Ciac
Venezia
Castello 2786
0546 682027

Alessandro Algardi
dal 30/3/2006 al 27/4/2006
dal lunedi' al sabato 15-18

Segnalato da

Stefania Mazzotti




 
calendario eventi  :: 




30/3/2006

Alessandro Algardi

Ciac, Venezia

Il lavoro dell'artista comincia con l’azzeramento dell’estetica della pittura. L'introduzione del segno della grafia diventa elemento estetico, cifra non decifrabile e polisemica, ambigua. A cura di Ubeir Peeters.


comunicato stampa

Alessandro Algardi di origine milanese ha cominciato la propria ricerca alla fine degli Sessanta e gli inizi degli anni Settanta all’interno delle ricerche sulla scrittura e sulla grafia e traendo ispirazione dalle poetiche degli anni Sessanta di Piero Manzoni e Fontana. Da allora ha esposto in numerose collettive e personali in Italia e all’estero tra cui tra cui ricordiamo “Libri e parole" allestita nel 1982 alla Biblioteca Nazionale Madrid, “The artist and the Book in the Twentieth Century Italy" al Museum of Modern Art di New York nel 1992 e l’ultimissima “Arte e' pensiero" a Palazzo Te' a Mantova nel gennaio-febbraio di quest’anno. Come Manzoni e Fontana Algardi lavora su tele monocrome. Il bianco o il nero sono i suoi colori preferiti su cui incide piu' volte sulla stessa riga diversi strati di scritture fino a rendere illeggibile il significato.

Come nei suoi maestri il suo lavoro comincia con l’azzeramento dell’estetica della pittura. Ma a differenza loro l’introduzione del segno della grafia diventa elemento estetico, grafia non decifrabile e polisemica. Ambigua.

“Queste stesure di bianco, svolte entro un ridottissimo margine di godibilita' percettiva, - scrive il critico Flaminio Gualdoni nel 1983 - si muovono in un ambito di precisa fisicita', istituendo un campo di scorrimento fluido tra la materialita' dello scrivere (le quantita' della traccia) e quella del supporto (la tela, la carta, eccetera), in cui la mobilita' di letture istituita dalle variazioni di incidenza luminosa svolge un ruolo attivo, nettamente propositivo". In questo modo Algardi trasforma la scrittura in semplice segno grafico e in un gesto rituale e ripetitivo. Una sorta di esercizio meditativo in cui l’azione di azzeramento di depurazione dal rumore delle forme, dai colori, dai significati diventa pura esperienza soggettiva del pensare e rappresentazione di un paesaggio spirituale. “L’arte di Alessandro Algardi e' viva. - spiega il curatore della mostra Ubeir Peeters - E’ facile scriverne poiche', nelle sue opere calligrafiche su tela, l’eleganza dei suoi quadri illeggibili e' dominata dall’espressione nascosta delle sue idee. Nella sua scrittura pietrificata e' possibile trovare un’eco e una sedimentazione di secoli di culture scritte".

Alle 18,30 seguira' la la presentazione della ricerca medica dal titolo “Traguardo della ricerca. Bellezza e giovinezza di ogni eta'" a cura dei professori e ricercatori Patrizio Rigatti, Franco Mandelli, Silvia Garattini, Alberto Zanchetti, Enzo Roisa.

Il CIAC, Centro Internazionale di arte e cultura e' collocato in una chiesa del '700 all'interno del convento di San Francesco della Vigna. L'obiettivo e' quello di collegare all'arte altre discipline. L'origine del convento di S. Francesco della Vigna e' da collegarsi ad un ospizio che i francescani avevano in uso presso un terreno coltivato a vigna del nobile Marco Ziani. Nel 1300 i frati edificarono un primo conventino e una chiesa in stile gotico. Nei due secoli successivi si operarono ulteriori ingrandimenti, tanto da renderlo uno dei maggiori conventi della citta'. Nel 1543 si inizio' a lavorare all'ampliamento della chiesa in base al progetto dell'architetto Jacopo Sansovino e alle teorie cabalistiche del padre Francesco Zorzi. La facciata della chiesa venne realizzata nel 1562 su disegno del Palladio. L'interno della chiesa e' a navata unica, percorsa in entrambi i lati da numerose cappelle, abbellite dalle opere di fra Antonio da Negroponte, Antonio Vivarini, Palma il Giovane, Alessandro Vittoria, Paolo Veronese, Girolamo Pellegrini, Giambattista Tiepolo, Pietro e Tullio Lombardo, Giovanni Bellini.

La mostra rimarra' allestita fino al 28 aprile 2006. In allegato un'immagine a bassa risoluzione di un'opera di Algardi. Per fotografie ad alta definizione contattare l'ufficio stampa.

Inaugurazione: Venerdi' 31 Marzo alle 17,30

Ciac
Castello 2786 - Venezia
Orari:dal lunedi' al sabato 15-18.

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