L'artista realizza opere ed eventi collettivi fondati su metodologie caratteristiche della ricerca antropologica. Hiller utilizza linguaggi diversi -performance, installazione, video e audio- indagando elementi disparati quanto il sogno, la scrittura automatica, i fenomeni extra-sensoriali, ma anche gli effetti e le pratiche della cultura popolare come l’osservazione degli UFO, le raccolte di cartoline ecc. Personale nell'ambito della rassegna Concetto, Corpo e Sogno.
Nell'ambito di Concetto, Corpo e Sogno
La rassegna presenta opere di artisti “classici" dell’arte concettuale come Joseph Kosuth e Lawrence Weiner, artisti come Dan Graham che hanno sviluppato in direzioni diverse un’analisi concettuale della percezione e dell’esperienza, ed altri, non tradizionalmente definiti come "concettuali", che hanno invece agito nell’ambito della performance, dell’installazione e dell’esplorazione del lato misterioso e meno razionale della mente, come Joan Jonas e Susan Hiller.
La mostra si articola in cinque personali presentate in successive scadenze da Carolyn Christov-Bakargiev: Lawrence Weiner (28 marzo - 30 luglio), Susan Hiller (11 aprile - 30 luglio), Dan Graham (29 aprile - 30 luglio), Joseph Kosuth (16 maggio - 30 luglio), Joan Jonas (30 maggio - 30 luglio). Ogni personale presenta opere storiche accanto a progetti piu' recenti o inediti dell’artista. Grazie a Fondazione CRT Progetto Arte Moderna e Contemporanea, sette delle opere presentate entrano nella collezione permanente del Castello di Rivoli.
Susan Hiller
Presentazione a cura di Carolyn Christov-Bakargiev
Nata nel 1940 in Florida, Susan Hiller compie studi di arte e antropologia. Nel 1969 si trasferisce in Inghilterra dove tuttora vive e lavora. Nei primi anni Settanta, in antitesi alla linea piu' razionalistica dell’arte concettuale e minimalista, ed in linea invece con alcuni aspetti del pensiero femminista dell’epoca, Hiller si fa conoscere per la sua innovativa pratica artistica.
Realizza infatti opere ed eventi collettivi con la partecipazione di gruppi di persone, fondati su metodologie caratteristiche, fino ad allora, della ricerca antropologica piu' che artistica. Hiller utilizza linguaggi diversi - dalla performance all’installazione, dalla scultura all’opera video e audio. Tutte le sue opere hanno inizio dall’osservazione di un elemento culturale peculiare della societa'. Al Castello di Rivoli vengono presentate Dream Mapping (Mappatura del sogno, 1974), Dedicated to the Unknown Artists (Dedicato agli artisti sconosciuti, 1972/6) e Witness (Testimone, 2000). In Dream Mapping (Mappatura del sogno, 1974), l’artista organizza un laboratorio di studio dei sogni, documentando l’esperienza collettiva e personale di un gruppo di partecipanti a una gita in campagna dove hanno campeggiato e sognato per tre giorni.
L’aspetto della sua opera che maggiormente ha influenzato le generazioni artistiche successive e' la creazione di lavori “museologici" come Dedicated to the Unknown Artists (Dedicato agli artisti sconosciuti, 1972/6), opera basata sulle modalita' di presentazione tipiche dei musei tradizionali. In lavori come questo, la tecnica artistica mima e ripete quella classificatoria di un’archivista che ordina i “reperti" di una cultura. Hiller mette in luce le zone e i luoghi apparentemente meno importanti della vita quotidiana, cio' che viene solitamente ignorato, o gli aspetti dimenticati della nostra condivisa produzione culturale. I suoi progetti sono stati descritti come delle vere e proprie “investigazioni nell’inconscio della cultura".
L’artista sonda il male, il sogno, l’irruzione dell’inconscio nel quotidiano ponendo uno sguardo sia concettuale sia antropologico sui funzionamenti misteriosi e nascosti del pensiero, sul rapporto tra mondo visibile e mondo invisibile, sulla follia. Indaga elementi disparati quanto il sogno, la scrittura automatica, fenomeni extra-sensoriali, ma anche gli effetti e le pratiche meno conosciute di persone che usano cabine da fototessere, la carta da parati, l’osservazione degli UFO, le raccolte di cartoline e altri aspetti e luoghi marginali della cultura popolare. Nella recente installazione sonora Witness (Testimone, 2000), realizzata per la prima volta in una chiesa di Londra su commissione di Artangel, lo spettatore attraversa un labirinto acustico nel quale le voci registrate di diverse persone raccontano esperienze e visioni paranormali.
Ufficio Stampa Massimo Melotti
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Immagine: Susan Hiller. Witness (Testimone), 2000. Veduta dell’installazione, Londra, 2000
Lunedi' 10 aprile 2006
Ore 18 incontro con l’artista e Adam Szymczyk, direttore della Kunsthalle di Basilea
Ore 19 inaugurazione mostra
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea
Piazza Mafalda di Savoia - Rivoli (Torino)
Orario d'apertura: da martedi' a giovedi': 10-17, da venerdi' a domenica: 10-21, 24 e 31 dicembre: 10-17
lunedi' chiuso, aperto il lunedi' di Pasqua, chiuso 1 gennaio, 1 maggio e 25 dicembre
Ingresso: Biglietto d'ingresso: 6,50 EU, ridotto EU 4,50. Ridotto per ragazzi 11-14 anni, pensionati, insegnanti, studenti, disabili, militari, associazioni culturali ed enti convenzionati. Gratuito per i minori di 11 anni.