Carlo Benvenuto
Daniele Buetti
Gino De Dominicis
Chiara Dynys;
Jan Fabre
Omar Galliani
Feliz Gonzalez Torres
Robert Gligorov
Ivan Rizzi
Una mostra nei saloni del Museo della Permanente propone opere recenti di autori contemporanei nel contesto internazionale, come “esemplificazioni sul campo" - se cosi' si puo' dire - , la cui poetica appaia coerente con il presupposto estetico e spirituale della Bellezza. Seguiranno dei dibattiti.
Alla base, una presunzione
a cura di Ivan Rizzi
L’arte ha da sempre creato archetipi, cui tuttora ci si riferisce. Basti pensare al
costante utilizzo, nei secoli, di immagini della Classicita' e del Rinascimento.
L’arte contemporanea, in tutte le sue espressioni, puo' ancora fornire simboli
al nostro linguaggio estetico e alla produzione delle forme?
Oggi, quando le fasi dell’evoluzione del gusto si sono ristrette e le immagini si
diffondono in tempo reale, c’e' una maggior domanda di Bellezza, ossia della
forma che si guarda con piacere.
Dunque, nel tempo della massima visibilita', la Bellezza e' la vera anima della
comunicazione e dello scambio.
In Italia, la Bellezza rappresenta l’origine stessa dell’identita'.
Con tale presunzione culturale - di sapere intorno alla forma - si e' tentata
un’iniziativa che declini nell’attualita' un concetto cosi' apparentemente
enigmatico.
Che si chieda - a piu' voci, piu' discipline e piu' pratiche - se sia ipotizzabile un
contatto tra la nostra idea di Bellezza, inquieta e dinamica, e l’inalterabile,
originaria tradizione del passato.
Che cerchi se esista ancora traccia del vecchio sentiero che corre dalla Bellezza
alla Morale.
Che indaghi se la Bellezza, questa antica voce che veglia sul disagio di esistere,
ritorni per smuoverci dall’indifferenza e, come da sempre, stupirci.
LA MOSTRA
Le immagini
Una mostra nei saloni del Museo della Permanente propone opere recenti di
autori contemporanei nel contesto internazionale, come “esemplificazioni sul
campo" - se cosi' si puo' dire - , la cui poetica appaia coerente con il
presupposto estetico e spirituale della Bellezza.
Tappe eterogenee e profondamente diverse tra loro, che vanno pero' a tessere
un itinerario se coniugate cercando e scoprendo in ognuna di esse il segno della
Bellezza, quale comun denominatore.
La mostra tocca tre grandi ambiti fondamentali.
L’arte, in senso stretto, con a diretto confronto lavori di protagonisti delle piu'
attuali tendenze e sperimentazioni, tecniche ed espressive, che testimonino la
vivacita' e spesso il reciproco convergere delle ricerche formali nei vari Paesi e
realta' culturali, dall’Italia all’Europa tutta, agli Stati Uniti, all’Oriente.
L’architettura, con l’esposizione di progetti, plastici e documentazione di
opere realizzate o in fase esecutiva, a riprova di quanto la tensione alla Bellezza
possa fondere estetica, scienza, tecnologia e materiali, anche nel vissuto
quotidiano e nella genesi ambientale e sociale del territorio.
La fotografia - e cortometraggi-, alla scoperta della poliedricita' delle Cose.
Gli artisti e i fotografi invitati
Carlo Benvenuto; Daniele Buetti; Gino De Dominicis; Chiara Dynys;
Jan Fabre; Omar Galliani; Feliz Gonzalez Torres; Robert Gligorov;
Vittorio Gui; Mimmo Jodice; Anish Kapoor; Massimo Kaufmann;
Anselm Kiefer; Jiri Kolar; Silvio Merlino; Alzek Misheff; Igor Mitoraj;
Mariko Mori; Mimmo Paladino; Giulio Paolini; Vettor Pisani; Alfredo
Pizzogreco; Pierluigi Pusole; Marc Quinn; Jan Saudek; Oliviero Toscani.
Gli architetti invitati
Emilio Ambasz; Mario Bellini; Mario Botta; Santiago Calatrava;
Michele De Lucchi; Norman Foster; Kohn Pedersen Fox;
Arata Isozaki; Pier Paolo Maggiora; Giancarlo Marzorati;
Richard Meier; Piero Sartogo; Claudio Silvestrin; Alvaro Siza.
La riflessione
Specchio della Mostra - e a scandirne lo svolgimento - sono quattro serate,
concepite come conferenze-dibattito, con interventi che affrontino, volta per
volta, il tema della Bellezza da differenti angolazioni e parametri e in differenti
sfere del panorama culturale.
Parlano il filosofo, lo storico dell’arte, il critico d’avanguardia, il direttore di
museo, il mercante, il collezionista, l’architetto, il rappresentante istituzionale,
l’imprenditore immobiliare, il costruttore, l’ambientalista, lo stilista, il fotografo,
il designer, lo scrittore, il giornalista, l’attore...
Martedi' 9 maggio
La creazione della Bellezza. Il mito della Bellezza e il sistema dell’arte contemporanea.
