Testimonianze da Neandertal a Homo sapiens. La mostra offre al pubblico i risultati delle ricerche condotte nel Riparo Bombrini da una equipe di ricerca internazionale promossa dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria.
Testimonianze da Neandertal a Homo sapiens
La mostra offre al pubblico i risultati delle ricerche condotte nel Riparo Bombrini
negli anni '30 e '70 del Novecento e tra il 2002 e la scorsa estate 2005 da una
e'quipe di ricerca internazionale promossa dalla Soprintendenza per i Beni
Archeologici della Liguria cui partecipano la Duke University - USA, l'Universita' di
Pisa e il Museo di Archeologia Ligure di Genova.
Il Riparo Bombrini e' stato frequentato tra 40.000 e 30.000 anni fa circa dai
Neandertal e successivamente da Homo sapiens, l'umanita' anatomicamente moderna a cui
anche noi apparteniamo.
Le informazioni offerte dal Riparo Bombrini sono preziose per chiarire quello che e'
stato definito "l'enigma della transizione". Sono infatti ancora poco chiari gli
avvenimenti che hanno portato in quell'epoca alla scomparsa dei Neandertaliani, che
avevano vissuto in Europa centinaia di migliaia di anni, e alla diffusione
dell'umanita' moderna di origine africana.
In Liguria questa transizione avviene precocemente ed e' ben documentata in questo
riparo dove gruppi di Neandertaliani e di umanita' moderna hanno acceso fuochi,
portato le prede cacciate, fabbricato strumenti in pietra, e lasciato tracce che ci
permettono di capire quale fosse il loro rapporto con l'ambiente dell'era glaciale e
il mondo circostante.
L'Homo sapiens ha lasciato in questo sito i suoi ornamenti piu' antichi, ricavati da
ossa di uccello decorate, da fossili riutilizzati, da conchiglie marine, da piccoli
elementi in pietra tenera, la steratite, che proviene dal Levante ligure e
dall'Emilia Romagna. Nel Riparo Bombrini e' stato ritrovato anche il dente "da latte"
caduto ad un bambini di circa 6 anni: e' uno dei rarissimi rinvenimenti di Homo
sapiens di questo periodo per il quale non conosciamo sepoltura, al contrario di
quanto avviene per le epoche successive nelle stesse grotte dei Balzi Rossi o nella
Caverna delle Arene Candide (Finale Ligure - SV).
La mostra propone anche i risultati di alcune sperimentazioni archeologiche che
chiariscono aspetti tecnici dei reperti esposti in mostra.
In occasione dell'inaugurazione della Mostra sono inseriti nell'esposizione
permanente del Museo alcuni supporti multimediali pensati in particolari per i
visitatori non vedenti ed ipovedenti.
Grazie ad un "libro parlante" realizzato in collaborazione con Gabriella Dodero
(DISI - Universita' di Genova ) e Antonella Traverso (DARFICLET - Universita' di
Genova), tutti i visitatori potranno scoprire da domani le caratteristiche di una
delle piu' importanti sepolture paleolitiche europee, al cui eccezionale corredo si
deve il soprannome moderno dato al ragazzo sepolto, "Principe" delle Arene Candide.
Inoltre i visitatori potranno vedero o toccare il volto del "Principe" quindicenne
vissuto 24.000 anni fa e ricostruito dall'Istituto di Antropologia dell'Accademia
delle Scienze di Mosca e l'abito che avrebbe potuto indossare, ricostruito dalla
specialista Anne Scheer (Universita' di Tubinga).
Inaugurazione venerdi' 7 aprile 2006 ore 16.30
Museo di Archeologia Ligure di Genova
via Pallavicini, 11 (loc. Pegli, Villa Durazzo Pallavicini) - Genova
Alla mostra sono abbinati percorsi e attivita' didattiche da prenotare (010 6984045)
La mostra sara' aperta al pubblico fino al 4 giugno dal martedi' al venerdi' dalle 9.00
alle 19.00; sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.00; lunedi' chiuso
Ingresso libero fino al 9 aprile, in occasione della Settimana della Cultura.
La mostra e' visitabile col biglietto del Museo.