Fondazione D'Ars Oscar Signorini Onlus
Venticinque le opere, tra dipinti e sculture, del maestro napoletano a cura di Armando Ginesi. Ha scritto di lui Umberto Eco: “Lasciatelo lavorare come si lascia lavorare il matematico: il pittore inventa possibilita' aperte di comunicazioni possibili".
L’arte di Antonio Fomez all’Universita' Politecnica delle Marche
Le opere ironiche e rivelatrici del maestro napoletano, scelte dal critico Armando
Ginesi, dal 31 marzo presso la Sala Mostre del Rettorato, ad Ancona
L’Universita' Politecnica delle Marche, da sempre sensibile alle vicende artistiche
contemporanea, apre le porte all’arte, a volte apparentemente ludica a volte
palesemente pungente, di Antonio Fomez.
Venticinque le opere, tra dipinti e sculture, visibili dal 31 marzo nella Sala
Mostre del Rettorato, ad Ancona. Per un percorso espositivo, curato dal professor
Armando Ginesi, su un artista capace di suscitare nel corso della propria carriera
l’interesse di importanti critici e uomini di cultura, italiani e stranieri: da
Argan a Dorfles, da Restany a De Micheli, senza dimenticare Fagone, Celant,
Barletta, Menna, Sanesi, Di Genova e tanti altri ancora. Ha scritto di lui Umberto
Eco: “Lasciatelo lavorare come si lascia lavorare il matematico: il pittore inventa
possibilita' aperte di comunicazioni possibili".
E' proprio l’abile vagare di questo maestro tra le diverse strade dell’arte,
assimilate e riviste, come citazionista, alla luce delle istanze della
contemporaneita', a renderlo originale e persuasivo. Ginesi paragona Fomez a un
viaggiatore, nel tempo e nella storia dell’arte, appassionato di immagini suggestive
e intriganti, con un’attenzione particolare a quelle della Pop Art, attentamente
filtrate da una personale visione del mondo sostanzialmente drammatica. E' questo che
rende cosi' attraenti i lavori in esposizione. Ne derivano dipinti e sculture in cui
l’ideale estetico, la bellezza, lascia spazio a forme esasperate che rivelano la
vera storia del mondo e dei sentimenti. Spesso sono toccati anche il gioco e lo
scherzo, lambendo la satira e andando forse oltre, verso lo sberleffo.
La mostra dedicata all’artista napoletano di origine e milanese di adozione, gia'
presente nella nostra Regione negli anni Sessanta in tre edizioni del Premio Marche
e nell’85 alla Galleria d’arte moderna di Ascoli Piceno, rimarra' aperta fino al 15
aprile 2006.
Inaugurazione: venerdi' 31 marzo ore 18,30
Universita' Politecnica delle Marche - Sala Mostre del Rettorato
P.zza Roma - Ancona
Orari di visita: 16.30 -19.30 (esclusi festivi).