Eyestorm Britart Gallery
Milano
Via Santa Marta, 3
02 36562500 FAX 02 99980338
WEB
London Style
dal 10/5/2006 al 9/6/2006

Segnalato da

Giovanni Pellinghelli del Monticello




 
calendario eventi  :: 




10/5/2006

London Style

Eyestorm Britart Gallery, Milano

In mostra opere di: Kate Allen, Angela Clough, Eilidh Crumlish, Emily Davey, David Jones, Chris Kettle, Kate Marshall, Gillian Rocca e Ian Wilkinson.


comunicato stampa

Olii e stampe dei piu' brillanti talenti della scena artistica londinese

Per questa sua prima collettiva, la galleria -nella sua continua ricerca di proporre sempre nuovi stili e nuovi contenuti per le sue mostre - presenta una selezione di rappresentanti delle correnti piu' attuali e raffinate nel variegato panorama dell’arte contemporanea britannica, fra cui anche alcune diverse interpretazioni del paesaggio, un genere tipico della pittura anglosassone.

Da un capo all’altro delle tendenze emergenti, fra “avanguardie" dell’avanguardia e rivisitazioni/attualizzazioni di stili gia' affermati, gli artisti scelti per questa collettiva rispecchiano l’immagine piu' sofisticata della vita artistica e culturale britannica: lo stile “cool", disinvolto ma elegante, l’atmosfera di quello “urban lifestyle" cosi' ammirato ed imitato, gli interessi e le espressioni sfaccettate di quella societa' dinamica, brillante, creativa che decide del gusto e del successo non solo sulla scena londinese ma del mondo intero.

Forza espressiva e impatto cromatico, ricerca e innovazione, riscoperta e rivisitazione dell’astrattismo e dell’informale accanto a rinnovamento della tradizione pittorica nell’attualizzazione di forme e tecniche espressive classiche, spaziando dall’ironia piu' dissacrante al romanticismo e alla delicatezza espressiva. Questi gli elementi estetici e stilistici che caratterizzano gli artisti in esposizione in questa collettiva e che occupano un ruolo di rilievo nel fermento creativo del palcoscenico artistico londinese: Kate Allen, Angela Clough, Eilidh Crumlish, Emily Davey, David Jones, Chris Kettle, Kate Marshall, Gillian Rocca e Ian Wilkinson.

La collettiva LONDON STYLE - che raccoglie numerosi olii su tela, acrilici su tela, olii su tavola e serigrafie - presenta quindi espressioni e stili pittorici di assoluta attualita', tutti fortemente decorativi, esteticamente seduttivi, intellettualmente stimolanti per portare nelle nostre case un’autentica atmosfera londinese e una testimonianza tangibile della tendenza di costume che negli ultimi anni ha riportato la capitale britannica ad essere il motore socioculturale piu' vivace e influente al mondo.

Un “viaggio artistico" nel cuore della Londra del nuovo millennio, a costi sorprendentemente e piacevolmente accessibili.

Gli Artisti

Kate Allen. I suoi olii di impronta impressionistica hanno presentano un’essenza onirica e, creando l’illusione di uno spazio vibrante dietro e al di la' della tela le sue opere catturano e affascinano lo sguardo. Fondendo forme astratte con forme riconoscibili, Allen spesso ottiene un effetto moire' sovrapponendo intrecci figurativi indipendenti, che stimolano e confondono l’occhio dell’osservatore, creando l’illusione di differenti livelli di profondita' e di un conflitto di immagini in evidenza fino ad ottenere quasi un effetto ottico di oscillazione. Emozionalmente e visivamente vibrante, l’opera di Kate Allen e' un’evoluzione sensuale e sofisticata dell’Optical Art degli anni 60

Angela Clough realizza dipinti astratti splendidamente patinati dotati di una presenza fisica a doppio taglio, una forma di esplorazione concettuale in cui - come in una finestra - si puo' vedere al di la' ed essere visti e di cui e' possibile riconoscere il processo creativo, nella sospensione dei diversi starti di pittura semiopaca. Clough unisce spectragel, una sostanza lucida e densa, alla pittura ad olio ottenendo questa sovrapposizione di livelli trasparenti.

Eilidh Crumlish. I suoi piu' recenti paesaggi traggono origine da svariati luoghi di ispirazione: da 'Capo de Creus' a Cadaques, in Catalogna, ad Arteutile in Sicilia fino alla costa occidentale della Scozia ma sono tutti unificati dal tratto comune della resa quasi psichedelica del paesaggio tanto urbano quanto rurale, dai colori accessi e arditi e dalla nitidezza delle linee. Una caratteristica che richiama - pur nella sua assoluta contemporaneita' - le opere dell’ultimo periodo di Turner e che, nelle sue forme semplificate e nell’uso selettivo del colore, combina la bellezza naturale del paesaggio con la forza dell’immaginazione.

