Ex Fonderia Lombardini
Reggio Emilia
Via Costituzione 39
0522 273011
WEB
Eliseo Mattiacci
dal 9/6/2006 al 10/7/2006
Ore 19,30 inaugurazione dell'opera permanente
0522 456635, 0522 456477

Segnalato da

Roberta Conforti


approfondimenti

Eliseo Mattiacci



 
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9/6/2006

Eliseo Mattiacci

Ex Fonderia Lombardini, Reggio Emilia

Danza di Astri e di Stelle. L'artista prosegue la ricerca che ha intrapreso negli anni '80 realizzando opere che si ispirano alle energie cosmiche dei corpi celesti e installazioni che testimoniano un’idea di spazio senza limiti tra cielo e terra. Nell’ambito del progetto "Invito a:" in cui importanti artisti hanno progettato, per uno spazio cittadino da loro scelto, un’opera permanente.


comunicato stampa

Danza di Astri e di Stelle

Nell’ambito del progetto Invito a: Luciano Fabro, Sol LeWitt, Eliseo Mattiacci, Robert Morris, Richard Serra, ideato dall’artista Claudio Parmiggiani e promosso dal Comune di Reggio Emilia, con il contributo di Max Mara, il prossimo 10 giugno, a Reggio Emilia, nel parco dell’Ex Fonderia Lombardini, si inaugura “Danza di Astri e di Stelle", la nuova opera di Eliseo Mattiacci.

Con il progetto Invito a il Comune di Reggio Emilia ha inteso privilegiare come una delle linee strategiche dell’intervento in campo culturale la riflessione sulle trasformazioni in atto nella citta' e la valorizzare dei luoghi storici, intesi come memoria della comunita', riproponendo il rapporto tra arte contemporanea e architettura, tra artista e luoghi della citta', come operazione durevole di riqualificazione del tessuto urbano anziche' nei termini di un intervento temporaneo.

Reggio Emilia ha cosi' rivolto ad alcuni protagonisti dell’arte contem­poranea l’invito a visitare la citta' e a progettare in uno spazio da loro scelto un’opera permanente, pensata e creata appositamente per quell’area, che si apre cosi' a nuovi orizzonti interpretativi. L’invito ha coinvolto Luciano Fabro, Sol LeWitt, Eliseo Mattiacci, Robert Morris e Richard Serra, artisti la cui riconosciuta importanza internazionale si accompagna da sempre ad una profonda consapevolezza etica in particolare quando alla loro opera venga richiesto di riflettersi dentro il corpo delicato di una citta'.

Ora, dopo Whirls and Twirls 1 di Sol LeWitt per la volta della Sala di Lettura della Biblioteca Panizzi, Less Than di Robert Morris nel complesso dei Chiostri di San Domenico e L’Araba Fenice di Luciano Fabro per la sede dell’Universita' di Modena e Reggio Emilia (ex caserma Zucchi), e' la volta di Danza di Astri e Stelle, un’opera cruciale di Eliseo Mattiacci, pensata appositamente per il parco dell’Ex Fonderia Lombardini, da alcuni anni sede della Fondazione Nazionale della Danza- Aterballetto, la compagnia piu' importante di danza italiana, guidata da Mauro Bigonzetti, molto apprezzata anche all’estero.

Danza di Astri e di Stelle
Con questo ultimo lavoro dal titolo Danza di Astri e di Stelle di Eliseo Mattiacci prosegue la ricerca che ha preso il via negli anni Ottanta e che si e' sviluppata nella direzione di opere che si ispirano alle energie cosmiche dei corpi celesti, di installazioni che testimoniano un’idea di spazio tesa senza limiti tra cielo e terra. La nuova opera di Mattiacci e' stata creata appositamente per l’ampia distesa verde che si estende a sud dell’Ex Fonderia, attuale sede della Fondazione Nazionale della Danza - Aterballetto.

“Ho visionato vari luoghi in citta' - chiarisce Mattiacci - e all’ultimo quando mi si e' posato l’occhio su questa Fonderia che comprendeva anche un bel prato adiacente, e' scattato qualcosa che mi ha fatto pensare immediatamente all’opera nelle sue dimensioni reali ed anche al titolo: Danza di Astri e di Stelle.

In questo luogo mi si e' chiarita la realizzazione dell’opera, tre grandi lastre, dieci metri per due che comunicano con l’infinito. Le tre grandi lastre sono, esattamente, tre tavole di acciaio, materiale che amo molto sia per l’energia che sprigiona che per la capacita' di integrarsi con l’ambiente.

Esse possono essere paragonate ad un antico libro di astronomia su cui sono incisi segni che ci espongono ad una visione misteriosa del cosmo in continua esplorazione.

Fare l’artista non comporta solo l’approccio con il materiale; l’intuizione porta in un campo aperto e aiuta a risolvere sempre tutto. Manualita' e tecnica vanno conosciute per sublimarle non per dimostrarle. Lavorare mi piace, voglio dirigere i lavori per realizzare le mie opere; mi voglio divertire e cerco sempre la soluzione piu' vicina possibile a cio' che cerco di ottenere. Il mistero deve essere nell’opera in se' in modo tale che chi riesce a sintonizzarsi puo' avvertirlo e riflettere. La mia opera, Danza di Astri e di Stelle, verra' posizionata nello spazio adicente alla Ex Fonderia dove oggi esiste la Fondazione Nazionale della Danza-Aterballetto, diretta da Mauro Bigonzetti: mi piace pensare ai danzatori sempre vicini al mio lavoro.

