Mezzo millennio di avvenimenti e l'oggi: 500 anni di storia, arte, vita. Dipinti, disegni, manoscritti, miniature, incisioni, medaglie, monete, documenti, oggetti, uniformi, armi e un video appositamente realizzato, raccontano l'operato della Guardia Svizzera attraverso dati e fatti.
500 anni di storia, arte, vita
A cura di Giovanni Morello
Mezzo millennio di avvenimenti e l’oggi. La rassegna si pone come occasione unica
per conoscere gli eventi e la vita della Guardia Svizzera Pontificia. Per la prima
volta nella storia, in occasione del Giubileo per i 500 anni, si mettera' in mostra
questo piccolo grande universo.
Dipinti, disegni, manoscritti, miniature, incisioni, medaglie, monete, documenti,
oggetti, uniformi, divise, corazze, armi e armature completati da un video
appositamente realizzato, racconteranno l’operato della Guardia Svizzera
attraverso dati e fatti. Il servizio di sicurezza, l’ordine, il cerimoniale,
l’abilita', la perseveranza, la tenacia, la precisione e lo zelo della truppa piu'
orgogliosa del mondo, parte di un popolo orgoglioso, cosciente delle capacita', dei
limiti e delle responsabilita' che gli competono.
Promossa dalla Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa e dal
Comando della Guardia Svizzera Pontificia, la storica rassegna e' curata da Giovanni
Morello, della Commissione Permanente per la Tutela dei Monumenti Storici ed
Artistici della Santa Sede, coadiuvato da un Comitato Scientifico composto da: col.
Elmar Th. Maeder, Comandante della Guardia Svizzera Pontificia, Rev. Monsignor
Walter Brandmuller, Presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche,
Francesco Buranelli, Direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci, Soprintendente
Polo Museale di Firenze, Maria Elisa Tittoni, Direttore dei Musei di Roma, Andres
Furger, Direttore del Museo Nazionale Svizzero di Zurigo, Werner Bellwald, Curatore
Associazione dei Musei del Canton Vallese, Sabine Sille Maienfisch, Presidente della
Societa' Svizzera di Araldica, Christian Richard, Sergente della Guardia Svizzera
Pontificia.
La rassegna, realizzata da Artifex, si avvale del Patrocinio di Sua Eccellenza
Rev.ma Monsignor Mauro Piacenza, Presidente della Pontificia Commissione per i Beni
Culturali della Chiesa, Jean-Fre'de'ric Jauslin, Direttore dell’Ufficio Federale
Svizzero della Cultura, Marco Carneroni, Direttore del Centro di competenza per la
politica estera culturale svizzera, Sua Eccellenza Jean-Francois Kammer,
Ambasciatore della Svizzera presso la Santa Sede, Walter Veltroni, Sindaco di Roma.
La storia
Cinquecento anni fa Papa Giulio II chiedeva agli stati Confederatis Superioris
Allemanniae di consentire il reclutamento di giovani svizzeri per costituire una
guardia del corpo pontificia. Il 22 gennaio del 1506 con l’arrivo a Roma di un
contingente di 150 uomini, giunto a piedi da Lucerna lungo la via Francigena, si
costituisce la Guardia Svizzera Pontificia. Oggi, l’esercito piu' antico del
mondo.
Il piccolo esercito, alla guida del Comandante Kaspar Roeist a difesa del Pontefice
Clemente VII visse il 6 maggio del 1527, l’evento piu' arduo di tutta la sua
storia: lo scontro con l’esercito di Carlo di Borbone - dodicimila uomini
perlopiu' Lanzichenecchi - che entrarono in Roma saccheggiandola e distruggendola,
evento passato alla storia come il Sacco di Roma. Centoquarantasette guardie,
compreso il Comandante, resistettero per ore contro il nemico fino ad immolarsi
tutti affinche' il Papa e i Cardinali raggiungessero, scortati da sole quarantadue
guardie attraverso il famoso passetto, la salvezza in Castel Sant’Angelo.
Questo episodio e' l’evento maggiormente significativo di tutta la storia
dell’esercito del Papa, la morte valorosa delle guardie e' diventata, da quel
momento, il simbolo dell’eroica fedelta' e del coraggio degli elvetici al servizio
del Pontefice mentre, la calata dei Lanzichenecchi, ovvero il saccheggio di Roma dei
mercenari tedeschi, e' rimasta ancora oggi nel linguaggio comune come sinonimo di
vandalismo, crudelta' e sopruso.
A testimonianza dell’evento, le nuove guardie prestano il loro giuramento di
fedelta' al Pontefice il 6 di maggio di ogni anno.
I cinquecento anni di storia della Guardia Svizzera Pontificia si inseriscono e
prendono tutto il loro senso nella storia stessa del Cattolicesimo romano nella Casa
di Pietro. Il piccolo contingente voluto a difesa dello Stato piu' piccolo del mondo
e composto, oggi, da soli centodieci uomini, porta nei suoi trascorsi episodi
storici importanti inseriti nel contesto diplomatico e militare europeo dei secoli
trascorsi come ad esempio: il congedo del 1798 al momento dell’occupazione
francese di Roma; la fine degli Stati Pontifici nel 1870; la creazione nel 1929
dello Stato della Citta' del Vaticano dai Patti Lateranensi; l’occupazione nazista
di Roma nel 1943-1944.
Acriter et Fideliter, Onore e Fedelta' e' il motto della Guardia Svizzera Pontificia
la cui missione piu' alta e' di servire la Chiesa assicurando la tutela del
Pontefice quale Vicario di Cristo.
