In mostra il Kouros di Pioraco e la testa ritrovata del Kouros di Marzabotto. Per celebrare l’evento il Comune di Osimo ha organizzato una cerimonia ufficiale.
Ritorno ad Osimo
Lo scorso 25 novembre veniva inaugurata la mostra Kouroi Milani. Ritorno a
Osimo, dedicata alle due statue, rari esempi in Italia di arte greca del periodo
arcaico (VI sec. a.C.). A distanza di poche settimane, precisamente il 20
dicembre, veniva ufficializzato dalla Soprintendenza Archeologica di Ancona il
ritrovamento della testa, che si credeva perduta per sempre, del piccolo Kouros
acefalo soprannominato Apollino Milani.
Grazie alla generosità del proprietario,
il Principe Antonio Barberini, la testa dell’Apollino Milani sarà collocata sul
torso della statua in mostra a Osimo e sarà visibile fino al 30 giugno 2001. Per
celebrare l’evento il Comune di Osimo ha organizzato una cerimonia ufficiale.
La comunicazione ufficiale del ritrovamento della testa dell’Apollino Milani,
giunse il 20 dicembre dopo che il soprintendente archeologo Giuliano De Marinis
e il funzionario archeologo Maurizio Landolfi, autore del ritrovamento e del
riconoscimento del reperto, avevano effettuato la prova più importante: la
collocazione della testa, recentemente rinvenuta in collezione privata osimana,
sul piccolo Kouros Milani (Apollino).
La prova schiacciante che avvalora tale
conferma,? l’assoluta aderenza della testa con il resto della scultura tanto da
riuscire a sostenersi sul collo mozzato in maniera autonoma. Il ritrovamento
della testa, raffigurante un giovane dai lunghi capelli intrecciati, costituisce
un fatto di enorme valenza culturale considerata l’importanza dei due Kouroi
Milani, rari esempi in Italia di arte greca del periodo arcaico presenti nella
Collezione Briganti Bellini di Osimo fino al 1902, quando furono acquistate da
Luigi Milani per il Museo Archeologico di Firenze.
I Kouroi Milani, attribuiti, secondo le ipotesi più accettate, l’uno ad un
ambiente attico provinciale, con datazione intorno al 530 a.C., l’altro, forse
di pochi decenni posteriore alla prima, all’ambito attico più proprio, sono
viste a Osimo nel 1741, come attestato da un carteggio conservato nella
biblioteca Oliveriana di Pesaro.
Nel carteggio infatti l’Abate Olivieri di
Pesaro scrive al canonico osimano Luca Fanciulli chiedendo notizie di quelle due
statue greche da lui ammirate due decenni prima nel Giardino del Vescovado, in
occasione di un soggiorno ad Osimo, ov’era stato ospite del Vescovo Pompeo
Compagnoni. Confluite poi nella collezione di antichità della nobile famiglia
Briganti - Bellini, le due sculture rimasero nella città marchigiana fino al
1902, quando Luigi Adriano Milani, Direttore del R. Museo Archeologico di
Firenze, le acquistò per tale museo, dove tuttora si trovano.
L’interesse per questi monumenti di straordinaria forza e bellezza, è aumentato
dall’incertezza sulla loro origine, che dovrà costituire un indirizzo di più
approfondita ricerca. Al di là della provenienza delle due sculture, comunque,
esse rappresentano uno dei fenomeni artistici più rilevanti dell’arcaismo greco,
che vede altri rappresentanti di varia epoca diffusi nel mondo adriatico (questi
con accertata provenienza archeologica) e nelle Marche stesse: il piccolo Kouros
da Pioraco (MC) ed in Emilia Romagna quello di Marzabotto, di cui rimane il
frammento della bellissima testa lavorata. Le opere di Pioraco e Marzabotto,
presenti nel catalogo De Luca, saranno esposte in mostra a Osimo a partire dal
17 marzo 2001.
CATALOGO: De Luca, Roma
ORARIO
Feriali 17.30-19.30;
festivi 10-12.30; 17.30/ 19.30.
Fuori orario per
gruppi e scolaresche su prenotazione.
INGRESSO: £. 5.000
INFORMAZIONI: Comune di Osimo, tel. 800 228800
UFFICIO STAMPA: Regione Marche, tel. 071/ 8062301; Centro per i Beni Culturali,
tel. 071 34081/ 34085; fax: 33753
Per informazioni è comunque possibile prendere contatti con la Soprintendenza
Archeologica per le Marche di Ancona (tel. 071 2074829); per il catalogo della
mostra Kouroi Milani - Ritorno ad Osimo ci si può rivolgere invece al Centro
Beni Culturali (Marta Paraventi - tel. 071 34081/ 34085).
PALAZZO CAMPANA, Osimo (AN)