F.I.S.Co. - 6 Festival Internazionale sullo Spettacolo Contemporaneo, performance, installazioni, video. L'area di indagine affrontata e' quella della figuralita' nelle arti sceniche: 'tableaux vivants' che vivono in una zona enigmatica tra bidimensionale e tridimensionale. Negli spazi della Galleria d'Arte Moderna e presso Fabrica Features.
F.I.S.Co. - 6 Festival Internazionale sullo Spettacolo Contemporaneo
Dal 21 al 29 aprile Xing presenta la 6a edizione del Festival Internazionale
sullo Spettacolo Contemporaneo, dal titolo Figura N, negli spazi della
Galleria d'Arte Moderna di Bologna. Fabrica Features accogliera' inoltre
un'installazione video nel centro della citta'.
F.I.S.Co. seleziona realta' internazionali di punta che operano sulla
reinvenzione di forme di spettacolo e comunicazione. Saranno ospiti artisti
che fanno ricerca in quel territorio che non si identifica esclusivamente
col teatro, con la danza o con le arti visive e plastiche ma che le
attraversa tutte.
F.I.S.Co. cambia titolo ad ogni edizione per sottolineare una sua mobilita'
alla ricerca delle questioni piu' innovative e urgenti negli scenari
internazionali.
Nelle diverse opere che Figura N propone in questa edizione, lo Spettacolo
Contemporaneo si presenta come un progetto di decostruzione in cui l'arte
prende le distanze da se stessa e invita lo spettatore a proiettare racconti
fantasmatici. L'area di indagine affrontata e' quella della figuralita' nelle
arti sceniche: 'tableaux vivants' che vivono in una zona di enigma tra
bidimensionale e tridimensionale, provocando un appiattimento temporale.
Il programma del festival propone un insieme di opere che pongono dei
quesiti sulla percezione visiva e sul passaggio del tempo, attraverso il
confronto con iconografie e archetipi di oggi. Un teatro post-fotografico o
post-pittorico che offre sagome di figure vuote, da riempire secondo il
patrimonio di immagini posseduto da ciascun osservatore. Forme figurative
dell'astrazione che raccolgono spunti dagli immaginari collettivi (la
cronaca e il foto-giornalismo, la storia della pittura, della fotografia,
del cinema muto, le leggi comportamentali nello spazio pubblico...) e
mettono in moto una sorta di inconscio visivo.
Sono procedimenti che operano per sottrazione o dissoluzione dello spazio
percettivo classico. Nei lavori presentati l'mmobilita' dell'immagine si
confronta con lo sguardo mobile dello spettatore generando un movimento
della visione e un senso della durata. Come quello 'sguardo tattile'
(definizione cara al coreografo francese Loic Touze', ospite principale del
festival) che cerca di rendere tangibile il movimento dell'immaginario,
portando in superficie le modulazioni di senso sul gesto, l'azione, la
scena.
Figura N ospita spettacoli, performance, installazioni, video di: Jonathan
Burrows/Matteo Fargion (UK), Stoa - scuola di movimento fisico e filosofico
della Soci'etas Raffaello Sanzio (I), Compagnie 7273 (CH/F), Loic
Touze'/Latifa Laabissi>Compagnie 391 (F), Mette Edvardsen (N), Kinkaleri (I),
Robin Rhode (South Africa), Absalon (Israel), E'douard Leve' (F), Alessandro
Bosetti (I/D).
Ad oggi sono state realizzate cinque edizioni di F.I.S.Co.: Corpo sottile
(2001), Non io (arte in mancanza di soggetto) (2002), Doing (2003), Your
Private sky (2004), Deficit! (2005) e la pubblicazione del libro Corpo sottile (Ubulibri edizioni, 2003) dedicato alla nuova coreografia europea.
Per Figura N sara' prodotto un catalogo con testi e materiali inediti.
Per la durata del festival la Biblioteca Sala Borsa (Piazza Nettuno 3) mette
a disposizione del pubblico una selezione di testi connessi alle tematiche
del festival.
Xing e' un network nazionale che progetta, organizza e sostiene eventi,
produzioni e pubblicazioni contraddistinti da uno sguardo interdisciplinare
intorno ai temi della cultura contemporanea, con una particolare attenzione
alle tendenze generazionali legate ai nuovi linguaggi.
In programma:
Spettacoli/Performance
(inizio h 22.00 GAM):
The Quiet Dance e' la performance inclassificabile del duo Jonathan
Burrows/Matteo Fargion in cui coreografo e compositore, entrambe in scena,
tracciano e cancellano segni fantasmatici per occhi e orecchi esplorando la
relazione tra passo e suono. I due propongono un gioco inventato, dalle
logiche incomprensibili, davanti al quale restiamo confusi ma inchiodiamo lo
sguardo seguendo questa danza 'come se fosse vernice fresca che si asciuga'.
