L'attesa. Delicate e al tempo stesso incisive. Come il segno sulla lastra matrice dove trovano spazio volti e corpi di uomini e donne. Avvolti nel silenzio dei sogni o dei pensieri. Una delicata indagine sulle relazioni tra identita' e societa'...
L'attesa
Delicate e al tempo stesso incisive. Come il segno sulla lastra matrice dove trovano spazio volti e corpi di uomini e donne. Avvolti nel silenzio dei sogni o dei pensieri. Una delicata indagine sulle relazioni tra identita' e societa'...
''Costruisco la mia poetica nel mondo della figurazione, sempre basandomi sulla realta’ in cui le immagini mediatiche, le storie personali sono mascherate, mischiate o annulate.Le figure nei miei lavori sono addormentate, calme, senza movimento o fredde, imprigionate nei momenti di assenza dal proprio essere.Indago la situazione mentale dell’individuo, il confine tra la presenza privata e pubblica, faccio le domande sulla sessualita’ e sull’identita’. Desidero raggiungere una specie di silenzio cercando di stabillire uno spazio di nostalgia di presenza , una relazione di desiderio.'' In queste poche righe e' concentrata l'intera poetica dell'arte di Milena Maksimovic Kovacevic. L'attesa e' il titolo scelto per la mostra personale che sara' allestita nelle sale espositive dell'associazione Raggio Verde di Lecce. Di lei scrive Grazia Tagliente, docente dell'Accademia di Belle Arti di Lecce e curatrice della mostra:
''Milena Maksimovic approda a Lecce nell’Accademia di Belle Arti, trascinando con se' una doppia - ambivalente emozione: quella di una terra incisa dalla storia e di una storia tracciata dal segno inciso. Tutto cio' si evince dalle sue opere facenti parte dell’esposizione “L'attesa" in cui si introduce la duplicita' di un esistente e di un immaginario che si sostanzia di corpi asettici e mediatici nei quali il taglio di un fermo immagine e' rotto da uno sfondo che induce a pensare ad altre direzioni di senso.
Queste grafiche vengono consegnate dalla natura, lenta e statica propria della tecnica dell’acquatinta, in un formato che trasborda i limiti del foglio quasi a voler coprire l’incolore l'ignoto o l'incerto, nello sforzo di rincorrere un futuro... magari piu' sicuro''. (Grazia Tagliente)
Nata il 20 gennaio a Krusevac (1975). Si e’ laureata presso la Facolta’di Belle Arti di Belgrado, al Dipartimento di grafica come allieva della Profesora Biljana Vukovic. Dal 2000 e' membro dell’Associazione degli artisti della Serbia (2000). Nel 2001 ha conseguito il master presso la Facolta' di Belle Arti con la prof. B. Vukovic. Ha partecipato a oltre 100 mostre colletive in Jugoslavia e all'estero : Kanagava, Giappone; Vienna, Austria; Tetovo,Bitola, Macedonia; Sofia, Varna, Bulgaria; Madrid, Spania; Italia, Cremona, Acqui Terme; Tessalonniki, Grecia; ecc.
Raggio Verde
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