Fondazione Luciana Matalon
Milano
Foro Buonaparte, 67
02 45470885 FAX 02 700526236
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Wolfgang Alexander Kossuth
dal 3/5/2006 al 26/5/2006
dal lunedi' al sabato 10-13 e 14-19

Segnalato da

Matalon



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Wolfgang Alexander Kossuth



 
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3/5/2006

Wolfgang Alexander Kossuth

Fondazione Luciana Matalon, Milano

Lo spazio interiore del mito. Sculture e dipinti. Centrale nell'opera dell'artista e' la figura umana, l’Uomo in quanto sintesi di fisicita' e spiritualita', culmine della Creazione, radice e perno di fasi di civilta' quale il Rinascimento. A cura di Pier Luigi Senna.


comunicato stampa

Lo spazio interiore del mito - sculture e dipinti

a cura di Pier Luigi Senna

Rainer Maria Rilke aveva coniato un neologismo che indicasse uno spazio comprensivo tanto del mondo esterno quanto di quello interiore all’uomo. Il termine era Weltinnenraum, usualmente tradotto come Spazio interiore del mondo.

Sulla scia, e' parso pertinente indicare come Spazio interiore del mito quello in cui vengono a collocarsi le opere scultoree di W. A. Kossuth, sia riconducibili a personali riletture di miti classici (in realta' interiorizzazioni, con successivo riemergere come visualizzazioni), sia derivanti da una personale mitopoiesi, dalla trasposizione cioe' di quotidianita' in cui l’artista coglie valenze simboliche, universali, in una dimensione mitica, verso l’assoluto.

Paradigmatica in proposito e' la centralita' nella sua opera della figura umana, dell’Uomo in quanto sintesi di fisicita' e spiritualita', culmine della Creazione, radice e perno di fasi di civilta' quale il Rinascimento. Da questa visione nascono la classicita' dell’opera di Kossuth, il suo non-accademismo, il suo stesso eclettismo: egli non rivisita esperienze artistiche pregresse, non adotta teorie o programmi; resta sempre se stesso, individuo creativo che vive la sensorialita' come esperienza fondante. Di qui atemporalita', essenzialita' formale, plasticita', dinamismo, narrativita' ed insieme tendenza all’astrazione, in quanto la meta e' la purezza di un’idea che si concreta attraverso una virtuosistica sublimazione della materia nella compiutezza di forme significanti armoniose e perfette.

Come enunciava tempo addietro un altro grande scultore, Pericle Fazzini, anche Kossuth, pur senza dichiararlo, aspira a “realizzare non corpi umani, ma figure di spiriti umani che resteranno perennemente fra gli uomini come figure di altrettanti stati d’animo universali".
Pier Luigi Senna

Inaugurazione: giovedi' 4 maggio ore 18.30

Fondazione Luciana Matalon
Foro Buonaparte, 67 - Milano

Orari: dal lunedi' al sabato 10-13 e 14-19

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