Claudio Sabatino
dal 12/5/2006 al 29/6/2006
Segnalato da
12/5/2006
Claudio Sabatino
InCamera Photo Gallery, Pietrasanta (LU)
Sotto la polvere. "Il lavoro su Pompei nasce da una riflessione sulla sostenibilita' del turismo di massa nelle aree archeologiche. In esse si manifesta la contraddizione tra l'essere luoghi con una particolare valenza culturale ed allo stesso tempo “ecosistemi urbani" particolarmente fragili che l'uso quotidiano consuma". C. S.
Sotto la polvere
Il lavoro su Pompei nasce da una riflessione sulla sostenibilita' del turismo di massa nelle aree archeologiche. In esse si manifesta la contraddizione tra l'essere luoghi con una particolare valenza culturale ed allo stesso tempo “ecosistemi urbani" particolarmente fragili che l'uso quotidiano consuma.
Ho cominciato a lavorare su Pompei in collaborazione con l'Arch. G. Longobardi, per la stesura del libro “ Pompei sostenibile", "L'Erma" di Bretschneider, Roma 2002, un testo sulla sostenibilita' della gestione delle risorse culturali nell'epoca dell'industria turistica di massa.
Sono stato molte volte nell'area archeologica: per i giochi di bambino quando gli scavi non erano ancora recintati o per le visite guidate o per studio. Nel corso del tempo l'immagine che ho percepito di questa singolare citta' spenta e' stata mutevole e negli ultimi tempi qualcosa mi sembrava cambiata.
Cambiamenti che sembrano solo ora visibili, sono invece il frutto di un progressivo adeguamento per la gestione del flusso turistico che negli anni e' molto aumentato.
Nell'arco del decennio tra il 60 ed il 70, grazie ad un rinnovato modello di turismo di massa ed alle politiche turistiche locali, i visitatori hanno raggiunto il milione di unita' per anno. Durante gli anni ottanta sono diventati 1,4 milioni fino a raggiungere piu' di due milioni alla fine del duemila.
Nel frattempo, la crescita demografica delle citta' intorno ed una mancanza di strategie urbanistiche chiudono l'area archeologica all'interno di un hinterland soffocante. Pompei antica si ritrova quindi in una conurbazione densa dove l'ingresso all'area archeologica e' vissuto da parte dei turisti come affrancamento dalla realta' circostante.
Non e' piu' un'isola archeologica in un territorio prevalentemente rurale, come mostravano le immagini romantiche del passato, ma una citta' antica con le sue regole ed i suoi divieti all'interno di una citta' nuova piu' vasta.
(1) G. Longobardi, Pompei sostenibile, "L'Erma" di Bretschneider, Roma 2002.
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Claudio Sabatino
(Castellammare di Stabia ,1967).
Di formazione Architetto lavora principalmente sul paesaggio urbano, sulle aree di margine e periferiche della citta'.
Nel '97 e' tra i selezionati per la campagna fotografica “Napoli Fotocitta'", nel '98 vince il premio portfolio di Savignano Immagine, nel '99 vince Il Premio Marangoni per un progetto fotografico, nel 2003 le sue foto sono selezionate per il Premio fotografico della Provincia di Milano, per il Festival Internazionale di Roma e per l' International meetings of photography (Bulgaria). Nel 2006 partecipa alla campagna fotografica sul degrado del paesaggio italiano curata dal centro culturale San Fedele di Milano.
Ha al suo attivo mostre in numerose citta' (Napoli, Milano, Torino, Genova, Vevey, Firenze, Roma) e diverse pubblicazioni tra cui “Dintorni dello sguardo" (ed. Art&, 1998), “Pompei sostenibile"( G. Longobardi, <
InCamera Photo Gallery
via S. Stagi, 19 - Pietrasanta (LU)