Gioco assurdo e disarmante per la mancanza di arroganza di questi due uomini
maturi. Una danza artritica tra Beckett, Nijinski e Gilbert & George.
Jonathan Burrows, danzatore di formazione classica - poi abbandonata - e' uno
dei piu' interessanti coreografi inglesi della scena contemporanea. Con
Matteo Fargion ha elaborato un linguaggio coreografico-musicale minimale.
(prima italiana -21 aprile 06 GAM).
Il Ballo eccezionale degli incontri e delle esclusioni nasce dalla Stoa -
scuola di movimento fisico e filosofico della Soci'etas Raffaello Sanzio che
ha operato al Teatro Comandini di Cesena dal 2002, prima coi bambini, poi
con adolescenti. La Stoa -che prende il proprio nome dallĀ¹antico portico nel
quale Zenone si incontrava con i suoi scolari (in quanto straniero, nessuno,
in Atene, gli affitto' una stanza)- e' un luogo messo a disposizione dei
partecipanti anche per iniziative prese, progettate e formate da loro.
Questa proposta vuole interpretare una domanda di radicale espressione di se'
e del mondo che immaginano. Per Claudia Castellucci che conduce la Stoa la
filosofia non si limita a essere storia della filosofia, ma una pratica del
porre domande e concetti; cioe' un movimento che da' origine a una
concatenazione del pensiero. Anche il ballo rappresenta un passaggio di
espressione non verbale immediatamente decisivo. - Il ballo e' una forma
collettiva di gesto ripetuto, che ha per scopo una costruzione incorporante
il pensiero e la sua decisione. Se un quadro emoziona, un pizzo no. Se un
attore sconvolge, un atleta no. Se una danza impressiona, un ballo no: ma
quest'apatia e' la misura della sua specifica qualita'. (24 aprile 06 GAM).
Lo spettacolo Simple Proposition dei giovanissimi svizzeri Compagnie 7273 e'
un' esplorazione di uno spazio nudo e illuminato a giorno, senza oggetti,
senza danza, in un vuoto pieno di tensione dove l'energia e la forza fisica,
imbottigliate nei corpi, aspettano di invadere lo spazio circostante. Una
successione di immagini, pose e gesti spezzati e isolati dall'economia del
movimento che non trovano soluzione in un ordine: frammenti che solo nella
durata finiscono per formare una partitura. A questa creazione della
compagnia piu' promettente della nuova generazione coreografica
indisciplinata, hanno collaborato Edouard Leve' e Joao Fiadeiro. (prima
italiana -26 aprile 06 GAM)
Love della Compagnie 391 ideato dai coreografi francesi Loic Touze' e Latifa
Laabissi per 6 interpreti che si muovono in uno spazio blu senza profondita',
si sviluppa attraverso dei tableaux vivants in cui vengono costruite delle
immagini che si disintegrano all'istante, lasciando credere solo per un
attimo che si stia componendo una narrazione. Una rappresentazione
iper-espressiva e apparentemente regressiva che prelude a un teatro degli
archetipi e del potenziale tra esposizione e sparizione. Touze' e Laabissi
sono figure trasversali che organizzano, partecipano e conducono vari
progetti sia come interpreti che come autori nella scena coreografica
sperimentale francese. Il loro e' un ritorno a F.I.S.Co dopo la presentazione
nel 2005 di Morceau. (prima italiana -29 aprile 06 GAM)
Installazioni audio/video:
(dal 21 al 29 aprile, nelle sere di spettacolo, dalle h 20.30 alle h 24.00
GAM;
eccetto Robin Rhode - Air Guitar dal 21 al 29 aprile a ciclo continuo
Fabrica Features )
Stills video-installazione della performer norvegese Mette Edvardsen e' una
riflessione sul tempo e sulla presenza. Consiste in una serie di 12 immagini
da 1 minuto (una sorta di 'foto' in video) in cui sono i soggetti ripresi a
creare gli 'effetti' e non la tecnologia video. Il lavoro e' incentrato sulle
ambiguita' e le tensioni tra intenzione e azione, sul'idea di durata e
resistenza e gioca coi disturbi della percezione ottica. Volevo vedere come
si puo' restituire attraverso questo medium l'esperienza della presenza. Una
sorta di 'idea fisica'. (M.E.)
