Area 24 ArtGallery
Napoli
via Ferrara, 4
338 2243466 FAX 081 078060
WEB
Vicenzo De Simone
dal 12/4/2006 al 11/5/2006
dal martedi' al venerdi' ore 17,30-20 e su appuntamento
WEB
Segnalato da

Andrea Della Rossa




 
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12/4/2006

Vicenzo De Simone

Area 24 ArtGallery, Napoli

L'artista ritorna alla terra natia con la proposta di nuovi lavori dove la luce e' l’elemento esistenziale dell’opera e della fruizione.


comunicato stampa

Secundum Lumen

Presentazione di Valerio Deho'

Testi di: Giorgio Di Genova - Sandro Parmiggiani - Ugo Piscopo

A cura di Andrea Della Rossa

Intervento poetico musicale di Nicola Napoletano, Pablo Visconti e Anna Pellizzari

Vincenzo De Simone ritorna alla terra natia con la proposta di nuovi lavori dove la luce e' l’elemento esistenziale dell’opera e della fruizione. E' la luce che si fa sostanza figurativa in modo progressivo anche se rimane all’interno di una tecnica tradizionale della pittura, o meglio, del suo fantasma (Valerio Debo'). Gia' nel 1974 De Simone affermava con le Apitture la pratica della sua idea che “non e' piu' possibile dipingere se non come critica della pittura stessa". La sua personale tecnica toglie materia al dipinto con un’intelligente operazione: tagli della tela e, con materiale vario, supporti retrostanti di puntellamenti, di ancoramenti e d’ispessimento. Il “retro" del quadro (sempre nascosto) diventa elemento vitale di coesione dell’intera struttura. E la luce, non piu' elemento di rappresentazione di strumenti tradizionali della pittura, transita libera sulla superficie, penetra nelle ferite e racconta la realta' che si fa arte.

La realta' prima bianca, ora, nel ciclo “Secundum Lumen", si colora e sempre senza materia: vale lo stesso gioco dei tagli e della costruzione del retro per creare, come dice Debo', una figurazione sfigurata che non vuole rivelare il trucco della mimesi, ma vuol fare diventare il trucco l’anima stessa della pittura. Anche il retro del quadro, fisicamente celato (solo qualche campione quale matrice staccata a miracolo mostrar) acquista il suo volto; il quadro presenta un supporto che gli permette una rotazione di 180'. Il gioco diventa piu' gioco e le stesse regole svelano che il celato non dev’essere mostrato se non come suo possibile. I lavori di De Simone asseriscono quello che smentiscono significando che i riflessi della pittura attraverso i giochi delle trasparenze sono verita' che la luce rivela con la sua dualita': illusione e realta'.

In quest’ottica il soggetto diventa causa di dimostrazione che tra arte e natura non esiste contiguita': farfalle, foglie di diverse tonalita' (stagioni) e Charlie Chaplin evidenziano una semplificazione del visivo non solo pro disorientamento, ma anche pro valutazione del concetto che l’arte puo' giungere a smentire se stessa affermandosi. Se ne deduce che i soggetti quanto meno hanno valore piu' fanno risaltare il procedimento e cio' che rappresentano e' secondario rispetto al processo stesso. In alcune opere presentate la fonte luminosa non e' la luce diretta, ma la luce artificiale posta dietro il quadro a creare l’illusione della realta' sulla superficie. E' questa, un’artificialita' che nulla cambia ai fini del risultato, ma che rafforza una diversita' basilare poiche' da' la percezione di essere gia' di per se' presente in altre forme tecniche. L’illusione, quindi, riacquista la sua valenza alla luce naturale.

E' chiaro che De Simone ci consegna una verita' profonda: l’arte quale inganno visivo e' espressione reale del suo tempo. Giovanni De Simone.

Inaugurazione: Giovedi' 13 Aprile 2006

Area 24 ArtGallery
via Ferrara, 4 - Napoli
Orario: dal martedi' al venerdi' ore 17,30-20 e su appuntamento

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