Paesaggi dell'animo, dipinti. Ogni sua opera sembra narrare un episodio romanzesco che documenta, un continuo impeto fantastico in collegamento con quello che lo precede e quello che lo segue. In mostra una parte dell'ultima produzione.
Paesaggi dell'animo
"Tengo un deseo irrefrenable de catalogar, un sueno sistema'tico de bu'squeda
en el pasado sin arrepentimientos ni nostalgia: so'lo el anhelo de sonrei'r
con el tiempo que ha acumulado a mi alrededor una fanta'stica serie de
eventos, obras, acontecimientos, intereses y vidas entrelazadas, unidas,
desunidas, superpuestas. El objetivo de estas incursiones en el pasado es el
de acumular energi'as, nutrirme de nuevas fuerzas; encontrar astrolabios,
sextantes, bru'julas que gui'en mis pasos desde hoy (desde cada hoy) hasta
manana, hacia una infinidad de mananas posibles".
"Ho un desiderio irrefrenabile di catalogazione, un sistematico sogno di
scavo nel passato senza rimpianti o nostalgie: solo la voglia di sorridere
con il tempo che ha accumulato attorno a me una fantastica serie di eventi,
opere, accadimenti, interessi e vite intrecciate, unite, disgiunte,
accavallate.
LĀ¹obiettivo di queste incursioni verso il passato e' quello di accumulare
energie, alimentarmi di forze nuove; di trovare astrolabi, sestanti, bussole
per i passi da oggi (da ogni oggi) a domani, verso una infinita' di domani
possibili".
(Daniele Oppi 1997)
Testo critico di Rossana Bossaglia:
Un vero artista e' sempre se' stesso, riconoscibile come tale; ma nel contempo
sempre in evoluzione, non mai ripetitivo, e capace di arricchirsi con nuove
esperienze. La fisionomia di Daniele Oppi, come noi la ricapitoliamo
mettendo le sue opere in sequenza cronologica, e' sempre caratterizzata da un
dinamismo prepotente, che sta di continuo tra il drammatico e il beffardo; e
che appare difficile definire se di tipo astratto o piuttosto figurativo, La
figurazione e' riconoscibile nel senso che ogni sua opera sembra narrare uno
specifico evento; addirittura un episodio romanzesco, il quale documenta, un
continuo impeto fantastico in collegamento con quello che lo precede e
quello che lo segue.
Ma la formula stilistica e' permeata delle emozionanti
-ed emozionate- esperienze proprie delle scuole che si sono succedute
nellĀ¹arco dell'ultimo secolo; una formula la quale va oltre ogni definizione
di tipo narrativo. E qui interviene la passione per una ricerca stilistica
ricca di variazioni dinamiche, seguendo la quale nel percorso degli anni ci
rendiamo conto di quanto l'artista sia in grado di modificare via via la
propria fisionomia espressiva, pur rimanendo sempre se stesso.
La raccolta qui presentata riguarda una parte dell'ultima produzione di
Oppi, non dunque quella formativa: a partire da qualche esemplare degli anni
Ottanta, ma soprattutto dal 1990, sino allo sbocco del nuovo secolo; le
ultime opere che si espongono qui sono del 2005 e risultano incompiute!
Nella coerenza espressiva mai messa da parte possiamo comunque identificare
una vivace e variata evoluzione; negli anni Ottanta la pennellata appare
luminosa e leggera; ma subito dopo la predilezione va verso timbri piu'
densi, dove il geometrismo di base si fa piu' convulso. Seguono, nel corso
degli anni Novanta, dei turbini via via sempre piu' caldi, mentre la
raffigurazione diviene in qualche modo narrativa, con la presenza di
personaggi identificabili in quanto tali: e compaiono tematiche ispirate
alle novita' tecnologiche.
Viene spontaneo concludere che Oppi puo' essere considerato un singolare e
originale erede del Futurismo; certo in un mondo cambiato, variamente
evoluto e cosi' via: ma il ritmo dinamico, il vivace taglio compositivo,
l'incrocio tra le presenze vegetali e i meccanismi tecnologici testimoniano
ancora una volta le affinita' e la convivenza tra i vari campi del sapere e
le varie manifestazioni dell'essere.
Inaugurazione: mercoledi' 12 aprile ore 19.30
Museu de Premia' de Dalt
Premia' de Dalt - Barcelona