In mostra lavori che nascono dall’elaborazione di immagini di vario genere: foto di rotocalchi e riviste patinate, di giovani esponenti della sub-cultura giapponese, di campagne pubblicitarie degli anni ’40.
Personale
Le opere di Loris Marquis si presentano in apparenza antitetiche alla lezione concettuale di Fabro con cui l’artista ha studiato a Brera. Sono lavori che nascono dall’elaborazione di immagini di vario genere: foto di rotocalchi e riviste patinate, di stelle del cinema, di giovani esponenti della sub-cultura giapponese, di campagne pubblicitarie degli anni ’40.
Filo conduttore dei lavori sono le linee marcate ed incisive, i colori accesi che richiamano la Pop Art e soprattutto la tecnica di realizzazione, stampa digitale su vinile, che spoglia di passione e ‘profondita'’ tutti i soggetti trattati, trasformandoli in impersonali e allusivi cartoons.
Con il nuovo lavoro allestito e presentato per The Labo, Marquis ha scelto il vetro come nuovo supporto per le sue immagini, materiale usato per conferire una diversa intensita' all’opera rispetto alle plastiche viniliche dei lavori precedenti. Quei colori accesi sono qui sostituiti dal solo oro che traccia i contorni delle figure, e che, in aperto contrasto con il nero del fondo su cui sembra galleggiare, spinge lo sguardo verso una profondita' buia e cristallina.
Loris Marquis e' nato ad Aosta, vive e lavora a Milano. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Brera dove si e' formato alla scuola di Luciano Fabro.
Inaugurazione: 12.05.06 h. 24.00
The Labo
via D. Chiossone, 21r - Genova