Alle ore 19.00 alla Salara di Bologna si inaugura la videoinstallazione di Liuba, Polypolis, preparata per Cafe9.net, composta dai video delle performances realizzate nelle capitali europee della cultura 2000: Avignone, Bruxelles, Praga e Bologna. Venerdi' 16 marzo alle ore 22.00 all'interno dello spazio espositivo Liuba proporra' dal vivo una nuova azione performativa correlata alle esperienze documentate nei video dell'installazione.
Alle ore 19.00 alla Salara di Bologna si inaugura la videoinstallazione di Liuba, Polypolis, preparata per Cafe9.net, composta dai video delle performances realizzate nelle capitali europee della cultura 2000: Avignone, Bruxelles, Praga e Bologna.
Venerdì 16 marzo alle ore 22.00 all'interno dello spazio espositivo Liuba proporrà dal vivo una nuova azione performativa correlata alle esperienze documentate nei video dell'installazione.
Le radici profonde di questo lavoro si trovano nella presa di consapevolezza del disagio esistenziale e del senso di vuoto che aleggia nelle nostre città , sempre più omologate ad un sistema di vita volto alla produttività , al consumo e alle logiche dell'apparire. Il senso di estraneità e di raggelamento che si percepisce nel mezzo della folla balza all'occhio come immagine visiva, nettissima, di persone incasellate, inscatolate in un sistema di vita che le costringe e le annulla. Il dramma ancora peggiore è però che la maggior parte di queste persone non si accorge di essere incapsulata in "scatole" che limitano la loro esistenza, ma si sente "vincente" perché arrivata socialmente o economicamente, impegnata in un valzer frenetico di conquiste inutili.
Questa condizione viene evidenziata e denunciata, artisticamente, dalla ripetizione della performance Le mummie vincenti effettuata da Liuba in alcune fra le città europee capitali della cultura 2000, nei luoghi in cui si svolgono le abituali attività della vita quotidiana.
Liuba si presenta incapsulata dentro due grosse scatole bianche, che la costringono e la rendono bloccata, schematica. I suoi movimenti, limitati dalla struttura che avvolge il suo corpo, sono a scatti e, talvolta, esagerati nel drammatico tentativo di ribellarsi e divincolarsi dall'oppressione delle scatole che la circondano. Sul retro di ognuna di queste è applicato un testo poetico, scritto dall'artista, che invita a riflettere sull'azione ed è denuncia di una condizione umana che sempre più pervade le nostre esistenze: l'imprigionamento dell'uomo contemporaneo nella gabbia dei doveri, delle convenzioni, delle ipocrisie e delle ideologie.
La performance nei centri cittadini ha due valenze: la prima è quella di provocare, far riflettere e denunciare l'incapsulamento diffuso che ci comprime mediante l'esibizione tangibile delle scatole virtuali che c'imprigionano, ma di cui spesso non siamo consapevoli. La seconda valenza, invece, riguarda la reazione delle persone che "incontrano" la performance: l'azione dell'artista che cammina per la città provoca diverse risposte, dal rifiuto, alla sorpresa, alla riflessione, diventando la cartina di tornasole che mostra il carattere e l'identità di ogni singola città , offrendo così la possibilità di un confronto tra le diverse realtà culturali delle città in cui l'azione si è svolta.
Inaugurazione: giovedì 15 marzo 2001, ore 19
Orari: giovedì 15 ore 19-24, venerdì 16 ore 15-24, sabato 17 ore 15-19 / domenica 18 ore 20-24
Salara, Via Don Minzoni 18, 40121 Bologna, tel.051.552504
Ufficio stampa: Salara Press, Ufficio Promozione Giovani Artisti, Settore Cultura, Via Oberdan 24, 40126 Bologna, tel. 051/204.764, fax. 051/268.636