In mostra, opere su carta delle due artiste, che si confrontano sullo spazio, legando le loro opere a un filo rosso, che esce dai disegni di Federica Ursig per intrecciarsi con le opere di Gianella Vindigni appese alle pareti o a terra.
Filoambilico
Esposte una serie di opere su carta delle due artiste, che si confrontano sullo spazio, legando le loro opere a un filo rosso, che esce dai disegni di Federica Ursig per intrecciarsi con le opere di Gianella Vindigni, appese alle pareti e appoggiate per terra.
Il filo rosso lega le opere in un gioco di spazi, dall’interno all’esterno, dal disegno dentro al foglio - dunque piu' circoscritto a una dimensione intima - di Federica Ursig, al lavoro di Gianella Vindigni che si proietta all’esterno, dove la carta non e' piu' solo supporto, ma materia che esce e prende forma. Un disegno dunque che sfiora la tridimensionalita', con forza nei lavori dell’artista cilena e con la leggerezza di un ricamo in rosso per Federica Ursig.
Il lavoro di entrambe racchiude il piacere del fare dentro la macchia di colore di un materiale, il piacere del dettaglio che nell’insieme, in un rapporto di complicita' costruito con carta e filo, in bilico tra concreto ed effimero, permette il dialogo. Per dirla con le parole di Alberto Giacometti: …“ il dettaglio mi appassiona, il piccolo dettaglio, come l’occhio in un volto o il muschio su un albero. Ma non piu' dell’insieme, perche': come fare la differenza tra il dettaglio e l’insieme? Sono i dettagli stessi a fare l’insieme… a fare la bellezza di una forma."
Federica Ursig, nata a Udine nel 1971, disegna su carta frammenti della natura con una tensione creativa che attinge al loro aspetto essenziale. Il tratto sottile della grafite privo di sfumati o il filo rosso di cotone delineano senza approfondire la superficie, ricreando dettagli induttivi che risalgono all’idea di insieme.
Gianella Vindigni, nata a Valparaiso nel 1969, costruisce con pezzi di carta, superfici che si disegnano da se' e prendono forma attraverso lo spazio che esse occupano contestualizzandolo. Il fascino del colore proprio del materiale e la sua manipolazione diventano i singoli segni che compongono una forma, evocando un corpo della natura.
Inaugurazione: venerdi' 12 maggio 2006, alle ore 21
Associazione Civico 32
via Nazario Sauro, 24/A - Bologna
Orario di apertura: lunedi'/venerdi' ore 11:00 - 24:00