La prima sala della galleria e' interamente dedicata ai puzzle del castello di Neuschwanstein. I “fantasmi" di Ludwig II, Wagner, Disney e Hollywood accompagnano il visitatore nella seconda sala dove e' proiettato il video che titola la mostra: Falsch!, estremita' grottesca di una “realta'" indagata dall'artista.
Falsch!
a cura di Alessandro Mancassola
Cosa dovrebbe essere un
collezionista di puzzle?
Che dramma psichico attribuiremmo ad un individuo del genere?
La sua collezione quanto sarebbe altrettanto nevrotica?
La prima sala della galleria
viene interamente dedicata ai puzzle del castello di Neuschwanstein,
feticcio meraviglioso, oggetto totalmente
estroverso, cosi' estroverso da diventare un cult
del turismo, l'attrazione per antonomasia.
Il puzzle trasforma questa icona del kitsch
in oggetto, con una propria fisicita' che contiene quell'immotivata
sofferenza
nella conquista di un'immagine gia' esistente e sfacciatamente
attraente, su cui
si spendono fiumi di tempo al solo scopo di possederla.
La seconda sala ospita un video, gelida estensione della mostra.
Un testo
curato da Nicola Trezzi (un flusso di citazioni pertinenti e non)
accompagna e
forvia lo spettatore.
Matteo Rubbi e' nato a Seriate (BG) nel 1980. Vive e lavora a Milano.
Attualmente collabora con Isola Art Center (Stecca degli Artigiani, Milano) ed e' stato selezionato per il CSAV 2006 alla Fondazione Antonio Ratti (Como).
Recenti esposizioni: “La necessita' di un’isola", a cura di Sugoe, Isola Art Center (MI); “Real Presence 05", a cura di B. Tomic e D. Denegri, Belgrado (SCG); “Videominuto", Centro per l’Arte Contemporanea Pecci (PO);"Arrivederci e Grazie", a cura di A. Garutti, Viafarini (MI).
Opening: 24.05.2006 h 18.30
Unorossodue
Via Boltraffio 12 - Milano
Orari: dal lunedi' al venerdi' dalle 16.00 alle 20.00*.
*la mostra sara' visibile esternamente anche dalle 20.00 alle 24.00.