Braccio di Carlo Magno
Citta' del Vaticano
Piazza San Pietro

La Guardia Svizzera Pontificia
dal 28/3/2006 al 29/7/2006
10 - 18 tutti i giorni eccetto il mercoledi' mattina orario 13 - 18. Sabato fino alle ore 20.

Segnalato da

Rosi Fontana


approfondimenti

Giovanni Morello



 
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28/3/2006

La Guardia Svizzera Pontificia

Braccio di Carlo Magno, Citta' del Vaticano

Mezzo millennio di avvenimenti e l'oggi: 500 anni di storia, arte, vita. Dipinti, disegni, manoscritti, miniature, incisioni, medaglie, monete, documenti, oggetti, uniformi, armi e un video appositamente realizzato, raccontano l'operato della Guardia Svizzera attraverso dati e fatti.


comunicato stampa

500 anni di storia, arte, vita

A cura di Giovanni Morello

Mezzo millennio di avvenimenti e l’oggi. La rassegna si pone come occasione unica per conoscere gli eventi e la vita della Guardia Svizzera Pontificia. Per la prima volta nella storia, in occasione del Giubileo per i 500 anni, si mettera' in mostra questo piccolo grande universo.

Dipinti, disegni, manoscritti, miniature, incisioni, medaglie, monete, documenti, oggetti, uniformi, divise, corazze, armi e armature completati da un video appositamente realizzato, racconteranno l’operato della Guardia Svizzera attraverso dati e fatti. Il servizio di sicurezza, l’ordine, il cerimoniale, l’abilita', la perseveranza, la tenacia, la precisione e lo zelo della truppa piu' orgogliosa del mondo, parte di un popolo orgoglioso, cosciente delle capacita', dei limiti e delle responsabilita' che gli competono.

Promossa dalla Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa e dal Comando della Guardia Svizzera Pontificia, la storica rassegna e' curata da Giovanni Morello, della Commissione Permanente per la Tutela dei Monumenti Storici ed Artistici della Santa Sede, coadiuvato da un Comitato Scientifico composto da: col. Elmar Th. Maeder, Comandante della Guardia Svizzera Pontificia, Rev. Monsignor Walter Brandmuller, Presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, Francesco Buranelli, Direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci, Soprintendente Polo Museale di Firenze, Maria Elisa Tittoni, Direttore dei Musei di Roma, Andres Furger, Direttore del Museo Nazionale Svizzero di Zurigo, Werner Bellwald, Curatore Associazione dei Musei del Canton Vallese, Sabine Sille Maienfisch, Presidente della Societa' Svizzera di Araldica, Christian Richard, Sergente della Guardia Svizzera Pontificia.

La rassegna, realizzata da Artifex, si avvale del Patrocinio di Sua Eccellenza Rev.ma Monsignor Mauro Piacenza, Presidente della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, Jean-Fre'de'ric Jauslin, Direttore dell’Ufficio Federale Svizzero della Cultura, Marco Carneroni, Direttore del Centro di competenza per la politica estera culturale svizzera, Sua Eccellenza Jean-Francois Kammer, Ambasciatore della Svizzera presso la Santa Sede, Walter Veltroni, Sindaco di Roma.

La storia

Cinquecento anni fa Papa Giulio II chiedeva agli stati Confederatis Superioris Allemanniae di consentire il reclutamento di giovani svizzeri per costituire una guardia del corpo pontificia. Il 22 gennaio del 1506 con l’arrivo a Roma di un contingente di 150 uomini, giunto a piedi da Lucerna lungo la via Francigena, si costituisce la Guardia Svizzera Pontificia. Oggi, l’esercito piu' antico del mondo.

Il piccolo esercito, alla guida del Comandante Kaspar Roeist a difesa del Pontefice Clemente VII visse il 6 maggio del 1527, l’evento piu' arduo di tutta la sua storia: lo scontro con l’esercito di Carlo di Borbone - dodicimila uomini perlopiu' Lanzichenecchi - che entrarono in Roma saccheggiandola e distruggendola, evento passato alla storia come il Sacco di Roma. Centoquarantasette guardie, compreso il Comandante, resistettero per ore contro il nemico fino ad immolarsi tutti affinche' il Papa e i Cardinali raggiungessero, scortati da sole quarantadue guardie attraverso il famoso passetto, la salvezza in Castel Sant’Angelo.

Questo episodio e' l’evento maggiormente significativo di tutta la storia dell’esercito del Papa, la morte valorosa delle guardie e' diventata, da quel momento, il simbolo dell’eroica fedelta' e del coraggio degli elvetici al servizio del Pontefice mentre, la calata dei Lanzichenecchi, ovvero il saccheggio di Roma dei mercenari tedeschi, e' rimasta ancora oggi nel linguaggio comune come sinonimo di vandalismo, crudelta' e sopruso.

A testimonianza dell’evento, le nuove guardie prestano il loro giuramento di fedelta' al Pontefice il 6 di maggio di ogni anno.

I cinquecento anni di storia della Guardia Svizzera Pontificia si inseriscono e prendono tutto il loro senso nella storia stessa del Cattolicesimo romano nella Casa di Pietro. Il piccolo contingente voluto a difesa dello Stato piu' piccolo del mondo e composto, oggi, da soli centodieci uomini, porta nei suoi trascorsi episodi storici importanti inseriti nel contesto diplomatico e militare europeo dei secoli trascorsi come ad esempio: il congedo del 1798 al momento dell’occupazione francese di Roma; la fine degli Stati Pontifici nel 1870; la creazione nel 1929 dello Stato della Citta' del Vaticano dai Patti Lateranensi; l’occupazione nazista di Roma nel 1943-1944.

