Cultura - Comune di Pietrasanta
Steli, animali sacri, effigi di una ipotetica dea madre: e' il tempio di Girolamo Ciulla, il cui linguaggio si carica di segni e forme arcaiche. Matthew Simmonds dal marmo grezzo o da blocchi ben delineati fa scaturire colonne, capitelli, fregi e cupole, scale e navate.
Girolamo Ciulla
Del mito, dell’arcano, del tempo
Steli, animali sacri, effigi di una ipotetica dea madre: e' il tempio contemporaneo di Girolamo Ciulla, il cui linguaggio si carica di segni e forme arcaiche per un ritorno alle origini del sentire. Al tema della sacralita' e' interamente dedicata la mostra “Del mito, dell’arcano, del tempo" che l’Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta presenta, dal 1 aprile al 4 giugno 2006, nella Chiesa di Sant’Agostino. Protagoniste venti opere di recente realizzazione.
Girolamo Ciulla ci ha abituato ad una scultura di forte stabilita', estremamente sintetica, misurata, priva di decorazioni, tutta incentrata sulla sostanza, sull’essenza. Attraverso reminiscenze di remote sculture sicule ed echi dell’antica Roma, Ciulla riprende la solennita' arcaica del mito calandolo nella contemporaneita'. I volti delle sue figure sono tuttavia impenetrabili, facce ambigue come nell’indeterminatezza di un ricordo. Quella di Ciulla e' in effetti una scultura della memoria, solida nella forza, sfumata nei contorni. Il travertino e' la sua materia ideale: una pietra porosa, imperfetta, che conferisce robustezza alla forma, dando, nel contempo, quell’impressione di sfaldamento che e' propria della figura restituita dalla memoria. Affiorano cosi' nella sua scultura antichi simboli sacri e primitivi: il coccodrillo, simbolo di fertilita' e fecondita', il pesce, il caprone, la spiga, la melagrana.
Compaiono grandi figure femminili, steli sormontate da templi: un richiamo in questo caso alle sue origini, alla civilta' e alla cultura della sua isola. Un vero e proprio viaggio nella sacralita' delle origini.
La mostra e' stata concepita appositamente per la Chiesa di Sant’Agostino: le opere sono installate nella navata secondo un incedere solenne che isola e mette in rilievo la forza simbolica e la suggestione mistica di ogni elemento scultoreo. Due installazioni monumentali saranno collocate all’esterno, sul sagrato della Chiesa, come affascinante invito a proseguire il cammino.
“E’ con grande piacere che Pietrasanta ospita questa mostra - afferma l’assessore alla cultura Daniele Spina - Girolamo Ciulla da molti anni, ormai, vive e lavora in Versilia. Il suo e' un omaggio alla citta' e alla cultura dell’arte che la caratterizza".
La mostra sara' accompagnata da un catalogo pubblicato da Athenaedizioni, con testo critico di Beatrice Buscaroli.
Inaugurazione sabato 1 aprile, ore 17.00 e fino al 4 giugno
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Matthew Simmonds
Sculture
Dalla pietra grezza architetture di luce e mistero nell'opera di Matthew Simmonds
che l'Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta presenta, dal 1 al 17
aprile, nella sala Grasce del Chiostro di Sant'Agostino. Sculture per una ricerca
tutta interiore nella suggestione dell'architettura sacra medievale.
La passione, la curiosita', lo studio di Matthew Simmonds, giovane artista inglese,
che dal 1996 vive e lavora a Pietrasanta, per gli edifici in pietra ed in
particolare per l'architettura medievale, sono assolutamente evidenti nelle sue
sculture. Dal marmo grezzo o da blocchi ben delineati scaturiscono colonne,
capitelli, fregi e cupole, scale e navate, dettagli di superbe architetture
monumentali. In un gioco di illusioni, Simmonds ricrea su scala ridotta la grandezza
di quegli squarci sul tempo antico e suoi templi. La materia ne descrive forme e
volumi, luci ed ombre ne rivelano profondita' e percorsi inusuali. Un cammino nella
sacralita' del passato, quasi per ritrovare se stessi nel presente.
"Le sculture sono parte di una ricerca - scrive di lui Merete Pryds Helle - per
capire cosa siano gli edifici sacri. Il creare un edificio sacro e' anche una sorta
di ricerca interiore. Il creare una scultura che catturi luce e struttura di un
edificio e lasci vagare l'occhio - provando la sensazione che qui il mio occhio
possa viverci, che qui una parte di me possa rimanere - e' un grande traguardo. Le
sculture offrono allo spettatore una prospettiva differente dello spazio. Sembrano
diverse da ogni punto di vista. Si desidera fortemente entrarvi. Bisogna viaggiare
con la mente all'interno della scultura. Queste sculture sono l'antitesi della
cultura minimale di oggi; quando vi si guarda dentro, si riceve piu' di quello che ci
si aspettava".
Travertino, calcare, marmo di Carrara e arenaria, scolpiti dall'artista, acquistano
una forte presenza espressiva, ma virtualmente proiettano lo spettatore altrove, ad
indugiare tra eleganti volte e scalinate.
"L'illusione della sua scultura - afferma l'assessore alla cultura Daniele Spina -
dettata dalla tecnica e dalla creativita', lo ha gia' fatto conoscere in Europa, Cina
e Stati Uniti: gli auguriamo di continuare con successo il suo viaggio artistico, da
cui noi potremo attingere per vagare in altri spazi di sapore spirituale e mistico".
Ufficio Stampa Assessorato alla Cultura
Comune di Pietrasanta
tel. 0584/795500; fax 0584/795588
e-mail: cultura@comune.pietrasanta.lu.it
Inaugurazione sabato 1 aprile, ore 17.00 e fino al 17 aprile
Chiesa di Sant’Agostino
Via S.Agostino, 1 - Pietrasanta (LU)
Orario apertura: 16-19. Lunedi' chiuso
Ingresso libero