I pezzi della serie fotografica Rugby del fotografo francese E'duard Leve'
sono ricostruzioni in cui dei modelli reinterpretano scene ispirate a foto
di cronaca sportiva con un approccio pittorico. Il risultato e' semplice ed
ambiguo: tutte le tracce dello sforzo sono sparite; di tutto il movimento e
della violenza dei gesti non resta che la composizione, in una moderna
pittura rinascimentale. Leve' lavora sul paradosso fotografico e sugli
immaginari personali e collettivi, tra astrazione e realismo.
Stadium opera video di Kinkaleri che deriva dalla performance realizzata
allo Stadio di San Siro per Domus Circular, mostra-evento organizzata dalla
rivista Domus nel 2005, documenta gli urli (o atti irresponsabili) di alcuni
prescelti dalla folla, che accedono a un microfono al centro del campo. In
quell'urlo, nella sua semplice potenza scaricata in pochi secondi, vi e'
tutto cio' che di umano/inumano, di violento, di costrittivo, di giocoso, di
liberatorio puo' esistere nella citta' contemporanea.
Per l'installazione audio/video African Feeback l'artista sonoro Alessandro
Bosetti ha registrato i commenti, i silenzi, le descrizioni, le imitazioni
prodotte da persone incontrate in villaggi africani in risposta all'ascolto
di una selezione dai suoi dischi preferiti di musica sperimentale -memoria
tascabile della sua cosmogonia di musicista-. La registrazioni, che
conservano solo le reazioni degli ascoltatori, sono andate a costituire una
composizione testuale e sonora che e' anche una riflessione sulle dinamiche
del malinteso, dell'interesse o l'indifferenza di fronte alle sue proposte
sonore.
La retrospettiva video dell'israeliano Absalon, misteriosa figura artistica
che ha operato alla fine del xx secolo tra architettura, scultura e
suggestioni urbanistiche, propone per la prima volta in Italia rare opere
video dei primi anni '90 (Propositions d'habitation, Solutions, Bruits,
Bataille, La vie prive'e de Monsieur Leloup, La vie sociale de Monsieur
Leloup, Assassinats). Sfuggenti alle definizioni, le opere di Absalon,
rivelano un'immediata relazione con il reale. Le sue forme geometriche
dipinte di bianco sono una potenziale forma di resistenza ai codici imposti
all'individuo. I suoi oggetti, realizzati in scala uno a uno (le
Propositions d'habitation o le Cellules), spazi abitativi ridotti al minimo,
sono opere che navigano in una zona temporale a cavallo fra residualita'
utopica di un passato modernista e proiezione di un futuro sospeso e
straniante. I video si presentano come ipotetici test di resistenza per il
corpo in movimento dentro le forme architettoniche dei dispositivi
spaziali.
Le installazioni video (in origine film super8) dell'artista sudafricano
Robin Rhode partono dal disegno di oggetti su pareti, marciapiedi, o altre
superfici con cui poi lui stesso interagisce. Il suo corpo entra in contatto
con un mondo disegnato, uno spazio artificiale. Le azioni vengono
documentate da una serie di scatti fotografici dai quali nascono
performance, video animazioni, video e sculture. Lo sfondo e' quello della
metropoli contemporanea: il mondo della street culture e l'arte della
sopravvivenza nelle periferie. Rituali urbani reinterpretati con ironica
astrazione concettuale, come i concerti muti delle video-performance
Microphone e Air Guitar in cui e' il corpo dello stesso Rhode a performare
con il disegno.
Partners: Regione Emilia Romagna, Provincia di Bologna, Comune di Bologna,
Quartiere Navile, Galleria dĀ¹Arte Moderna di Bologna, Fabrica Features,
Fondazione Carisbo, AFAA Association Francaise d'Action Artistique,
Ministe're des Affaires Etrange'res, Ambasciata di Francia a Roma - BCLA,
British Council, Istituto Svizzero di Roma, Hamb. Media partners: Edizioni
Zero, Art'o rivista di cultura e politica delle arti sceniche, Parachute,
Mouvement, Work, Alias, Il Manifesto, Nero, Citta' del Capo - radio
metropolitana, Radio Citta' Fujiko.
Xing info:
via Ca' Selvatica 4/d - Bologna
tel 051.331099
info@xing.it
Luoghi:
GAM Galleria d'Arte Moderna
Piazza Costituzione 3 - Bologna
Fabrica Features
Via Rizzoli 8 - Bologna
Orari: Apertura cassa e accesso visita installazioni GAM dalle h 20.30
inizio spettacoli h 22.00 servizio bar sulla terrazza
Biglietti: Ingresso unico euro 10. Abbonamento a 4 spettacoli + installazioni euro 32