Acriter et Fideliter, Onore e Fedelta' e' il motto della Guardia Svizzera Pontificia la cui missione piu' alta e' di servire la Chiesa assicurando la tutela del Pontefice quale Vicario di Cristo.

Un esercito armato ma che non deve usare le sue armi, cosi' come disse un giorno Pio X: “il nostro cannone deve rimanere al suo posto, in cantina, poiche' il Vaticano non verra' difeso con i cannoni".

Curiosita' e fascino dell’unico esercito cattolico del mondo, sono dettati, anche, da una divisa fuori dal tempo, quasi un costume di stile rinascimentale, con i colori dei Medici su cui si favoleggia un’idea di Michelangelo. Le attuali uniformi, invece, sono il frutto di un lungo lavoro del Comandante Jules Repond che, attraverso un’approfondita ricostruzione della storia dell’uniforme della Guardia Svizzera, sottopose nel 1915 all’approvazione di Benedetto XV le nuove divise, sullo stile del XVI secolo: “ossia quello i cui caratteri essenziali possono essere attribuiti, in buona parte, a Raffaello".

La mostra

La mostra e' divisa in cinque sezioni. Nella prima si documenta l’entrata degli svizzeri a Roma nel 1506 e vi saranno esposti, ad esempio, la Bolla di Giulio II alla Confederazione svizzera per il reclutamento della Guardia; una veduta di Roma del XVI.mo sec. di anonimo proveniente dal Palazzo Ducale di Mantova; le bandiere di Giulio II inviate dal Pontefice ai diversi cantoni svizzeri come ringraziamento. Fra queste, la Bandiera di Schwyz conservata al Bundesbriefmuseum, dalla cui elaborazione deriva l’attuale bandiera nazionale svizzera; i ritratti di Giulio II da Tiziano e la testa bronzea del Pontefice mediceo da Michelangelo; le miniature dell’epoca raffiguranti il “Trionfo di Giulio II con Kaspar von Silenen" primo comandante degli svizzeri, e “Giulio II che accoglie la guardia svizzera a Roma".

Nella seconda sezione, si mette in mostra per la prima volta lo storico episodio del Sacco di Roma. Fra gli oggetti e le opere esposte: la corazza e l’elmo di Carlo di Borbone, la palla di metallo culminale dell’obelisco vaticano recante i colpi di archibugio dei Lanzichenecchi, la medaglia commemorativa della Pace di Cambrai di Benevenuto Cellini; le incisioni raffiguranti gli episodi salienti della storica battaglia come “Clemente VII assediato in castello" e “Carlo di Borbone ordina alle truppe di attaccare Roma". Durante il Sacco a Roma vennero razziati palazzi e chiese, in mostra saranno esposti oggetti e opere rubate durante l’assedio, fra queste, il trittico di Clemente VII, oggi a Cagliari fra i tesori del Duomo, al tempo nella camera da letto del Pontefice.

La terza sezione documenta il rapporto nel corso dei secoli fra i Papi che si sono succeduti sul trono di Pietro e la Guardia Svizzera. Ritratti raffiguranti vari Pontefici, dipinti e incisioni di circostanze importanti come la “cavalcata per il possesso", canonizzazioni e cerimonie liturgiche, apertura e chiusura della Porta Santa, Conclave, episodi storici.

La quarta sezione e' dedicata alla presenza della Guardia Svizzera a Roma con molti e importanti ritratti dell’epoca di Pontefici e opere quali il “Ritratto del giovane Pietro Banchieri (Rospigliosi) vestito da Guardia Svizzera" o “Il maggio della Guardia Svizzera al Quirinale" (1624-1644) che mostrano il legame fra il corpo militare del Papa e la citta' eterna in visioni, epoche e luoghi diversi dal Vaticano come, ad esempio il Quirinale, un tempo residenza del Pontefice.

La quinta e ultima sezione chiude la mostra con un’ampia documentazione di dipinti, disegni, incisioni e oggetti, fotografie e cartoline d’epoca che raccontano la storia della Guardia attraversi i ritratti dei Comandanti, le visioni dell’epoca e l’alternarsi degli stili nelle uniformi e nelle divise oltre all’esposizione delle varie armi e armature da parata come, ad esempio, le spade a due mani fiammeggianti del 1584, usate ancora in epoca recente per l’accompagnamento del Pontefice sulla Gestatoria nelle cerimonie solenni.

Gli eventi

La mostra “La Guardia Svizzera Pontificia. 500 anni di storia, arte, vita", e' fra gli eventi piu' importanti del Giubileo della Guardia Svizzera Pontificia. Gli appuntamenti di maggiore rilievo sono, in ordine cronologico, l’anniversario di domenica 22 gennaio, a cinquecento anni esatti dall’entrata in servizio della Guardia, che sara' celebrato con la Santa Messa Solenne nella Cappella Sistina e la benedizione del Santo Padre durante l’Angelus delle 12.00.

Altro appuntamento importante e significativo sara' la marcia celebrativa che avra' inizio il 7 di aprile a Bellinzona (CH) e che portera', attraverso un cammino di settecentoventitre kilometri lungo la via Francigena, cosi' come fu cinquecento anni fa, un’ottantina di ex-Guardie Svizzere in Roma il 4 di maggio a ricordare lo storico ingresso.

Il 6 di maggio, per la prima volta nella storia, il solenne giuramento delle nuove Guardie avverra' nel pomeriggio in Piazza San Pietro e sara' aperto al pubblico.

Inaugurazione: Mercoledi' 29 Marzo 2006

Braccio di Carlomagno
Piazza San Pietro - Citta' del Vaticano
Orari: 10 - 18 tutti i giorni eccetto il mercoledi' mattina orario 13 - 18. Sabato fino alle ore 20.

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