Un esercito armato ma che non deve usare le sue armi, cosi' come disse un giorno Pio
X: “il nostro cannone deve rimanere al suo posto, in cantina, poiche' il Vaticano
non verra' difeso con i cannoni".
Curiosita' e fascino dell’unico esercito cattolico del mondo, sono dettati, anche,
da una divisa fuori dal tempo, quasi un costume di stile rinascimentale, con i
colori dei Medici su cui si favoleggia un’idea di Michelangelo. Le attuali
uniformi, invece, sono il frutto di un lungo lavoro del Comandante Jules Repond che,
attraverso un’approfondita ricostruzione della storia dell’uniforme della
Guardia Svizzera, sottopose nel 1915 all’approvazione di Benedetto XV le nuove
divise, sullo stile del XVI secolo: “ossia quello i cui caratteri essenziali
possono essere attribuiti, in buona parte, a Raffaello".
La mostra
La mostra e' divisa in cinque sezioni. Nella prima si documenta l’entrata degli
svizzeri a Roma nel 1506 e vi saranno esposti, ad esempio, la Bolla di Giulio II
alla Confederazione svizzera per il reclutamento della Guardia; una veduta di Roma
del XVI.mo sec. di anonimo proveniente dal Palazzo Ducale di Mantova; le bandiere di
Giulio II inviate dal Pontefice ai diversi cantoni svizzeri come ringraziamento. Fra
queste, la Bandiera di Schwyz conservata al Bundesbriefmuseum, dalla cui
elaborazione deriva l’attuale bandiera nazionale svizzera; i ritratti di Giulio II
da Tiziano e la testa bronzea del Pontefice mediceo da Michelangelo; le miniature
dell’epoca raffiguranti il “Trionfo di Giulio II con Kaspar von Silenen" primo
comandante degli svizzeri, e “Giulio II che accoglie la guardia svizzera a
Roma".
Nella seconda sezione, si mette in mostra per la prima volta lo storico episodio del
Sacco di Roma. Fra gli oggetti e le opere esposte: la corazza e l’elmo di Carlo di
Borbone, la palla di metallo culminale dell’obelisco vaticano recante i colpi di
archibugio dei Lanzichenecchi, la medaglia commemorativa della Pace di Cambrai di
Benevenuto Cellini; le incisioni raffiguranti gli episodi salienti della storica
battaglia come “Clemente VII assediato in castello" e “Carlo di Borbone ordina
alle truppe di attaccare Roma". Durante il Sacco a Roma vennero razziati palazzi e
chiese, in mostra saranno esposti oggetti e opere rubate durante l’assedio, fra
queste, il trittico di Clemente VII, oggi a Cagliari fra i tesori del Duomo, al
tempo nella camera da letto del Pontefice.
La terza sezione documenta il rapporto nel corso dei secoli fra i Papi che si sono
succeduti sul trono di Pietro e la Guardia Svizzera. Ritratti raffiguranti vari
Pontefici, dipinti e incisioni di circostanze importanti come la “cavalcata per il
possesso", canonizzazioni e cerimonie liturgiche, apertura e chiusura della Porta
Santa, Conclave, episodi storici.
La quarta sezione e' dedicata alla presenza della Guardia Svizzera a Roma con molti
e importanti ritratti dell’epoca di Pontefici e opere quali il “Ritratto del
giovane Pietro Banchieri (Rospigliosi) vestito da Guardia Svizzera" o “Il maggio
della Guardia Svizzera al Quirinale" (1624-1644) che mostrano il legame fra il
corpo militare del Papa e la citta' eterna in visioni, epoche e luoghi diversi dal
Vaticano come, ad esempio il Quirinale, un tempo residenza del Pontefice.
La quinta e ultima sezione chiude la mostra con un’ampia documentazione di
dipinti, disegni, incisioni e oggetti, fotografie e cartoline d’epoca che
raccontano la storia della Guardia attraversi i ritratti dei Comandanti, le visioni
dell’epoca e l’alternarsi degli stili nelle uniformi e nelle divise oltre
all’esposizione delle varie armi e armature da parata come, ad esempio, le spade a
due mani fiammeggianti del 1584, usate ancora in epoca recente per
l’accompagnamento del Pontefice sulla Gestatoria nelle cerimonie solenni.
Gli eventi
La mostra “La Guardia Svizzera Pontificia. 500 anni di storia, arte, vita", e'
fra gli eventi piu' importanti del Giubileo della Guardia Svizzera Pontificia. Gli
appuntamenti di maggiore rilievo sono, in ordine cronologico, l’anniversario di
domenica 22 gennaio, a cinquecento anni esatti dall’entrata in servizio della
Guardia, che sara' celebrato con la Santa Messa Solenne nella Cappella Sistina e la
benedizione del Santo Padre durante l’Angelus delle 12.00.
Altro appuntamento importante e significativo sara' la marcia celebrativa che avra'
inizio il 7 di aprile a Bellinzona (CH) e che portera', attraverso un cammino di
settecentoventitre kilometri lungo la via Francigena, cosi' come fu cinquecento anni
fa, un’ottantina di ex-Guardie Svizzere in Roma il 4 di maggio a ricordare lo
storico ingresso.
Il 6 di maggio, per la prima volta nella storia, il solenne giuramento delle nuove
Guardie avverra' nel pomeriggio in Piazza San Pietro e sara' aperto al pubblico.
Inaugurazione: Mercoledi' 29 Marzo 2006
Braccio di Carlomagno
Piazza San Pietro - Citta' del Vaticano
Orari: 10 - 18 tutti i giorni eccetto il mercoledi' mattina orario 13 - 18. Sabato fino alle ore 20.