La serie di opere "in nero", realizzate su carta, tela e Pvc, in cui ci si imbatte alla mostra, sprigionano un effetto monacale introiettivo, ed i colori sono fiamme, la parola sempre silenzio.
MAYOOR presenta le sue opere digitali allo spazio espositivo dell'associazione culturale
Atelier Yaonde in una personale intitolata BLACK PEACOCK - digitale Zen.
Digitale ZEN e' un percorso che si snoda tra la calligrafia giapponese e
l'astrattismo mistico di Rothko, che arriva quindi dal consolidato
classicismo per "profanare" con photoshop tutto e tutti, anche gli
amanti delle scorciatoie digitali e degli effetti speciali. Niente
filtri quindi, ma toni e saturazioni usati con sorprendente abilita'
pittorica. Una pittura nuova ed in qualche modo antica, che non parte da
basi fotografiche, ma dal bianco, dalla tela digitale ancora vergine.
Le cellule presenti nello spazio sono ottenute dall'artista che indaga
alcune strutture caotiche isolandone poi delle particelle che si rivelano
degli universi autonomi apparentemente privi di rapporti con la
realta'.
E' l'incontro tra l'universale e il
particolare, nascita di piccoli universi che sprigionano energia.
Spazi-universo attraversabili e fruibili "esteticamente" solo se ci si trova in
un particolare stato di tranquillita' psicofisica; ed ecco che la tradizione figurativa occidentale sembra incrociare quella orientale, proprio li' dove conta, nell'esperienza vissuta del fruitore della poetica artistica.
Digitale ZEN, e' forse la migliore definizione che si potesse trovare
per le microindagini di MAYOOR. Immagini essenziali che nel vuoto
esprimono il valore della loro assoluta unicita', vuoto che e' silenzio
meditativo e universo di accoglienza per le apparizioni, apparizioni
del mistero, prima ancora di qualsiasi definizione intellettuale.
Numerosi "Untitled" per non classificare l'evento che accade nel cuore
allorche' si trovi al cospetto di archetipi, cioe' di somme di
significati che come affluenti convergono nella forma unica che sa
vivere in se', senza alcun bisogno di accostamenti e contrasti che non
la potrebbero ulteriormente esaltare, quanto se mai sminuirne la forza
dell'unicita'.
La serie di opere "in nero", realizzate su carta, tela e Pvc, in cui
ci si imbatte alla mostra, non a caso intitolata BLACK PEACOCK,
sprigionano un effetto monacale introiettivo,
ed i colori sono fiamme, la parola sempre silenzio.
Senza dubbio nuovi orizzonti di esplorazione per la controversa pittura digitale forse
troppo spesso relegata al fantastico e alla provocazione surreale.
L'artista MAYOOR ha partecipato a numerosi stages di terapia esistenziale, da
molti anni pratica tecniche di meditazione e la nascita della sua
estetica Zen non deriva certo solo da preferenze intellettuali, ma
dall'esperienza e dal naturale incontro con cio' che arriva dal silenzio
e dall'osservazione.
Vive e lavora a Milano. Davide Majorino
Inaugurazione: giovedi' 25 maggio dalle 18 alle 22
Yaonde Spazio d'Arte
via Gaudenzio Ferrari 12 - Milano
Orari: mostra aperta tutti i giorni dalle 19 alle 21.30 , o su appuntamento domenica dalle 10 alle 13 - lunedi chiuso