Festival Biennale di Arte, scienza e cultura contemporanea. I concerti, le installazioni e le performances renderanno tangibili in un gioco che mai dimentica il fascino della spettacolarita', le trasformazioni che la musica e le modalita' interpretative subiscono grazie al percorso di ricerca che allinea arte e scienza.
I concerti, le installazioni e le performances renderanno tangibili,
visibili e udibili, in un magnifico gioco che mai dimentica il fascino della
spettacolarita', le profonde trasformazioni che la musica, l’utilizzo degli
strumenti, le modalita' interpretative stanno subendo grazie al rigoroso
percorso di ricerca che allinea indissolubilmente l’arte alla scienza.
Infatti Materia1Suono1Forma intende dimostrare come lo studio delle
caratteristiche con cui la materia vibra e irradia la propria energia, non e'
solo oggetto di ricerca scientifica, ma possiede una grande potenzialita'
d’espressione. Nelle piu' recenti opere di arte performativa sono gli
oggetti, i corpi, le azioni, ovvero la materia stimolata, trattata, messa in
relazione con lo spazio, a produrre il suono, a sviluppare una vera e
propria partitura musicale.
La serata del 25 si aprira' con il concerto in prima esecuzione assoluta di
Studio I su Volumi Adattivi (Foyer Goethe Institut, ore 20.30) di
Michelangelo Lupone, uno trai piu' interessanti compositori contemporanei,
autore in questo caso della partitura musicale e di Licia Galizia, che ha
realizzato la installazione d’arte e sara' anche la performer dell’opera, che
si replichera' il 28 maggio (ore 20.30), l’8 giugno (ore 15.00), il 15 giugno
(ore 20.30).
L’acciaio e il rame sono la “materia" su cui i due artisti si confrontano e
fondano la costruzione di questo nuovo lavoro (che costituisce solo la prima
parte di un progetto di piu' ampio respiro in fase di realizzazione, dal
titolo Volumi adattivi) che portera' alla luce le molteplici caratteristiche
e potenzialita' sonore dei due metalli. Le geometrie, le forme i suoni sono
tutti elementi che parteciperanno alla costruzione di uno spettacolo che si
“irradia" in maniera integrata nello spazio (l’elemento plastico) e nel
tempo (l’elemento musicale).
Alle 21.00 nell’Auditorium del Goethe seguira' in prima esecuzione in Italia
il concerto Gesti del suono - Gran Cassa. Canto della Materia per feed-drum
ed elaborazione video. Musica, ideazione e disegno dello spazio sonoro di
Michelangelo Lupone.
Il feed-drum e' un innovativo strumento elettroacustico progettato da
Michelangelo Lupone per la sua opera Feedback; si presenta con la forma di
un tamburo di grandi dimensioni, ed e' composto di una membrana divisa da una
mappa vibrazionale, un risonatore in acciaio e una cassa acustica. Il suono,
prodotto dall’azione del musicista attraverso la percussione, la pressione o
lo sfregamento, seleziona sulla superficie della membrana, uno o piu' nodi
(come uno strumento a corda) che producono grazie al principio del feedback
una o piu' altezze e timbri.
Altra particolarita' rilevante del Feed-drum e' che le note emesse dallo
strumento possono essere variate di intensita' e mantenute anche
indefinitamente dal musicista superando il limite della durata temporale
breve di tutti gli strumenti a percussione. Performer al feed-drum Jean
Geoffroy.
Seguira' Light Music, lavoro anche questo in prima esecuzione italiana, per
interprete solista, proiezioni video e dispositivo interattivo, di Thierry
De Mey. Alle percussioni sempre Jean Geoffroy; regia del suono di Christophe
Lebreton
Light music fa parte di una serie di lavori che esplorano lo stato di
tensione tra gesto e suono prodotto, tra visivo e sonoro, tra scrittura
coreografica e musica. In questo caso, munito di tecnologie che riprendono
il movimento, l’interprete senza percussioni puo', con il semplice movimento
delle sue mani, azionare dei suoni o delle sequenze musicali, manipolarli
nel tempo e nello spazio, ripeterli ciclicamente, farli risuonare, ecc.
Il titolo inglese facilita il gioco di parole: musica leggera poiche'
l’interprete non dispone di alcuno “strumento"
(a parte le tecnologie informatiche), musica e luce (light’s music) poiche' i
punti luminosi e la loro evoluzione nel tempo sono gli elementi determinanti
della ripresa del movimento.
Il movimento agisce come interfaccia: interfaccia tra i diversi modi di
percezione sensoriale, tra l’interprete e la macchina, tra gli algoritmi
dell’intuizione e la loro espressione musicale, tra la scrittura
coreografica - deleteria per natura - e la partitura, tra i movimenti
dell’interprete e l’esecuzione musicale dell’orchestra…
Sempre al Goethe Institut, nella sala Conferenze, si potra' ammirare (dal 25
maggio al 3 giugno dalle ore 10.00 alle ore 20.00) l’installazione di Ludger
Brummer dal titolo Repl(a)y, esposta per la prima volta in Italia.
L‘installazione “ri-ascolta" assieme al pubblico le frasi composte da una
voce provenienti da essa, influenzando il risultato nel modo seguente: piu'
rumore fanno gli ascoltatori, piu' livelli sono aggiunti alla miscela di
suoni, in modo tale che le frasi emesse dall‘installazione siano una
risposta allo stimolo offertogli dagli ascoltatori. Il pubblico e' quindi
coinvolto in un‘esperienza musicale che esso stesso struttura ed influenza.
Programma:
Giovedi' 25 maggio 2006
Goethe-Institut Rom - Via Savoia 15 • Roma
Materia1Suono1Forma
Concerto - Foyer, ore 20.30
Studio I su Volumi Adattivi
di
Licia Galizia e Michelangelo Lupone
Performer Licia Galizia
Prima esecuzione assoluta
•••
Concerto - Auditorium, ore 21.00
Gesti del suono
Gran Cassa. Canto della Materia
per Feed-drum ed elaborazioni video
Musica, ideazione e disegno dello spazio sonoro di Michelangelo Lupone
Performer al feed-drum Jean Geoffroy
Commissione 2006 CRM/Stato Francese/GRAME centre national de creation
musicale, Lyon
Produzione CRM-Centro Ricerche Musicali
Prima esecuzione in Italia
Light Music
per performer solista, proiezioni e dispositivo interattivo
Musica di
Thierry De Mey
Performer Jean Geoffroy
Regia del suono Christophe Lebreton
Realizzazione CRM-Centro Ricerche Musicali
Prima esecuzione in Italia
•••
Installazione sonora - Sala conferenze
Repl(a)y
di Ludger Brummer
Prima italiana
Inaugurazione: Giovedi' 25 maggio 2006
Goethe-Institut Rom
via Savoia, 15 - Roma