Emily Davey realizza opere piene di energia e di colore, con figure ibride fra l’umano e l’animale che suggeriscono la reciprocita' fra le due nature in cui pose erotica e tinte vivaci evocano l’elemento narcotico, quello infantile, l’imprevisto, il surreale, il “lato oscuro" dei rapporti interpersonali. Creature senza viso ma pure fortemente corporee appaiono esprimere - da un alto - una sorta di analisi della deumanizzazione del mondo moderno e - dall’altro - la proposta dell’unione fra l’umano e il naturale.

David Jones. La ricca superficie pittorica di questi olii, realizzati con una speciale vernice densa e luminosa, pulsano di trattenuta malinconia, come una ricerca di qualcosa di perduto. La tecnica pittorica e' estremamente efficace nel rendere questo processo di allusioni, con l’uso di un complesso sistema di sovrapposizione di strati di pittura per ottenere quell’atmosfera visiva cosi' ricca e densa.

Chris Kettle. Le sue opere, a prima vista semplici realistiche nature morte, si manifestano ben presto come una rivisitazione contemporanea e concettuale di questo storico genere. Melanzane, melograni, mele e peperoncini rossi, spesso dipinti singolarmente ma spesso riuniti secondo uno scema compositivo e simbolico ben preciso: in ogni caso le opere di Chris Kettle riescono sempre ad esprimere i concetti di cui l’artista compenetra questi oggetti inanimati.

Il carattere di cui Kettle riveste questi vegetali e' intensificato dal contesto decorativo in cui l’artista li inserisce: stelle, aure, codici a barre e titoli aggiungono all’opera un intenso sense of humour. Chris Kettle espone regolarmente accanto ad artisti come Tracey Emin and GavinTurk.

Kate Marshall. Pin-up degli anni 50, bellezze mitologiche e icone femminili del nostro tempo si ritrovano tutte riunite nelle opere di questa giovane artista in cui il rosa e il lilla e la piu' vasta gamma di sfumature di colori assolutamente femminili trionfano sullo sfondo piattamente grigio. Opere rimosse da qualsiasi contesto ambientale e nutrite solo della fisicita' delle linee che catturano i corpi femminili, in cui la fluidita' della pennellata contrasta con l’occasionale presenza di gocciolature verticali. A dispetto della loro apparente “convenzionalita'", le opere sono rese in qualche modo “informali" dal loro contenuto sensuale, ambiguo, perfino suggestivamente erotico e inquietantemente voyeuristico.

Gillian Rocca. Come sguardi dal finestrino di un aereo, le sue opere sono visioni di spazi senza costrizioni che si espandano e si trasformano di momento in momento. Terra, cielo, acqua nella loro mobilita' sono rappresentate nell’attimo in cui colpiscono la retina, privi di qualsiasi legame con il loro contesto ambientale: atmosfera pura, resa da pennellate seduttivamente morbide e dilatate. La visione indefinita di nuvole, mari, orizzonti senza contorni porta paradossalmente al confronto con la costrizione della vita urbana e della forza di gravita' e intensifica la capacita' immaginativa e la ricerca di spazi aperti. La pittura di Gillian Rocca distilla effimeri squarci di immensita' in una essenza concentrata in cui tempo, luce e prospettiva si sovrappongono. Rocca dipinge partendo dalle centinaia di fotografie che accumulato negli anni, considerando la pittura una sorta di “ri-animazione" la frazione temporale cristallizzata nell’immagine fotografica in cui - dal movimento all’evento del movimento, l’opera appare come un altro passaggio nell’incessante mutevolezza del cielo.

Ian Wilkinson cerca costantemente di fissare in pittura emozioni e situazioni che sono sia introspettive che estrospettive. Giocando la superficie dell’opera un ruolo determinate nella ricerca espressiva di Wilkinson, la stampa appare come la tecnica ideale per tradurre la filosofia dell’artista in opere intelligibili, in cui - fin dal momento della loro concezione - e' costante il rapporto con l’osservatore. L’artista descrive le sue singole opere come parti integranti l’una dell’altra in un flusso continuo di concetti e di azioni subliminali che passano da un lavoro all’altro, con simboli che influenzano opere successive e acquistano forza sempre maggiore mentre altri divengono antitetici.

Inaugurazione: Giovedi' 11 Maggio 2006

Eyestorm Britart Gallery
Via Santa Marta, 3 - Milano

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