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Negli anni ’60 Bakker ha proposto un gioiello d’avanguardia, rivoluzionario per dimensione, forma, rapporto col corpo, tematiche, materiali (alluminio, plastiche, fotografia). Non piu' arte applicata dunque, ma opera autonoma.
Rassegna dedicata all’artista-oraf-designer olandese
a cura di Mirella Cisotto Nalon e Marijke Vallanzasca.
L’11 aprile verra' inaugurata, presso la prestigiosa sede cinquecentesca dell’Oratorio di San Rocco, l’importante rassegna dedicata all’artista - orafo - designer olandese Gijs Bakker, uno dei capiscuola del gioiello contemporaneo, artista di fama internazionale che ha dato inizio al movimento del rinnovamento del gioiello nordeuropeo.
La mostra, realizzata dal Museo SM ‘S-Stedelijk di Hertogenbosch, (che conserva la piu' significativa e copiosa collezione di opere dell’artista e che ha curato la pubblicazione di un ricco catalogo), sara' ospitata a Padova, divenuta ormai una delle sedi piu' rappresentative per il gioiello contemporaneo, unica citta' italiana a presentare questo importante evento che ricostruisce il percorso creativo di Bakker.
Negli anni ’60, rompendo con la tradizione, assieme alla moglie Emmy van Leersum, Bakker ha proposto un gioiello d’avanguardia, rivoluzionario per dimensione, forma, rapporto col corpo, tematiche, materiali (alluminio, plastiche, fotografia, manipolazioni al computer). Non piu' arte applicata dunque, ma opera autonoma al pari delle arti propriamente dette. Dall’astrattismo geometrico, dalle forme pure iniziali, egli passa al concettuale, guardando all’attualita', alla cronaca sportiva, con occhio ironico sulle abitudini di massa, all’arte presente e passata, creando oggetti che vanno dall’ironia alla provocazione.
Raramente Bakker disegna un singolo gioiello, egli produce quasi sempre una serie di pezzi dove un’idea viene sviluppata in modi diversi. Si vedano ad esempio i gioielli di alluminio (1967-71), le enormi collane in PVC che riproducono immagini di vario tipo, o quelle che trattengono petali di fiori, o ancora i cosiddetti “profili" e le spille impreziosite da oro e gemme, che riproducono ora colorati boquet, ora atleti visti come eroi e idoli di massa, ora auto di lusso.
Piu' volte Bakker ha tentato di produrre un gioiello seriale, che potesse venir fruito da un piu' ampio e giovane pubblico (chiamato dalla stampa “gioiello democratico"); con la collezione “Chi ha paura… del gioiello contemporaneo?" del ´96, (multipli di famosi designers), questo intento e' stato raggiunto. Egli infatti da sempre sente l’esigenza d creare dei gioielli di buona fattura che siano alla portata di tutti.
Allestimento: Aldo Bakker
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Oratorio di San Rocco
via Santa Lucia - Padova
Orario di apertura: 9.30-12.30 e 15.30-19.00. Chiuso lunedi'.
Ingresso libero.