia d’oriente che d’occidente.
La lingua della reminiscenza e dell'associazione scelte dall'artista gli hanno permesso di dar vita ad una grande citta' di sogni abitati dai fantasmi del passato e dagli eroi del presente nei modi piu' particolari e piu' imprevedibili. Nelle profondita' della sua fantasia l'artista sceglie il tempo, il luogo e le regole del gioco e quindi da' il via ad un viaggio con i personaggi.
Praga certamente ha ispirato l’espressivita' ''gotica'' di Terenin, mentre Mosca gli ha dato il senso costante dell’intrecciarsi delle epoche, la maschera della storia, che e' cosi' presente nelle sue opere.
Non e' un caso che Terenin abbia lavorato in teatro, il teatro di Bolshoj di Mosca. Le scenografie sono, indubbiamente un chiave per comprendere il suo lavoro, dai murales, ai fondali, fino ai disegni della mobilia. Non c’e' letteratura, ne' soggetto, ma soltanto una situazione. La narrazione rimane sconosciuta ed indipendente". - Alexei Vakhmanov
Inaugurazione: 23 marzo 2006 ore 18.30
C.A.O.S, CulturalArtistsOpenSpace
Via della Conciliazione 24 - Roma
Orari: lunedi'-venerdi' 10.30-13.30 - 15.30-19.30; sabato 15.30-19.30; domenica su appuntamento