Passanti. L’esposizione presenta l’ultimo lavoro dell'artista (1934-2005) con una scelta di fotografie in bianco e nero che illustrano, attraverso i gesti, il nostro modo di vivere i luoghi non monumentali della contemporaneita': gli autogrill, le strade...
Passanti
Organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Rimini / Musei Comunali. L’esposizione presenta l’ultimo lavoro di Attilio Gigli (1934-2005) con una scelta di fotografie in bianco e nero che illustrano, attraverso i gesti, il nostro modo di vivere i luoghi non monumentali della contemporaneita': gli autogrill, le strade...
Il catalogo (Passanti / Passerby, pubblicato da Charta) raccoglie i materiali accuratamente riprodotti e introdotti dall’intervento di Roberta Valtorta.
“Passanti": e' una mostra che raccoglie immagini di coloro che vivono e percorrono gli spazi urbani ed extraurbani, colti nella loro immediata quotidianita' senza tuttavia essere messi in posa.
Attilio Gigli presenta un progetto fotografico che non predilige gli eventi, ma il tessuto connettivo della vita stessa, scelto ed estrapolato con una sorta di casualita' dallo sguardo del fotografo.
La sua ricerca si inserisce nel solco della lunga tradizione di quella fotografia documentaria americana, che va da Walker Evans a Robert Adams, passando per Lee Friedlander e Garry Winogrand, e che e' tutta indirizzata a non enfatizzare l’eccezionalita' del fatto, a non costruire nessun racconto compiuto, ma a cogliere frammenti e segni della realta'.
Le sue fotografie bianco e nero sono affollate soprattutto dalla presenza degli attori non protagonisti dello spazio pubblico: le donne. La dimensione privata e intima della persona, della femminilita', si intreccia con il luogo in cui il gesto e la propria immagine si afferma: il luogo pubblico, nella sua totale anonimita'.
“Ho scattato le fotografie per le strade affollate della citta', camminando, senza mirare in modo da riprendere i soggetti ignari (soprattutto le donne), senza attirare l’attenzione su di me".
Gigli lascia la realta' fluire, la sua presenza non e' sottolineata nell’immagine neppure da un uso virtuosistico della stampa in bianco nero, che anzi qui e' volutamente piatta nei contrasti, ordinaria come i luoghi e le situazioni ritratte.
Le sue fotografie sono sghembe, non riquadrate, casuali e frammentarie. I soggetti spesso non sono ripresi frontalmente, ma di spalle, di scorcio, da punti di vista di ripresa con la macchina fotografica che sono bassi, precari, instabili. Il risultato a cui perviene Gigli attraverso questo espediente di un leggero spostamento della grammatica del fotografare, e' quello di visione che si fa “camminando", non fermandosi a riquadrare, incorniciare la realta'. L’impressione che se ne ricava e' quella di una realta' sospesa, in cui le persone ed i gesti sembrano galleggiare leggeri.
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Attilio Gigli (Pesaro, 1934- Bologna, 2005), laureato in Lettere e Storia dell’Arte a Roma, ha iniziato l’attivita' di fotografo a Torino e poi si e' trasferito a Castel San Pietro a Bologna. Accanto all’attivita' professionale a servizio di enti e istituzioni culturali dell’Emilia-Romagna, ha condotto una ricerca personale partecipando anche alle attivita' di un gruppo costituito da fotografi emiliani che all’inizio degli anni Ottanta lavoravano sul territorio per conto di enti pubblici.
Le sue fotografie sono apparse in numerose pubblicazioni, fra le quali otre il volume monografico Passanti, (Milano, Skira, 2002), si segnalano: Una citta' per la cultura. La Rocca Malatestiana a Cesena, Milano, Mazzotta, 1985; L’insistenza dello sguardo. Fotografie italiane 1839-1989, a cura di P. Costantini e I. Zannier, Firenze, Alinari, 1989; La citta' di Morandi, Bologna, Cappelli, 1989; Architetture dell’inganno. Cortili bibieneschi e fondali dipinti nei palazzi storici bolognesi ed emiliani, catalogo della mostra (Bologna 1991-2) a cura di A. M. Matteucci e A. Stanzani Bologna, Arts&Co, 1991; Il tempo dell’immagine. Fotografi e societa' a Bologna, 1880-1980, Bologna, Edizioni Seat, 1993.
Inaugurazione: ore 18 di sabato 6 maggio 2006
Galleria dell’Immagine
Palazzo Gambalunga
via Gambalunga 27 - Rimini
Orario 9,30-12,30 / 16-19; sabato 10-12 (chiuso la domenica). L’ingresso e' libero.