La mostra presenta quattro differenti approcci al mezzo fotografico attraverso il quale gli artisti invitati espongono una personale ricognizione emotiva tesa a indagare lo spazio interno di luoghi pubblici e privati.
Interni che raccontano la propria storia, interni in cui è accaduto o sta
accadendo qualcosa. Interni in cui soltanto si percepisce l'imminenza, di
qualcosa: interni ingombri di oggetti, carichi di vissuto.
La mostra presenta quattro differenti approcci al mezzo fotografico attraverso
il quale gli artisti invitati espongono una personale ricognizione emotiva tesa
a indagare lo spazio interno di luoghi pubblici e privati.
Peter Bobby (Oxford, Oxfordshire) ibrida l'immagine fotografica con l'immagine
pulita e sintetica prodotta dal computer. Ne risulta uno spazio congelato, dove
l'esasperazione dei dettagli tradisce una impossibile messa a fuoco. La sua
ricerca artistica privilegia l'indagine di quegli spazi che l'antropologo
francese Marc Augé ha identificato con la fortunata definizione di nonluoghi.
Cristiano Buffa (Milano 1973) rifotografa le rassicuranti immagini dei
dépliants turistici mettendo in evidenza la fredda prevedibilità delle camere
d'albergo. La serie Hotel Dépliants mira ad annullare le potenzialitÃ
commerciali di queste immagini-prodotto. Perfette e impersonali, le foto
mostrano ciò che già si conosce: luoghi creati per soddisfare le necessitÃ
momentanee di una umanità di passaggio.
Keith Hardwick (Boston, England) delega all'obiettivo fotografico
l'esplorazione del suo ambiente domestico. Le sue installazioni rivelano piccole
epifanie che riscrivono lo spazio quotidiano mostrandolo alieno. La curvatura
dei contenitori di vetro riempiti d'acqua che l'artista pone a filtro delle
immagini accentua il senso di vertigine che si accusa nell'osservare i propri
comportamenti all'interno della propria casa.
Gigi Martinucci (Galatina, Lecce 1968) è direttore della fotografia ed è
presente in mostra con una serie di foto scattate sul set del cortometraggio
Never Keep Souvenirs Of A Murder, realizzato insieme alla compagnia teatrale
Zimmer Frei. Due interni di un ipotetico hotel di frontiera in cui si sviluppano
i destini paralleli delle due protagoniste. In queste immagini è evidente
l'attenzione verso un particolare utilizzo della luce al neon che riesce a
trasmettere le dinamiche psicologiche dei personaggi.
A cura di Daniela Lotta
Inaugurazione sabato 24 marzo 2001 ore 19.00
PLASTICA via degli Orti 5/i Bologna - tel 0328 7385273