Il mercato e la creazione del gusto. Il ruolo del mecenatismo. Il destino della Bellezza tra
gratuita' e interesse. Bellezza e valore economico. Da business art ad art of business.
Martedi' 16 maggio
La Bellezza & la Citta'. Non solo geometria dell’utile e del funzionale, ma anche
frequentazione della Bellezza strutturale, celebrazione dello sguardo e poesia pietrificata nello
spazio verticale dell’architettura.
Giovedi' 18 maggio
La Bellezza & il Lusso. Il rapporto tra Bellezza e rarita'. Perfezione dello stile e nobilta'
dei materiali. Il Lusso come complessita'; il Lusso come purezza e semplicita'. Il significato di
una Bellezza esclusiva in un mondo di massa.
Giovedi' 25 maggio
Bellezza & Tecnologia. Il mondo contratto dalla velocita': le notizie lo attraversano e si
consumano in un lampo. La Tecnologia porta alla comunicazione assoluta che collega
sull’istante l’intera creativita' del globo, innescando nuove percezioni e nuovi parametri estetici.
Nanotecnologie come viaggio della Tecnica verso l’Essenza. La Forma si libera del vincolo con
la propria funzione, pronta a cercare un’espressivita' autonoma.
I DIBATTITI
I relatori delle quattro serate
Carlo Bach, direttore artistico Illy
Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia
Omar Galliani, artista
Concetta Lanciaux, dirigente del gruppo LVMH
Alda Merini, poetessa
Piero Sartogo, architetto
Emanuele Severino, filosofo
Stefano Zecchi, docente di estetica all’Universita' degli Studi di Milano
Mario Bellini, architetto
Gianpietro Borghini, assessore all’Edilizia della Regione Lombardia
Mario Botta, architetto
Cesare Maria Casati, giornalista/architetto
Gabriele Centazzo, architetto e Presidente Valcucine
Massimo Dal Lago, amministratore delegato Impresa di costruzione Torno
Pier Paolo Maggiora, architetto
Gualtiero Tamburini, presidente Assoimmobiliare
Elisabetta Caltagirone, imprenditrice
Raffaella Carretta, vicedirettore Io Donna
Giovanna Melandri, gia' Ministro dei Beni Culturali
Agostino Ropolo, direttore generale Louis Vuitton Italia
Giacomo Santucci, teorico
Claudio Silvestrin, architetto
Silvia Toffanin, giornalista conduttrice di Nonsolomoda
Oliviero Toscani, fotografo
Giovanni Degli Antoni, fondatore Dipartimento Scienze dell’Informazione
presso l’Universita' degli Studi di Milano
e del Polo Didattico e di Ricerca di Crema
Loris Casadei, amministratore delegato Porsche Italia
Elio Catania, presidente Ferrovie dello Stato
Giulio Giorello, filosofo
Ernesto Gismondi, presidente gruppo Artemide
Paolo Pininfarina, designer
Richard Sapper, designer IBM
Gianni Scotti, delegato generale Saint Gobain
Andrea Trombini, presidente gruppo Trombini
N.B. La situazione e' aperta, e altre adesioni si vanno aggiungendo a quelle sopra citate.
IL VOLUME-CATALOGO
A corredo della manifestazione uscira', per le edizioni di Etica Europa, un
ampio catalogo illustrato.
Oltre alla riproduzione di tutte le opere e i progetti in mostra, il volume
raccoglie scritti degli stessi artisti e architetti espositori.
Si pubblicano anche testimonianze sul senso e il concetto di Bellezza oggi,
rese per l’occasione da responsabili di Musei e Raccolte d’Arte Moderna, storici
e critici dell’arte e dell’architettura, galleristi e collezionisti.
L’ORGANIZZATORE
ETICA EUROPA nasce a Milano nel 1997, come Associazione Culturale senza
fini di lucro, sancita da Statuto.
La sua attivita' - in stretta collaborazione con Universita' italiane e straniere, altri
centri di cultura, soggetti istituzionali, enti pubblici e privati e organismi similari
- e' vo'lta a divulgare la cultura estetica e la cultura morale, con particolare
attenzione ai principi di responsabilita' e di valore, e sostenendone l’opportunita'
ideale e funzionale con studi, convegni, seminari e pubblicazioni editoriali,
manifestazioni interdisciplinari ed eventi espositivi.
Ad esempio. Etica e Ambiente
Nel 2000, Etica Europa realizza, al Museo della Permanente di Milano, la manifestazione
Cantico 2000. A misura di ambiente. Un discorso sull’impatto ambientale, con la proposta di opere
d’arte, d’architettura e tecnologia, che, al passaggio di millennio, assumessero come riferimento
guida l’attenzione al nostro spazio vitale. Non a caso, l’ingresso alla mostra e' segnato da alcuni
reperti del Museo della bomba di Hiroshima, per la prima volta usciti dal Giappone. Dopo tale
passaggio nel disagio, l’itinerario si sviluppa nel segno della speranza, con opere
contemporanee, ma anche frammenti della foresta pluviale o modelli storici di controllo
concettuale della natura, dal giardino rinascimentale al giardino zen. E lungo l’intero percorso
corre un ininterrotto canale d’acqua, in cui sono immersi (difesi) testi di etica.
