lea Codognato Davis & Franceschini
Dentro/Fuori. 50 immagini che propongono un percorso fotografico, una testimonianza di questo nuovo modo di vivere l’arte: facce incuriosite, situazioni divertenti, commozione e godimento estetico, interrogativi e anche indifferenza.
Dentro/Fuori. Famosa per 15 minuti. L’opera d’arte e chi la guarda.
Tutti saranno famosi per 15 minuti, sosteneva Andy Warhol, a non tanta distanza dall’inquietante Grande Fratello di George Orwell. Tutti e due, in modo diverso e con sentimenti diversi, prefiguravano cio' che e' il nostro presente. Nel corso del Novecento la fruizione dell’arte si e' completamente trasformata da esperienza per pochi intimi a fenomeno di massa, in alcuni casi rendendo luoghi di nessun conto dal punto turistico in attrazioni imprescindibili. E' il caso di Sacile, di Treviso o di altre citta', come Bergamo e Brescia, in cui mostre - come quella dedicata a Monet e la Senna - hanno attirato decine di migliaia di persone.
Ormai i grandi appuntamenti dell’arte, come la Biennale di Venezia, le mostre di Palazzo Reale a Milano, di Palazzo Bricherasio o del Castello di Rivoli a Torino, di Palazzo Pitti a Firenze, di Palazzo Abatellis a Palermo, sono diventate il motivo per trascorrere un weekend in un’altra citta', un’occasione per scoprire i suoi piccoli o grandi segreti. Basta pensare alla Costa Azzurra che nonostante la sua offerta di mare e mondanita', ogni anno viene presa d’assalto da gruppi di persone sulle tracce di Picasso o di Matisse, attratti dalla quantita' di musei, gallerie, case d’artista concentrate in un raggio di pochi chilometri.
DENTRO/FUORI propone un percorso fotografico, una testimonianza di questo nuovo modo di vivere l’arte: facce incuriosite, situazioni divertenti, commozione e godimento estetico, interrogativi e anche indifferenza. In queste 50 immagini che Rory Cappelli ha scattato in musei, in varie edizioni della Biennale di Venezia, all’inaugurazione di mostre, si coglie bene questa mutazione novecentesca che ha trasformato l’arte da fenomeno elitario a evento ‘familiare’.
Queste immagini di persone con zainetto in spalla davanti alle grandi opere della modernita', queste figure che diventano parte dell’opera ‘guardata’ (come nella foto scattata alla Biennale di Venezia dove un ragazzo che guarda sembra la riproduzione in scala minore del grande Boy di Ron Mueck) parlano anche di come tutto questo stia diventando parte del nostro paesaggio interiore ed emotivo. Situazioni familiari, bambini, coppie, amici, persone in gruppo o da sole, in completa interazione con le opere esposte raccontano una storia ancora tutta da interpretare.
Rory Cappelli viene da Firenze ma vive e lavora a Roma. Giornalista professionista, lavora a Viaggi di Repubblica, scrive e collabora con diverse testate giornalistiche e radiofoniche del gruppo editoriale Repubblica - L'Espresso. Fotografa, viaggia e scrive per lavoro e per passione. Ha organizzato numerose mostre e vinto vari premi giornalistici. Un suo racconto fu pubblicato da Pier Vittorio Tondelli nell'antologia Giovani Blues.
Galleria SpazioFare
via dei Bruzi, 10 - Roma
Ingresso gratuito
Orario: 10,30-13.30 / 14.30 -18.30; chiuso sabato, domenica e lunedi' mattina