ying yang bang. L'artista dipinge su tela i funghi atomici banalizzati dai media; lo fa con delle originali pitture che ne permettono la visione solo se illuminate da luce ultravioletta, in assenza della quale le tele appaiono come monocromi bianchi. Piccoli led luminosi si accendendono ad intermittenza vicino ai quadri rendendo visibili incessanti esplosioni.
ying yang bang
Uno dei protagonisti delle ultime opere di Sarah Ciraci' e' il fungo
atomico. Le esplosioni, conseguenti all'uso di armi nucleari, sono
puntualmente riprese dai media e diffuse alla collettivita', ma come
spesso succede nell'ambigua informazione contemporanea, l'attenzione
ricade piu' sulla spettacolarita' dell'evento che sulle sue conseguenze.
Il fungo atomico e' entrato a far parte dell'immaginario collettivo, e
la superficialita' della sua rappresentazione ne ha attenuato
l'immagine catastrofica. L'artista, consapevole di cio', dipinge su tela
quegli stessi funghi atomici divulgati dai media, che testimoniano
l'utilizzo delle armi di distruzione di massa, e lo fa con delle
originali pitture che ne permettono la visione solo se illuminate da
luce ultravioletta, in assenza della quale le tele appaiono come
monocromi bianchi. Ai lati delle tele vengono predisposte piccole led
luminose che, accendendosi ad intermittenza, rendono visibili ripetute
ed incessanti esplosioni capaci di coinvolgere l'intero spazio
espositivo, e di scovare nella coscienza collettiva l'essenza ultima,
l'archetipo, presente in ogni cosa.
Prendendo le mosse dalla ricerca scientifica, come spesso avviene nelle
sue opere, Sarah Ciraci' indaga sulle origini del fenomeno e ritrova la
vera causa nell'atomo, come elemento primario e artefice, attraverso le
manipolazioni dell'uomo, di catastrofi di dimensioni ciclopiche. E cosi'
il piccolo atomo, o il Tao archetipo che lo rappresenta, assume il
ruolo fondamentale che gli spetta, tra l'esaltazione della sua
onnipresenza, e la paura per le conseguenze che possono scaturire da un
suo utilizzo improprio: ''ricordati che sei un atomo e atomo potresti
ritornare''.
E' proprio il forte legame con gli studi scientifici e l'interesse per
l'incessante innovazione tecnologica che spingono l'artista a
presentare i nuovi lavori con originalissime soluzioni estetiche e
formali che caratterizzano il suo ruolo di pioniera dell'arte
tecnologica. E forse e' proprio per questo motivo che l'artista si serve
delle proprie opere ''per esorcizzare paure sue e paure collettive''.
L'uso delle invenzioni scientifiche e tecnologiche puo' essere
considerato un'arma, spesso nelle mani di pochi, in grado di avere
ripercussioni sull'intera collettivita'. Se le grandi catastrofi del
passato ne sono una conferma; i preoccupanti equilibri attuali e le
minacce di presenze aliene sempre piu' documentate non lasciano
intravedere un futuro rassicurante: ying yang bang!
Nome sempre piu' importante del panorama artistico italiano, Sarah Ciraci' in dieci
anni vanta gia' un notevole curriculum di livello internazionale,
partecipando a numerose esposizioni sia nell'ambito di gallerie, che di
musei. Vincitrice del Premio New York 2004, tra le mostre recenti si
segnalano la personale ''Oh my God is full of stars'', al MACRO, Museo
d'Arte Contemporanea di Roma, nel 2004, e la partecipazione a ''The
Encounters in the 21st Century'', Kanazawa (Giappone), 2004. Oggi molte
sue opere sono presenti in prestigiosi spazi espositivi internazionali.
Inaugurazione lunedi' 29 maggio ore 19,30
Blindarte contemporanea
via Caio Duilio, 4d Napoli