Ad accompagnare la mostra, un concerto e due serate-dibattito sul rapporto tra tecnologia e
ambiente e tra arte, architettura e ambiente.
La manifestazione ha contato 37.682 visitatori.
Ad esempio. Etica e Tecnologia
Nel 2003, Etica Europa presenta al Politecnico di Milano, il volume Etica e Tecnologia, della
collana I volumi dell’Etica.
Nel maggio 2004, Etica Europa crea il Comitato Milano Capitale della Tecnologia, e nel giugno
successivo inaugura alla Triennale di Milano una serie di incontri - Human Technology - per
promuovere quella particolare relazione tra i saperi tecnico-scientifici e umanistici, che
connota, in modo personalissimo e unico, lo spirito creativo del Paese.
Ad esempio. Bellezza e Tecnologia
Nel giugno 2005, nel Salone d’Onore della Triennale di Milano, Etica Europa espone le
tecnologie piu' significative sul piano estetico, dal virtuale al tridimensionale (strumenti,
apparecchiature, materiali, soluzioni, applicazioni...) e prototipi di oggetti di alto design. Inoltre,
come panoramica sulle idee piu' innovative, prodotti e progetti in grado di sintetizzare
tecnologia e design ai massimi livelli di essenzialita' estetica.
In contemporanea, tre convegni: L’estetica della tecnologia, Il marketing dell’oggetto, L’investimento
estetico, paradigma del mercato contemporaneo.
LA SEDE
“La Permanente" e' per statuto istituzione culturale autonoma, sede museale
ed espositiva, Ente Morale con decreto regio del 1884.
La sua completa denominazione, “Societa' per le Belle Arti ed Esposizione
Permanente", indica il carattere di libera associazione artistica con cui fu
fondata in Milano nel 1882, sorella delle numerose iniziative parallele sorte
nell’Europa del secondo Ottocento.
Da oltre un secolo, dunque, La Permanente - anche attraverso autorevoli
collaborazioni internazionali - svolge opera di promozione culturale,
realizzando mostre storiche e rassegne d’avanguardia, manifestazioni
interdisciplinari, programmi d’informazione e didattica.
La Societa' possiede inoltre una propria Raccolta d’Arte, aperta al pubblico.
Sede della Societa' e del Museo e' il Palazzo a due piani, d’impianto
neoclassico, inaugurato il 25 aprile 1886, in quella che allora era via Principe
Umberto e oggi e' via Filippo Turati.
Lo progetto', su incarico dell’Ente stesso, l’architetto Luca Beltrami, partecipe
anche ai lavori parigini del Trocadero e del Palazzo dell’Esposizione Universale
e autore della riedificazione del Castello Sforzesco di Milano.
Nel 1953 - dopo gli eventi bellici e i bombardamenti dell’agosto 1943 - il
Palazzo della Permanente fu ristrutturato con razionali criteri logistici di
funzionalita' dagli architetti Achille Castiglioni e Luigi Fratino, che crearono
saloni a luce libera per un’area espositiva di 1700 metri quadri.
Rimase miracolosamente intatta solo la facciata, tuttora quella originale.
L’intero Palazzo e' oggi monumento nazionale.
Costanti interventi nel tempo hanno adeguato la struttura alle vigenti norme di
sicurezza e conservazione ambientale.
L’anima filosofante non solamente contempla essa veritade, ma ancora contempla lo suo
contemplare medesimo e la bellezza di quello, rivolgendosi sovra se stessa e di se stessa
innamorando per la bellezza del suo primo guardare.
(Dante, Convivio, IV-II-18)
Sappiamo quanto la Bellezza sia appesantita da equivoci e accuse ideologiche,
tanto da essere ormai nominata con disagio intellettuale.
La sua voce e' ridotta a insignificanza e genericita'; il suo predicato sminuito a
interiezione.
Allora, la Bellezza sarebbe il vero rimosso della modernita'. Diventa
inopportuna quanto il concetto di Verita'.
Eppure la Bellezza resta un topos sempre mutante del pensiero, e il Bello
tuttora puo' evocare l’antico valore ontologico.
Perche', dobbiamo riconoscerlo, c’e' Bellezza. E c’e' piacere nella
contemplazione della Bellezza in se'.
Quindi, senza retorica, ci si chiede se la Bellezza sia riconoscibile come tale
nelle opere contemporanee, sia significante per se stessa, o viceversa
irrimediabilmente persa nel generico. E se la Bellezza possa ancora riguardare
l’Arte, in tutte le accezioni e discipline.
L’obiettivo della manifestazione non e' solo promuovere la tesi di una Bellezza
del presente, ma anche ricucire un contatto tra il nostro inquieto concetto di
Bellezza e cio' che storicamente lo ha originato e fondato.
Oggi la Bellezza apre una polemica, perche' e' tra i pochi valori che
contraddicano quella fede nella modernita' che i filosofi chiamano nichilismo.
Inaugurazione: 6 Maggio 2006
Museo della Permanente
via Turati, 34 - Milano