Il 10 giugno in concomitanza con l’inaugurazione della nuova opera di Eliseo Mattiacci, l’Aterballetto presentera' uno spettacolo di danza di Mauro Bigonzetti.

Un catalogo in edizione bilingue (italiano-inglese), edito dalla casa editrice GLI ORI (Prato) comprende un saggio introduttivo di Fabrizio D’Amico e un’intervista, rilasciata dall’artista a Paolo Fabbri, offre un’ampia e dettagliata documentazione fotografica dell’opera.

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Eliseo Mattiacci nasce a Cagli (Pesaro) nel 1940. Si diploma all’Istituto di Belle Arti di Pesaro nel 1959. La sua prima personale si tiene alla Galleria La Tartaruga (Roma, 1967), dove un Tubo flessibile giallo, lungo 150 metri, occupa la galleria ed invade le vie della citta'. Nello stesso anno espone con Pino Pascali alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e nel 1968 ottiene i suoi primi riconoscimenti all’estero con la mostra Extra: Bignardi, Kounellis, Lombardo, Mattiacci, Pascali (Wiesbaden, Stadtisches Museum).

Alla fine degli anni Sessanta l’artista estende il proprio lavoro ad azioni e performances condotte in prima persona: Percorso e Esperienza fisiologica (Roma, Galleria L’Attico, rispettivamente nel 1969 e 1970); Assistere intensamente al processo di crescita (Lucerna, Kunstmuseum, 1970); Pensare il pensiero e Rifarsi (Milano, Galleria Jolas, 1972). Partecipa con una sala personale alla Biennale di Venezia del 1972 e del 1988.

Di taglio marcatamente antropologico sono i lavori: Alfabeti primari, Cultura mummificata, Planisfero con fusi orari e Progetto totale, tutte esposte alla Biennale di Venezia nel 1972. Negli anni Ottanta il suo lavoro si sviluppa nella direzione di opere di ispirazione spaziale, astronomica e cosmica con strutture-sculture di forme metalliche. Sono di questo periodo: Alta tensione asRoberta.Confortitronomica al Kunstforum di Monaco (1984), e Torre dei Filosofi (1984), realizzata nella campagna di Monteluro (PS), Scultura stratosferica (1986) e Carro Solare del Montefeltro (1986/2003). Del 1988 e' l’installazione permanente Porta del Sole a Lancenigo (TV).

Nel 1987 fonda il Centro per la Scultura Contemporanea con sede nella Torre di Francesco di Giorgio Martini a Cagli dove sono presenti, oltre a suoi lavori, opere di Coletta, Gastini, Pascali, Nagasawa, Nunzio. Dagli anni Novanta le installazioni di Eliseo Mattiacci, sempre di grandi dimensioni e nelle quali si rinnova l’equilibrio plastico formale tra gli elementi e i materiali, sono caratterizzate dall’uso di lastre di ferro, acciaio corten, sfere di ghisa sulla cui superficie, soprattutto nei lavori dell’ultimo decennio, sono segnate le rotte dei pianeti, le ellissi delle traiettorie celesti, i centri degli ordini cosmici: opere che interagiscono con lo spazio delineando percorsi e captando energie tra uomo e cosmo. Molte di queste opere occupano spazi aperti: Un ascolto di vuoto (1992) presso la cava di S. Anna - Passo del Furlo; Riflesso cosmico-dall’alba al sorgere del sole (1994) sulla pista di pattinaggio di Cervinia; Le vie del cielo (1994) nell’alveo del fiume Bidente (Forli'); Equilibrio compresso nella rocca di S. Giminiano (1995), Dove circolano le idee (con la quale ha vinto il premio speciale conferito da The Hakone Open Air Museum di Tokyo nel 1995); Riflesso dell’ordine cosmico, nel porto della citta' di Pesaro (1996); Ordine (1995) nel Parco di Villa Glori a Roma (1997); Dentro il Cosmo nei Mercati di Traiano a Roma (2000-2001), Porta di Castelgirone a Brufa (2003), Occhio del Cielo all’Universita' di Los Angeles (2005).

Per Informazioni: tel. 0522/456635 - 456477 - fax 0522/456081 - 456476 marina.dacci@municipio.re.it
Ufficio Stampa e Materiale fotografico Patrizia Paterlini tel 0522 456532 Fax 0522 456476 patrizia.paterlini@municipio.re.it

Inaugurazione: sabato 10 giugno 2006, ore 18.00

Ex Fonderia Lombardini
Via Costituzione 39 - Reggio Emilia

Contemporaneamente
'Eliseo Mattiacci a Reggio Emilia'
mostra e videodocumentario sull'opera realizzata per la citta' (11 giugno - 11 luglio)
Spazio espositivo via Prampolini 1/f orario 10-13 e 15-19 chiuso lunedi'.

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