Vecchiato New Art Gallery
Padova
via Alberto da Padova, 2
049 8561359
WEB
5 Nouveau Realisme
dal 6/6/2006 al 29/9/2006
Tutti i giorni 9-13 e 15,30-19,30, lunedi' mattina chiuso

Segnalato da

Marta Fontana




 
calendario eventi  :: 




6/6/2006

5 Nouveau Realisme

Vecchiato New Art Gallery, Padova

Opere di Arman, Cesar, Christo, Spoerri e Hains. Il movimento nacque ufficialmente il 27 ottobre 1960 e fu capeggiato dal critico Pierre Restany. L'oggetto diventa protagonista incontrastato dell'iconografia, filtrato tuttavia da un inedito trasporto poetico.


comunicato stampa

Arman, Cesar, Christo, Spoerri e Hains

Si inaugura l’8 giugno 2006, presso la Galleria D’Arte Vecchiato di Padova “5 Nouveau Re'alisme", mostra dedicata a cinque grandi artisti fondamentali dello storico movimento: Arman, Cesar, Christo, Spoerri ed Hains.

Parlare del Nouveau Re'alisme puo' trovare ancora oggi attiva significazione ed una rinnovabile connotazione nel nostro presente? La risposta sembra essere molto propositiva nelle intenzioni del gallerista Dante Vecchiato, che ha spesso riservato particolare attenzione a questo gruppo e vuole focalizzare la sua analisi nel dominio moderno attraverso questa nuova mostra. Analizzando le opere proposte infatti ed osservandone attentamente gli “oggetti", ci si stupisce ancora oggi della loro pregnante attualita'.

Il Nouveau Re'alisme, nato ufficialmente il 27 ottobre 1960 in casa di Yves Klein dove Arman, Dufrene, Hains, Raysse, Spoerri, Tinguely, Villegle', capeggiati dal celebre critico Pierre Restany si riunirono per firmarne la dichiarazione costitutiva, avra' vita breve ma inaspettatamente intensa. Dal 1960 al 1963 sara' presente in numerose manifestazioni artistiche, suscitando un incredibile interesse sia di pubblico che di critica, per poi sciogliersi e proseguire in maniera autonoma mediante le singole individualita' artistiche.

Gia' dai primi esordi le necessita' del gruppo appaiono stravolgenti: i suoi esponenti invitano a guardare la realta' circostante con occhi nuovi, attraverso l’appropriazione del mondo contemporaneo, rappresentato dalla produzione seriale, i mass-media, lo sviluppo tecnologico e la trasformazione repentina delle dinamiche socio-politiche. Nel generale ritorno all’oggettualita', gli elementi sociali assumono una rilevante valenza estetica. L’oggetto diventa protagonista incontrastato dell’iconografia e del metodo percettivo proposto, filtrato tuttavia da un inedito trasporto poetico. Diventa una sorta di reliquia della consumazione contemporanea, onnivora quanto spasmodica, irreversibile e tuttavia gia' obsoleta.

Dante Vecchiato ha intrattenuto rapporti importanti con Arman quando ancora era in vita e la galleria e' l’unica a mantenere l’archivio completo dell’artista in Italia, autorizzato da Arman stesso. Tra le varie mostre realizzate su Cesar invece, spicca la personale organizzata nel 1998, poco prima della morte dell’artista, presso il Palazzo della Ragione di Milano, mostra sponsorizzata dalla galleria che contribui' anche alla sua realizzazione espositiva.

Artisti in mostra: Cesar, con le sue celebri compressioni, deformi ammiccamenti geometrici da intendersi quale feticcio della modernita' presentati nel ricorrente vocabolario industriale. L’oggetto quale materia industriale libera di esplicarsi espressivamente e in maniera autonoma, prende forma attraverso gli accumuli di Arman. Si tratta di applicare un nuovo sguardo sul mondo, da tradursi nel linguaggio semplice e diretto del consumatore. Compito di Arman e' stato cercare la morfologia intrinseca ad ogni oggetto, presentarla, provocarla.

Spoerri cerca di dare vita a un nuovo dizionario oggettuale, dalla evidente mobilita' lessicale, per presentarci l’incessante evoluzione del mondo in una ricostruzione poetica dell’universo delle cose. La sua ossessione ruota intorno all’ovvieta' del senso e si manifesta nell’elaborazione di questo inedito dizionario oggettuale che richiede una profonda mobilita' lessicale, sia da parte dell’artista che del pubblico; la poesia prende vita nella forma dell’oggetto.

Il gesto di appropriazione sull’oggetto in Christo e' dialettico e avanza mediante l’impacchettamento e l’allineamento. In questo modo esso e' presentato nel suo occultamento, rendendolo curiosamente irreale e ritualizzandone il gesto appropriativo. Si assiste nelle sue opere al generale rilancio dell’avventura dell’oggetto.

Di fianco a queste affini ricerche semantico-oggettuali si e' venuta sviluppando, parallelamente, in Hains, una forma di mitologia umoristica, generatrice di associazioni d’idee imprevedibili e retta da una specifica logica delle contraddizioni, che si e' concretizzata nei manifesti strappati, autentici crittogrammi che si organizzano e disorganizzano ad un tempo intorno alla parola. Le opere di Hains selezionate per questa mostra appartengono alla serie “Circo Togni", realizzate dal maestro a Verona utilizzando vecchie affiches degli spettacoli, trovate nei magazzini della piu' antica famiglia circense italiane.

La mostra sara' accompagnata dal catalogo “5 Nouveau Re'alisme", con testi critici di Alberto Fiz.

Immagine: opera di Spoerri

Ufficio Stampa Studio Fenice Pr Alessandra Ferri de La zara- Marta Fontana Via Savonarola n.242/6- 35137 Padova Tel. 049 723012 - 8560874 Fax 049 8720315; e-mail: press@fenicepr.it

Inaugurazione: 8 giugno 2006

Galleria Vecchiato
Piazzetta San Nicolo' 1 - Padova
Orari: Tutti i giorni 9-13 e 15,30-19,30, lunedi' mattina chiuso

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