Tucci Russo
Torre Pellice (TO)
via Stamperia, 9
0121 953357 FAX 0121 953459
WEB
Doppia personale
dal 19/5/2006 al 29/9/2006
Dal mercoledi' alla domenica 10.30-13 e 15-19

Segnalato da

Tucci Russo




 
calendario eventi  :: 




19/5/2006

Doppia personale

Tucci Russo, Torre Pellice (TO)

Jan Vercruysse: le opere della serie Places trattano della nozione di assenza/presenza, perdita e memoria e dell'esplorazione del significato di "luogo". Sia le sculture a parete che quelle a pavimento sono realizzate in acciaio. Francesco Gennari: La degenerazione di Parsifal. L'artista, utilizzando 4 morsetti d'argento e 5 lastre di legno e vetro, forma un cubo che contiene 80 kg di farina.


comunicato stampa

Jan Vercruysse

Places (Luoghi)

Le opere della serie Places trattano della nozione di assenza/presenza, perdita e memoria, e al contempo dell'esplorazione del significato di "luogo" e la possibilita' di rappresentare questo concetto filosofico in un'opera d'arte. In questo senso, questi nuovi lavori si relazionano strettamente con le opere della serie "Atopies", "M" e, in particolare, con le opere "Tombeaux". Facendo un confronto con queste serie precedenti, le opere Places sembrano essere piu' conclusive, concentrando " significati", "cose successe", "parti di vita".

I lavori della serie Places includono sia le opere a parete che quelle a pavimento e sono tutti realizzati in acciaio.

La serie delle composizioni a parete, intitolate Places (I), si riferisce all'immagine degli ex-voto come possono essere visti in Europa sulle pareti delle chiese. Storicamente gli ex-voto servivano come offerta votiva ai santi ed esistono in una o due forme - o come piccole lastre di marmo con inciso un testo o un'immagine, oppure come riproduzioni in miniatura di parti del corpo, che si suppone un santo abbia sanato. L'artista "sostituisce" questi piccoli oggetti con i semi delle carte da gioco, e costruisce ogni lavoro basandolo sulla composizione che le cinque carte possono avere in una mano di poker, usando solo le figure di cuori, fiori, picche e quadri.

Nella serie delle opere a pavimento, intitolate Places (II), i lavori si riferiscono all'immagine delle lapidi che vengono spesso incastonate nei pavimenti delle chiese o ritrovate nei siti archeologici. L'artista altera queste lapidi funerarie o commemorative "sostituendo" le iscrizioni tradizionali con le figure delle carte da gioco, usando solo cuori, fiori, picche e quadri.

Places (III) si basano sull'idea dei Places (II). L'artista crea un alfabeto basato sulle quattro figure delle carte da gioco e "trascrive" un testo in un "testo" visivo, dove ogni lettera dell'alfabeto romano e' "trascritta" in un "carattere / figura della carta da gioco".

********************

Francesco Gennari

La degenerazione di Parsifal (Nativita')

Il demiurgo crea il mondo imponendo alla materia informe un ordine e quindi una forma ben precisa , cosi' utilizzando quattro morsetti d'argento e cinque lastre di legno e vetro, forma un cubo la cui funzione e' quella di essere lo strumento affinche' l'incalcolabile numero di granelli costituenti i circa 80 kg di farina posti al suo interno, possano assumere una posizione determinata, tale da costituire una bianca e compatta forma geometrica destinata a permanere in eterno.

Il procedimento che viene messo in atto ha quindi un esito metafisico perche' la struttura esterna, isolandone il contenuto dalla realta', ne preserva l'ordine e ne garantisce l'immobilita' formale. Cio' pero' su cui vuole essere posta l'attenzione in questa sede, cio' che si vuole realmente rappresentare, non e' tanto il procedimento demiurgico che giunge al suo esito compiuto, ma in maggiore misura l'analisi del momento in cui questo esito si confronta con cio' che lo circonda; in altre parole senza piu' la struttura che il demiurgo ha utilizzato per il suo progetto, quest'ultimo dovra' giocoforza relazionarsi ad un sistema a lui preesistente, muovendo verso il momento in cui la metafisica sara' obbligata a regredire, a tradire la sua fissita'; procedere avanti significhera' retrocedere, perche' nuove leggi influiranno sul suo essere, determinandone uno stato ibrido, come risultato del processo di degenerazione.

Questo e' il momento dell'ambiguita' concettuale e formale nella quale un pensiero puro inizia a contaminarsi, ad essere corrotto, e' il momento della metamorfosi, quando l'ordine imposto dal demiurgo cede il passo alle leggi fisiche dell'universo, alla trasformazione della materia. Il cubo rosso e' stato quindi aperto, smontato, e la materia ordinata nel suo insieme dovra' opporsi, ma senza speranza di vittoria finale, alla la forza di gravita' , all'entropia, alla propria natura organica, ovvero a tutto cio' che il demiurgo ha voluto negare per poter affermare il proprio esito come cristallizzazione definitiva, come nuovo sistema.

L'ordine geometrico sara' presto compromesso, e la natura organica della farina determinera' la formazione di vermi, e da essi farfalle che sorvoleranno la scultura; un nuovo ordine andra' progressivamente affermandosi, perche' degenerazione vuol dire anche generazione di altro, perche' quando due visioni del mondo si confrontano, la piu' debole degenera, e la piu' forte genera e perche' il prevalere di un sistema sull'altro determina anche solo per un istante un ibrido, ambiguo, enigmatico momento che e' la metafisica quando intraprende la via della realta', che e' La degenerazione di Parsifal.

Immagine: Jan Vercruysse, Places (Luoghi)

Inaugurazione: Sabato 20 maggio 2006, ore 18-20.30

Tucci Russo - Studio per l'Arte Contemporanea
Via Stamperia 9 - Torre Pellice (Torino)
Orario: Dal mercoledi' alla domenica 10.30-13 e 15-19

IN ARCHIVIO [23]
Basico (III)
dal 10/10/2015 al 26/3/2016

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede