The show presents work drawn together by a shared interest in the use of the one-to-one scale. The six artists address the representation of reality quite literally, without resorting to a reduction in scale. Works by Luca Bertolo, DE-ABC (Gak Sato, Luca Pancrazzi, Steve Piccolo), Fabio Sandri, Luca Vitone.
Luca Bertolo
DE-ABC (Gak Sato, Luca Pancrazzi, Steve Piccolo)
Fabio Sandri
Luca Vitone
A cura di Sebastiano Barassi
1:1 presenta un gruppo di opere accomunate dall’uso della scala uno a uno. Pur animati da esigenze poetiche diverse, i lavori in mostra propongono una traslazione/traduzione quasi letterale, perche' senza alterazioni di scala, della realta' (sia essa una briciola, una stanza o un paesaggio urbano). Il risultato, tuttavia, non si configura come un tentativo di naturalismo o illusionismo. Al contrario, le opere paiono rimettere in discussione concetti di vero e falso assoluti e, giocando sullo scarto fra il reale e l’artificiale, rivelano con forza l’asimmetria che separa il soggetto dalla sua rappresentazione.
La mostra, a cura di Sebastiano Barassi, si propone di stimolare un’esplorazione - anche metalinguistica - dei meccanismi che governano tanto la creazione quanto la fruizione dell’arte, un tema di crescente attualita' in un eta' in cui la presenza della tecnologia nel quotidiano e' sempre piu' ingombrante. Tutte le opere sono esposte per la prima volta in Gran Bretagna e, con l’eccezione dei disegni di Luca Bertolo e delle stampe di Luca Vitone, sono state create specificamente per Kettle’s Yard.
Luca Bertolo presenta Lo stato delle cose (2003-04), un gruppo di 43 disegni che riproducono minuziosamente piccoli oggetti e detriti raccolti dall’artista nei pressi del suo studio. La serie enfatizza la forza rigeneratrice dell’atto del copiare ‘acriticamente’, e afferma cosi' il ruolo salvifico che semplici oggetti quotidiani possono assumere contro l’imprevedibilita' della vita contemporanea.
L’installazione sonora di DE-ABC (Gak Sato, Luca Pancrazzi, Steve Piccolo) Infrastructure Hotel (2006) trasporta in uno spazio di dimensioni equivalenti il paesaggio sonoro di un tunnel alla spalle della Stazione Centrale di Milano, in cui scorre il canale della Martesana. Fondata su un interscambio fra interno ed esterno, l’opera propone una riflessione sulla natura intrinsecamente ambigua della percezione.
Fabio Sandri presenta Stanza (2006), un grande rilievo fotografico (fotogramma doppio) dell’area calpestabile di uno spazio domestico trasferito dal suo contesto originale (la casa dell’artista) alla parete della galleria. Sandri usa qui una tecnica di grande pregnanza storica e animata dalla tensione fra il materiale e l’incorporeo per catturare, con un gesto di grande semplicita' e immediatezza, cio' che egli definisce il ‘precipitato’ del reale.
L’opera di Luca Vitone, Fermo Immagine. Informazione del luogo e il suo doppio, comparato nel tempo e nello spazio (1989-2006), propone una doppia immagine fotografica degli spazi svuotati della galleria visti da angoli opposti. L’installazione riempie e blocca una porta che collega due sale, con il duplice effetto di creare una breve, quasi onirica, illusione ottica e di alterare e rendere inutilizzabili gli spazi circostanti, trasformandoli cosi' in meri simulacri svuotati della loro funzione. In mostra sono anche due Carte atopiche (1988), mappe da cui tutti i riferimenti ai luoghi rappresentati sono stati rimossi.
Image: Fabio Sandri, Stanza, 2006, dettaglio
Opening sabato 8 aprile 2006
Kettle's Yard
Castle Street - Cambridge