Schizzi e ghiribizzi. Disegni inediti provenienti dalla collezione Pieri e dall’Archivio dell’architetto alla Scarzuola.
Schizzi e ghiribizzi
a cura di Marco Solari e Paola Tognon
L’opera dell’architetto e artista Tomaso Buzzi (1900 - 1981) rappresenta uno dei capitoli piu' interessanti e quasi inediti della storia dell’architettura del XX secolo. Egli, infatti, ebbe contatti strettissimi con il gruppo del Novecento milanese e inizio' ben presto con Gio Ponti una collaborazione lunga e fruttuosa, che si estese dall’architettura, all’urbanistica, al design, alla partecipazione su “Domus". Fu tra i protagonisti degli avvenimenti piu' importanti di quegli anni (come il progetto Forma urbis Mediolani), ebbe ruoli di spicco in manifestazioni nazionali e internazionali (Triennale di Milano, padiglioni dell’Enapi, ecc.) e dal ’32 al ’34 ricopri' la carica di direttore artistico per la Venini di Venezia, citta' nella quale venne chiamato diversi anni dopo a sovrintendere i restauri dell'Arsenale.
Gli interessi di Buzzi ebbero da subito una piega originale e colta, tanto che - nonostante il volontario isolamento dalla fine degli anni ’30 - fu eletto architetto ufficiale della nobilta' e alta borghesia italiana. Personaggio di grande cultura umanistica e letteraria, Buzzi si distinse come uno dei principali architetti di giardini e come geniale restauratore e arredatore di importanti palazzi nobiliari. Dal ’56 decise di ritirarsi a vivere nel convento della Scarzuola in Umbria, complesso che restauro' in maniera sorprendente creando nel parco una “citta' ideale", ispirata al tema della follia artistica, della scena teatrale e della rovina, un unicum nel panorama dell’arte e dell’architettura contemporanea italiana ed europea.
Il disegno e le arti applicate costituiscono i terreni privilegiati nei quali si concretizza la piu' libera creativita' di Buzzi: egli si occupo' della progettazione di vetri, mobili, ceramiche e ogni tipo di oggetti d’arredo, accompagnando l’intera sua produzione con una fitta serie di disegni di altissima qualita'. Buzzi, infatti, ebbe sempre una particolare predilezione per il disegno, attivita' nella quale emerge una grande sicurezza di tratto e un’infinita inventiva nelle soluzioni e nelle tecniche scelte (rimane nella memoria di tutti i committenti la sua capacita' di disegnare contemporaneamente a due mani). Forte di una profonda conoscenza della storia dell’arte antica e moderna, Buzzi sa passare dallo schizzo - che in pochi tratti riesce a rendere un ambiente - a disegni dal carattere piu' compiuto, dove ritrae persone, interni di palazzi, edifici affacciati sul paesaggio o motivi decorativi, che utilizza poi nelle sue opere architettoniche.
I disegni di Buzzi si rifanno sia alle eleganze del barocco, sia alle famose incisioni delle “Carceri" di Piranesi (fonte di particolare ispirazione per l’architetto), oppure presentano interi cicli tematici di intima ricerca, quali quelli dell’Angelo o degli Amanti.
L’esposizione milanese Schizzi e Ghiribizzi e' un’importante occasione per vedere un significativo nucleo di disegni inediti di Tomaso Buzzi provenienti dalla collezione Pieri e dall’Archivio dell’architetto alla Scarzuola: esposto secondo criteri tematici e cronologici, il materiale offre uno spaccato intenso e rigoroso di un mondo che dialoga tra storia, architettura e sentimento.
Inaugurazione: martedi' 4 aprile 2006 dalle ore 18 - presentazione di Francesco Dal Co e Paola Tognon
Banca Popolare Commercio e Industria
Cortile della Seta, Via della Moscova, 33 - Milano
Orario: 10,00 - 18,30