Roberto Sanesi nel catalogo sulla grafica di Lomasto scrive: ".il mezzo espressivo, se cosi' si puo' dire, non sta nel grafo; sta in una sorta di estensione dell'ombra, di liquefazione dei contorni, di un "fuori misura" dai sensi di ogni corpo descritto. E forse è questa la novita'. La non consistenza del complesso dipende curiosamente da un respiro capace di fingere una consistenza certa di ogni particolare."
Roberto Sanesi nel catalogo sulla grafica di Lomasto scrive: ". il mezzo
espressivo, se così si può dire, non sta nel grafo; sta in una sorta di
estensione dell'ombra, di liquefazione dei contorni, di un "fuori misura" dai
sensi di ogni corpo descritto. E forse è questa la novità . La non consistenza
del complesso dipende curiosamente da un respiro capace di fingere una
consistenza certa di ogni particolare."
Franco Passoni nel suo testo sugli acquarelli commenta: ".sono nati in questo
modo quei "cieli" azzurri e purissimi che rappresentano i soggetti di Massimo
Lomasto e che, con la loro presenza, danno un senso a delle opere così
particolari, raffinate, intense, mutevoli, diafane e misteriosamente meditate
dal solipsismo dell'autore, raccolto nel silenzio operativo, che tende ad
affermare delle verità di immagine scelte e selezionate dal segreto delle sue
emozioni al cospetto della natura [.]. Le immagini di Massimo Lomasto derivano
da viaggi che ha fatto in Umbria, nelle Marche e in Liguria. Spello, Assisi,
Bevagna, Città di Castello, sono alcune località umbre medievali che sorgono
all'interno delle vallate della regione. Sono località che vivono ancora oggi in
piena armonia con le tradizioni e la natura". Lomasto afferma: " quello che
riescono a darmi sia l'Umbria che le Marche è una forte emozione che mi viene
suggerita dalla natura e in quei luoghi io lavoro con l'acquarello facendo una
pittura di libertà in quanto tutto mi è affine, soprattutto quel rapporto che si
stabilisce tra l'uomo e il paesaggio che è un richiamo profondo e inestinguibile
almeno per me stesso".
In mostra si trovano cartelle di incisioni con testi di Roberto Sanesi,
acquarelli presentati da Franco Passoni e acquetinte che ne illustrano il
percorso artistico.
Massimo Lomasto nato a Novara nel 1952 vive e lavora a Milano. Dopo gli studi
presso l'Accademia di Belle Arti di Brera si dedica all'approfondimento della
tecnica della pittura ad olio e al perfezionamento della tecnica
dell'acquarello. E' membro della "Associazione Finlandese degli Acquarellisti,"
ha fatto numerose mostre personali in Italia e all'estero, oltre ad avere
partecipato a numerose collettive nelle maggiori capitali italiane.
Vincitore di diversi premi di grafica, sue opere sono presenti in collezioni
pubbliche e private in Italia e all'estero.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito Venti Correnti con testo critico
di Roberto Sanesi.
Inaugurazione martedì 20 marzo ore 18.00
www.caldarelli.it/lomasto.htm
orario da martedì a sabato dalle 15.00 alle 19.30
chiuso domenica e lunedì
Ufficio Stampa
Irma Bianchi Comunicazione
Tel. 02.89404694 - 02.89400732
Fax 02.8356467
e mail: irbian@tiscalinet.it
VENTI CORRENTI - LABORATORIO
20123 MILANO VIA CESARE CORRENTI 20
TEL. 02 8645053